di Ambrose Evans-Pritchard

Editor de Negocios Internacionales

05 Maggio 2013

dal Sito Web TheTelegraph

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in inglese

Versione in spagnolo

 

 

 

 

Oskar Lafontaine,

Il ministro delle Finanze Tedesco che ha lanciato l’Euro,

invita a togliere dalla circolazione la moneta unica

per far riprendere l’Europa del sud,

avvertendo che il corso attuale

"sta portando verso il disastro".

 

 

 

 

Il Sig. Lafontaine, parlamentare del Partito di Sinistra della Germania , ha detto nel suo sito web

che la cancelliera Angela Merkel si "risveglierà dal suo sogno di giustizia"

una volta che i paesi in difficoltà si uniranno per forzare un cambiamento

nella crisi politica a spese della Germania.

Foto: Reuters

 

"La situazione economica sta peggiorando di mese in mese e la disoccupazione ha raggiunto un livello che fa dubitare sempre di più delle strutture democratiche”.

 

"I Tedeschi non si sono resi conto ancora che il sud dell’Europa, Francia compresa, si è visto obbligato per la sua attuale miseria a lottare contro l’egemonia tedesca colpevolizzando, per gran parte della crisi, la compressione dei salari della Germania per guadagnare dividendi da esportazioni”. Queste le parole di Lafontaine.

 

Il Sig. Oskar Lafontaine, ha riportato nel sito web del Parlamento del Partito di sinistra della Germania che la Cancelliera Angela Merkel si risveglierà dal suo sogno di autosufficienza, una volta che i paesi in difficoltà si uniranno per forzare un cambiamento nella politica della crisi a spese della sua Germania.

 

La sua predizione sembra trovare conferma ieri quando il Ministro delle Finanze francese Pierre Moscovici ha proclamato la fine dell’austerità e un trionfo della politica francese con il rischio di danneggiare di più le relazioni tra Parigi e Berlino.

"L’austerità è finita. Questo è un giro  decisivo nella storia del progetto della UE dall’Euro” ha proclamato alla televisione francese. “Stiamo vivendo la fine del dogma dell’austerità. E’ una vittoria dal punto di vista francese.”

I commenti del Sig. Moscovici seguono dopo l’accordo con Bruxelles per dare a Francia e Spagna due anni in più per raggiungere l’obiettivo del deficit al 3% del PIB.

"Il tono trionfale ha indignato la linea dura di Berlino e ha confermato i timori che le concessioni potranno dare luogo a un’azione che va verso il caos fiscale”.

Il vice cancelliere tedesco Fhilipp Rösler ha criticato la Commissione Europea durante il fine settimana, definendola “irresponsabile” per aver minato l’agenda stringendo la cinghia.

 

L’alleanza franco tedesca che ha guidato la politica della UE per mezzo secolo è in frantumi dopo che il Partito Socialista francese ha attaccato “l’egoistica intransigenza della Signora Merkel, accusandola di pensare solo ai risparmiatori tedeschi, alla sua bilancia commerciale e al suo futuro elettorale”.

 

Non è chiaro se il non esserci più nella UE l’austerità va oltre la retorica. Il Sig. Moscovici ha ammesso la settimana scorsa che il ritardo del bilancio evita solo i tagli addizionali dell’austerità per chiudere il deficit delle entrate fiscali causate dalla recessione.

 

La nuova politica permette agli stabilizzatori fiscali automatici di entrare in gioco, però la Francia manterrà il corso iniziale dell’austerità. Così ha parlato:

"No si tratta di rallentare lo sforzo per ridurre la spesa; Non ci sarà nessun aggiustamento extra solo per soddisfare un numero”.

Lafontaine ha affermato che supportava la UEM (Unione Economica e Monetaria), pero non crede che sia una cosa sostenibile.

"Le speranze che la creazione dell’Euro avrebbe forzato il comportamento economico razionale dappertutto sono state vane", ha affermato e ha aggiunto che "la politica di obbligare Spagna, Portogallo e Grecia a fare svalutazioni interne era una catastrofe”.

Il Sig. Lafontaine è stato etichettato come  "l’uomo più pericoloso d’Europa" dal The Sun dopo che chiese una "Europa unita" e “la fine dello Stato-nazione” nel 1998.

 

L’Euro è entrato in vigore l’1 gennaio 1999, seguito poi dai biglietti bancari tre anni più tardi.

 

Dopo ha lasciato i socialdemocratici per fondare il Partito di Sinistra.