07 settembre 2016 dal Sito Web ElRobotPescador traduzione di Nicoletta Marino Versione originale in spagnolo
Secondo quanto sostiene il portale Zerohedge, durante gli ultimi mesi, nel mondo economico si è parlato di una forma ricorrente della fuga di capitali dalla Cina, in maniera incessante fatta da imprese cinesi per trasferire fondi e capitali all'estero.
A tale proposito hanno menzionato le numerose imprese cinesi che si sono dedicate a realizzare ogni tipo di acquisizioni all'estero tra le più disparate (alcune hanno scioccato) apparentemente destinate ad avere una base legale per canalizzare il denaro in contanti all'estero.
Molte di queste imprese hanno realizzato acquisizioni costose nonostante il loro debito totale fosse molto alto, in molti casi si tratta di decine di volte superiore al loro EBITDA.
Secondo Wikipedia:
Per quanto riguarda queste acquisizioni e investimenti all'estero delle imprese cinesi, Zerohedge ci da i seguenti esempi:
Tuttavia, per quanto riguarda la sua attività di investimento all'estero, nessuno in Cina è arrivato ai livelli del gruppo cinese più grande: Il gruppo relativamente sconosciuto, l'Angbang, è invece conosciuto per due cose:
In realtà non proprio così:
L'ultimo di questi resoconti è del New York Times, che la settimana scorsa pubblicò un resoconto sul gruppo.
La cosa che risalta nell'articolo del NYT sulla provenienza del denaro di Angbang, è un elemento marginale che fa emergere il perché le persone ai livelli più alti della Cina sono così ansiose di trasferire all'estero in silenzio i propri fondi sia comprando
La rivelazione autentica è data dalle dichiarazioni di Luo Yu, il figlio di un ex capo dello Stato Maggiore dell'esercito della Cina che ha detto che le famiglie politicamente potenti cinesi continuavano a trasferire il loro denaro fuori dal paese già da tempo.
Luo Yu
Ecco quanto riportato in una recente intervista a Luo Yu su VOA:
Luo Ruiqing
E' probabile che sia una delle poche persone che siano realmente a conoscenza delle ragioni che provocano questa fuga di capitali dalla Cina, specialmente da parte delle persone di alto rango.
Quello che risulta però più inquietante nelle dichiarazioni di Yu al New York Times (se decidiamo di prenderle come certe e sincere),è il fatto che è solo questione di tempo prima che la Cina subisca ciò che le accade di tanto in tanto:
E questo spiegherebbe perché gli oligarchi del regime attuale farebbero uscire dalla Cina con urgenza grandi quantità di capitali.
E mentre sono capaci di eludere i controlli tradizionali di capitali, visto che il limite di uscita di capitale dalla Cina è di 50.000 dollari, la preoccupazione più grande è che la popolazione che ha depositati decine di miliardi nel sistema bancario cinese, presto o tardi cercherà di fare la stessa cosa; il che nel peggiore dei casi potrebbe produrre in Cina un disastro.
Un'altra conclusione alla quale si può arrivare se prendiamo l'aumento delle fuoriuscite di capitali dell'anno passato e se Yu dice la verità, è che il possibile “collasso” al quale le famiglie ricche cinesi si stanno preparando non sia sempre più pericolosamente vicino.
Bibliografia
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