ERIC KING:
Cosa pensa del fatto che il leader ungherese Viktor Orban abbia
affermato che:
"Non guardo ad Occidente perché è totalmente in bancarotta.
Sto guardando a Est per il futuro del mio paese per quanto
riguarda commercio e finanza".
Viktor Orban,
Primo Ministro di Ungheria
DOTT.SSA PHILIPPA MALMGREN:
Questo è un tema di grande trascendenza perché non riguarda solo
l'Ungheria, ma tutte le nazioni che confinano con la Russia.
Ogni paese sta dando indicazioni effettive sul lato verso cui
intendono schierarsi…
Per esempio il leader della Bielorussia ha dato segnali di
avvicinamento alla NATO, cioè a Occidente, e sta rallentando il
processo di allineamento con la Russia che era in tramite.
L'Ungheria invece sta dicendo:
"Abbiamo scelto di schierarci con i Russi e non contro di
loro."
La Germania, dal canto suo, ha dato indicazioni che il suo
futuro economico è più rivolto all'Est, Russia compresa, e meno
a Occidente. Questo lo si evince dai comportamenti
dell'Occidente attuale.
Oggi chi è l'Occidente? L'Occidente è Italia, Francia o Spagna,
economie morte. In questi paesi non c'è attività economica.
Invece in Russia forse si sta vivendo una recessione economica,
ma in termini generali, l'Est ha dimostrato di essere un posto
che può generare benefici migliori per la Germania rispetto
all'Europa Occidentale.
La Germania quindi afferma: "Usciremo dalla NATO" o
"Abbandoneremo l'Occidente" e si avvicina sempre di più
all'Oriente.
Dobbiamo così osservare con attenzione ogni paese che confina
con la Russia ed ascoltare con attenzione quale parte sta
scegliendo in questo conflitto.
Questo comporterà una lotta in ogni paese che dipenderà dalla
scelta fatta o verso quale lato propenderà perché nessuno delle
due fazioni accetterà che un paese scelga la fazione opposta
Occidente o Oriente.
"Contrariamente a quello che la maggior parte crede,
gli Stati Uniti sono già in guerra
contro la Cina e la Russia"
ERIC KING:
Poco tempo fa giunse la notizia cha la NATO voleva creare una
forza di risposta rapida nell'Est Europa, formata dai 3000 ai
4000 soldati, e di diceva che gli Stati Uniti avrebbero inviato
100 carri armati agli Stati baltici.
Questa cosa mi ha fatto molto ridere perché sono cifre ridicole,
addirittura è comico. La sola battaglia della Seconda Guerra
Mondiale, la battaglia di Kursk in Russia ha visto la presenza
di 2 milioni di uomini, 6.000 carri armati e 4.000 aerei.
Cosa credete che possa fare l'Occidente con 3.000 o 4.000
soldati e 100 carri armati contro la Russia?
DOTT.SSA PHILIPPA MALMGREN:
Ho ricevuto l'incarico di scrivere uno studio di 9° pagine su
come si svolgono le guerre moderne. Guardi che le guerre moderne
non si fanno più con soldati a piedi e carri armati.
Adesso le guerre si svolgono nel cyberspazio, qualcosa di simile
a quello visto recentemente in Nord Corea.
La guerra cibernetica e lo spazio sono i luoghi dove realmente
si trova l'azione…
Gli Stati Uniti, la Russia e la Cina sono in competizione per il
dominio nel campo satellitare di alto livello che dominano tutti
i sistemi di orientamento e comunicazione indispensabili per
portare avanti una guerra.
E si impongono sempre di più i metodi di guerra centrati sulle
operazioni furtive e non rilevabili.
Per esempio, i Russi sono stati molto attivi nel dimostrare il
loro dominio sul Mar Baltico, che determina chi è che domina la
Scandinavia e i paesi baltici. E ci sono riusciti non perché
dispongono di molte più navi e migliori, ma perché hanno
dimostrato una grande efficacia quando vogliono conquistare un
territorio qualsiasi se lo vogliono.
I Danesi hanno fatto conoscere un resoconto che ci fa vedere che
durante la più grande esercitazione navale russa dal periodo
sovietico, avvenuta la scorsa estate, i Russi hanno effettuato
la conquista di un'isola del Mar Baltico che attualmente
appartiene alla Danimarca giusto nel momento in cui vi si
riunivano i più grandi governanti del Paese.
La domanda è: Se i Russi si impossessassero di un'isola danese,
il presidente Obama, risponderebbe?
E credo che la risposta prevista dai Russi sia: "No".
Questa è una domanda interessante perché allora non sarebbe
importante di quanti uomini e mezzi si disponga.
La domanda è: lei sarebbe disposto a mettere in campo tutte le
sue capacità, sia nel cyberspazio che in quello reale? E la
risposta è meno ovvia.
Quindi pensare a come si svolgono i conflitti oggi non ha niente
a che vedere con come lo si faceva in passato.
Nel mondo della guerra, l'innovazione diventa sempre più
importante.
ERIC KING:
Quindi lei crede che questa prossima guerra avverrà nello spazio
e attraverso
Internet?
DOTT:SSA PHILIPPA MALMGREN:
Il conflitto su questi terreni già è in corso. E' interessante
vedere come il pubblico in genere non ne sa niente o non vuole
saperne niente.
Poco tempo fa sono stata ad una riunione con persone di alto
livello della comunità della Difesa e il loro punto di vista è
che siamo già dentro un confronto faccia a faccia con la Cina e
la Russia.
Il fatto è che queste guerre avvengono nel cyberspazio invece di
usare armi convenzionali.
Anche se, una volta detto questo, la cosa certa è che abbiamo
avuto focolai di scontri tra aerei da combattimento russi e
quelli della NATO. Ci sono state un gran numero di incursioni
aeree russe nello spazio aereo dell'Europa occidentale e nello
spazio aereo giapponese.
E lo stesso è successo in Cina.
Infatti, quando il presidente Obama ha fatto il suo recente
viaggio in Asia, ha firmato un accordo con il presidente cinese
Xi Jinping dove si accordavano sull'avere una linea di
comunicazione diretta tra Pechino e Washington esclusiva per gli
"incidenti" tra qualsiasi nave o aereo statunitense o dei suoi
alleati asiatici con aerei o navi cinesi.
Voi fareste un accordo simile se non vi aspettaste l'avverarsi
di simili incidenti?
Eppure, attualmente, non c'è nessuna linea di comunicazione di
questo tipo tra Washington e Mosca…