05 Octubre 2016

del Sitio Web SputnikNews

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

© Flickr/ intrepid00

 

 

 

La Legge di Giustizia Contro I Patrocinatori del Terrorismo (JASTA, la sigla in inglese) ha complicato le relazioni già tese tra Stati Uniti e uno dei suoi principali alleati in Oriente: l'Arabia Saudita.

 

Questo potrebbe portare all'istaurazione di nuove relazioni tra il regno e altri paesi, in particolare la Russia secondo quanto affermato dall'analista internazionale Serguei Filatov in un'intervista a Izvestia.

 

JASTA è diventata legge il 28 settembre dopo che il Congresso USA ha bloccato il veto del presidente Barack Obama, che si oppose in maniera categorica ad accettarlo.

 

L'analista Filatov ha evidenziato sei conseguenze da questa decisione:

- In primo luogo, questo può portare a una revisione fondamentale delle relazioni politiche tra Washington e Riad, il che non è redditizio per nessuno dei due.

 

Il politologo richiama l'attenzione sulla dichiarazione fatta dal cancelliere dell'Arabia Saudita al momento del voto. Il documento riporta quanto segue:

"Chiediamo al Congresso di prendere tutte le misure necessarie per evitare le conseguenze catastrofiche e pericolose di tale decisione."

Eppure il Congresso ha ignorato questo avvertimento.

 

 

- In secondo luogo, dopo la votazione il Ministero degli Esteri di Riad diede una risposta ancora più forte sulle possibili conseguenze dell'accettazione dell'atto.

"Il detrimento dei fondamenti della sovranità dello Stato che per centinaia di anni è stata la base delle relazioni internazionali avrà un effetto negativo."

Secondo loro, il Congresso degli Stati Uniti ha minato tutti i principi e la legge creerà un

"precedente pericoloso" e causerà "l'erosione della sovranità nazionale di tutti i paesi compresi gli Stati Uniti."

 

- In terzo luogo, la guerra in Siria, il peggioramento delle relazioni politiche tra gli Stati Uniti e l'Arabia Saudita debilita immediatamente e drasticamente la posizione degli Stati Uniti, sia in questo conflitto e nella regione.

 

 

- La quarta conseguenza sta nel fatto che il Tribunale degli Stati Uniti può facilmente confiscare i beni dell'Arabia Saudita presso le banche americane che secondo diverse stime ammontano a centinaia di miliardi di dollari.

Come risultato, il sistema finanziario degli Stati Uniti inizia a gestire immediatamente queste grandi somme di denaro.

Non sarà la prima volta:

i 210.000 milioni di dollari che appartenevano al Governo di Gheddafi congelati nelle banche degli Stati Uniti non sono mai stati rimandati alle nuove autorità della Libia.

 

- Il quinto punto delle riflessioni dello specialista indica che subito dopo la pubblicazione della sezione classificata nel resoconto sul 9/11, le autorità saudite minacciarono la vendita dei valori nordamericani in loro possesso per un ammontare di $750 miliardi di dollari.

 

Questa vendita può avere delle conseguenze inimmaginabili per il mercato finanziario internazionale che è già fragile.

 

 

- E per ultimo, i membri del Congresso USA hanno dimostrato che per loro, rimanere con dei milioni di dollari extra è più importante del mantenere relazioni strategiche con l'alleato chiave degli Stati Uniti in Medio Oriente.

"In questa situazione, in un prossimo futuro si attende la visita a Mosca di uno dei più alti dirigenti del Regno saudita. Soprattutto adesso che la presenza militare russa in Siria sta crescendo," Filatov conclude così la sua intervista.