21 Febbraio 2018 tratto dal Sito Web AncientCode traduzione di Claudiordali
Foto di Klaus Wittman
Nell'antichità, l'Arconte o gli Arconti erano considerati i servitori del Demiurgo, il dio creatore che si frapponeva tra la razza umana e il Dio trascendente, che poteva essere raggiunto solo attraverso la conoscenza della natura umana come divina, facendo scaturire la scintilla divina che libererà l'umanità dai vincoli dell'esistenza terrena.
Archon è anche una parola greca che significa "governante, dominatore" e veniva usata spesso nell'antichità per indicare uno specifico ufficio pubblico governativo.
Se provassimo a vedere gli Arconti da un punto di vista gnostico, capiremmo che si trattavano degli angeli e dei demoni del vecchio testamento.
Ipostasi degli Arconti - I Creatori Divini dell'Universo e dell'Umanità
L'Ipostasi degli Arconti, chiamata anche col nome di La Realtà dei Dominatori, si tratta di un'esegesi, l'interpretazione critica di un testo religioso, il Libro della Genesi 1-6 che esprime la mitologia gnostica dei creatori divini del cosmo e dell'umanità.
Il Libro della Genesi è il primo libro della Bibbia ebraica (il Tanakh) e dell'Antico Testamento cristiano.
Questo antico testo era venerato e faceva parte, insieme a molti altri, dei Codici di Nag Hammadi.
I Codici di Nag Hammadi, chiamati anche "I Manoscritti di Chenoboskion" o i "Vangeli Gnostici", sono una raccolta di numerosi testi cristiani e gnostici trovati in Alto Egitto nel 1945.
Si pensa che l'Ipostasi degli Arconti sia stata scritta durante il terzo secolo dC.
I ricercatori credono che abbia avuto origine nel periodo tradizionale dello gnosticismo, quando il movimento passò da uno stato puramente mitologico alla fase filosofica.
Lo scritto è stato presentato come un insegnamento sull'argomento degli arconti, i dominatori del mondo menzionati da San Paolo. L'intenzione espressa in questo scritto, è quella di insegnare la verità sui poteri che hanno autorità su questo mondo.
La storia inizia con il vanto del demiurgo, l'arconte supremo, contenuto nelle parole attribuite al Dio della Bibbia:
La Realtà dei Dominatori (o Ipostasi degli Arconti) è stata presentata come un trattato erudito, dove l'insegnante si avvicinava all'argomento suggerito, attraverso la dedizione.
Il trattato inizia con un frammento di cosmogonia, che conduce alla "vera storia" revisionistica degli eventi descritti nel racconto della creazione della Genesi, rivelando la sfiducia gnostica nei confronti del mondo materiale e del demiurgo che l'ha concepito.
Dall'interno di questa narrazione emerge un "dialogo di rivelazione angelica", in cui un angelo ripete ed elabora il frammento dell'autore del mito cosmogonico in un ambito molto più ampio, concludendo con la profezia storica sulla venuta del salvatore e la fine dei giorni.
Bentley Layton, Professore in Studi Religiosi (Cristianesimo Antico) e Professore in Lingue e Civiltà del Medio Oriente (lingua copta) presso l'Università di Yale, scrisse quanto segue,
Come fa notare Roger A. Bullard nel suo libro "The Hypostasis of the Archons - The Coptic Text with Translation and Commentary", l'inizio e la fine hanno un'impronta cristiano gnostica, ma il resto del materiale è un racconto mitologico sull'origine e la natura dei poteri degli arconti che popolano i cieli tra la Terra e l'Ogdoad, e di come questi antichi eventi hanno influenzato il destino dell'uomo.
Anche se non è correlato a questo scopo,
Ecco uno spunto di riflessione…
Secondo l'Ipostasi degli Arconti, questi sono personaggi mitici:
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