di Richard West

25 Luglio 2016

dal Sito Web ComeBackToTheSource

traduzione di Claudiordali

Versione originale in inglese

Versione in spagnolo

 

 

 

 

 

 

 

Lasciar andare - sembra una di quelle frasi che si usano molto nei circoli spirituali e di meditazione.

 

Eppure, pare che abbia molti significati diversi:

  • la gente grida 'lascia andare, lascia perdere!' quando tenta di porre fine a un confronto scomodo

  • 'lasciar andare l'energia negativa' durante la meditazione

  • 'lasciar andare' ciò che si possiede

  • molti di noi conoscono il film 'Frozen' in cui 'lasciar andare' veniva usato in relazione a un'espressione repressa

Di recente mi è stato chiesto,

"Cosa porti nello zaino?"

Che bella domanda.

 

Mi ha fatto davvero pensare a tutte le "cose" che porto con me mentre svolgo le mie faccende quotidiani; le relazioni familiari, il denaro e le aspirazioni lavorative; sono tutte presenti su vari livelli.

 

Ma cosa c'entra il "lasciar andare" con tutto questo?

 

Quindi, siccome mi sono reso conto che "lasciar andare" significa qualcosa di unico per ciascun individuo che si trovi in una situazione unica, lasciatemi descrivere la mia prospettiva.

 

Ecco che cosa significa per me.

 

 

 

 

Lasciar andare non significa negazione

 

"Lasciar andare", iniziamo dicendo cosa non è. "Lasciar andare" non significa negazione.

 

So che per molti potrebbe sembrare che stia dicendo cose ovvie, ma la sua conoscenza e applicazione nella vita di tutti i giorni, potrebbero essere sottilmente diverse.

 

Prendiamo l'esempio di un confronto scomodo con una persona amata. Quando una parte si sente a disagio perché deve parlare di un particolare argomento, molto spesso esclama "lascia perdere!"

 

Ma il lasciar andare non significa semplicemente non parlare di qualcosa.

 

I sentimenti sono ancora lì, restano inespressi.

 

 

 

 

Lasciar andare non significa "liberare"

"Lasciar andare" non significa "liberare".

Si tratta di una differenza ancora più sottile che con la negazione.

 

Immaginiamo di sentirci arrabbiati. Siccome ci rendiamo conto che proiettare quella rabbia sugli altri non è il modo migliore per esprimerla, ce ne andiamo nella nostra camera da letto e picchiamo il nostro cuscino, oppure urliamo, o semplicemente ci mettiamo a piangere finché non ci sentiamo "liberati".

 

E' ovvio che questi comportamenti assomigliano molto al "lasciare andare".

 

Se il motivo che ha causato la rabbia non ha più importanza, può essere che in seguito ci sentiamo liberati. Tuttavia, tutto ciò che abbiamo fatto è stato quello di liberare i sentimenti senza giungere alla causa principale del perché sono lì; in sostanza, continueremo a portare con noi il loro karma.

 

Di solito questo è dovuto all'attaccamento verso un particolare risultato. Naturalmente, quando la vita non soddisfa questo risultato, si produce un'emozione negativa.

 

L'attaccamento proviene da una visione ferma del mondo o di noi stessi.

 

 

 

 

Il "lasciar andare" è un processo naturale

 

Quindi in definitiva,

  • Che cosa significa lasciar andare?

     

  • O meglio ancora, quand’è che avviene?

Vedete, "lasciar andare" non è un qualcosa che semplicemente si fa! Non è qualcosa che si può fare. "Lasciar andare" è un qualcosa che avviene naturalmente quando una persona si rende conto che un particolare comportamento, oggetto, persona o attaccamento non serve più al suo scopo massimo.

 

Si tratta di una comprensione che avviene naturalmente attraverso la consapevolezza e l'indagine.

 

Il processo potrebbe assomigliare a questo:

  1. Una persona ignora i propri sentimenti (negazione) o li esprime senza pensare al motivo per cui i sentimenti sono comparsi (rilascio), fino a quando non si stanca di star male continuamente per quei sentimenti.

     

  2. La persona "lascerà andare" in due modi:

    1. crea una "bolla dell'ego", cioè un'identità fissa e sicura in cui possa nascondere e reprimere al suo interno gli altri sentimenti

    2. oppure si chiede perché stia nascendo un certo comportamento

  3. Quando i sentimenti sorgono di nuovo, inizia un processo di indagine e persino di sperimentazione. La causa prima viene identificata come se fosse all'interno e non proveniente dal mondo esterno (che è solo un innesco). La persona si rende conto che questo comportamento non gli è utile.

     

  4. La persona libera l'emozione repressa per l'ultima volta (che spesso è la più potente). Per cui, è molto importante osservare il comportamento che si ripresenta, in quanto continueremo ad avere dei condizionamenti mentali dai percorsi neuronali nel cervello.

     

  5. Infine, è importante rendersi conto che qualunque sia la cosa che si sta lasciando andare, è anche una parte della propria verità. Tutto si esprime in modo distorto, quindi una persona potrebbe cercare di trovare l'espressione allineata di quella verità e ciò potrebbe essere semplice come fare una domanda ben formulata o trovare la sensazione di interezza in qualcosa che non nuoce né a se stessa, né a nessun altro.

 

 

 

'Frozen' - Un esempio dal film

 

Sì, per quanto mi addolori (mia figlia mi ha fatto vedere questo film per delle ore), il cartone "Frozen" della Disney è un bellissimo esempio che mi aiuta a descrivere ciò che intendo dire.

 

Per cominciare, la Principessa Elsa ha un'abilità che può essere sia dannosa quanto magnificamente creativa, ma quando le sue emozioni sono forti, non riesce a controllarla.

 

Quindi inizia a negarla, bloccandosi fuori dal mondo nel tentativo di sopprimere la sua abilità. Dopodiché, attraverso una serie di eventi la sua abilità viene rivelata al mondo. Non le è più possibile negare, ma siccome non vuole ferire nessuno, se ne scappa sulle montagne.

 

Poi arriva la parte preferita di tutti, vero?

 

Si "lascia andare" liberando le sue emozioni e le sue abilità represse nel modo più bello, sentendosi grande, ma non completa:

 

 

 

 

 

 

Si isola ancora dal mondo e dai suoi cari.

 

Il film prosegue ed Elsa si rende conto che la sua forte paura di ferire le persone con i suoi poteri ha origine nel sentimento dell'amore.

 

Si rende conto che questa è la sua massima verità. Riesce a lasciar andare la sua paura in modo naturale e senza sforzo, ed è in grado di vivere di nuovo nel mondo, esprimendo i suoi doni in modo appropriato.

 

Per cui, a mio avviso, il lasciar andare non è davvero un qualcosa da "fare", ma è qualcosa che accade naturalmente quando si permette ai sentimenti di restare fino a quando non servono più al nostro scopo ...