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3 Febbraio 2015 dal Sito Web RT traduzione di Nicoletta Marino
Reuters / Jim Urquhart
Hank Hessler, geologo del Parco Nazionale di Yellowstone (USA), lo scorso 29 gennaio ha annunciato che rimangono due settimane prima che avvenga l'eruzione di un supervulcano che può distruggere il territorio entro un raggio di 1.600 chilometri.
Nonostante la gravità della cosa, la Casa Blanca cerca di nascondere i dati di ricerca sull'attività sismica della zona.
Secondo quanto pubblicò il portale Intellihub, citando fonti anonime, Washington ha ordinato al Servizio Geologico degli Stati Uniti di perseguire qualsiasi infiltrazione di informazione sul vulcano.
Eppure i geologi affermano che ci sono abbondanti prove del pericolo che si avvicina con imminenza. Gli specialistici dicono che il gas elio 4, ha aperto delle brecce sulla superficie e si sta evaporando, quindi il terreno del parco si è alzato considerevolmente.
Nel 2014, nella zona si sono verificati un totale di 1.900 sismi.
AFP Photo / Mark Ralston
Le conseguenze della possibile eruzione minacciano di distruggere il territorio contiguo al super vulcano.
Si stima che il territorio situato in un raggio di 160 chilometri rispetto all'epicentro dell'esplosione sarà completamente distrutto e altro 800 chilometri saranno devastati al 90%.
Inoltre, a partire dal territorio distrutto sorgerà una zona morta che si estenderà per 1.600 chilometri.
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