25 Maggio 2018

dal sito web Ancient-Code

traduzione di Claudiordali

Versione originale in inglese

Versione in spagnolo

 

 

 

 

 

 

 

La parola Akasha può essere fatta risalire alla sua origine sumera, dove veniva usata per indicare l'etere, sia in senso elementale che metafisico.

 

Forse, la persona alla quale dobbiamo rivolgerci quando parliamo di Akasha o etere, è un uomo la cui importanza non è mai stata veramente apprezzata:

Nikola Tesla - genio poliedrico, inventore, ingegnere meccanico ed elettrico.

In un'intervista, in seguito chiamata "Il più grande successo dell'uomo", Nikola Tesla disse:

"Tutta la materia percepibile proviene da una sostanza primaria, una tenuità, oltre la concezione, che riempie tutto lo spazio, l'Akasha o etere luminifero, che viene attivato dal Prana, o forza creativa, per essere portato all'esistenza attraverso cicli infiniti di cose e fenomeni."

Tuttavia, ancor prima di Nikola Tesla, anche i filosofi e gli studiosi antichi si chiedevano se potesse esistere il cosiddetto etere.

 

Se diamo un'occhiata a "I Viaggi in India di Apollonio di Tiana", troveremo ulteriori menzioni a proposito dell'etere.

 

Se diamo un'occhiata all'Induismo antico, Akash è il quinto dei "cinque grandi elementi":

  • prithvi (terra)

  • apa (acqua)

  • agni (fuoco)

  • vayu (aria)

  • akashá (etere)

 

 

"E permisero ad Apollonio di fare domande; lui chiese a loro di che cosa pensavano fosse composto il cosmo"; loro risposero, "Di elementi".

 

"Ce ne sono quindi quattro?" chiese.

 

"Non quattro" disse Larchas "ma cinque".

 

"Come può essercene un quinto", disse Apollonio, "accanto all'acqua, all'aria, alla terra e al fuoco?"

 

"C'è l'etere", rispose l'altro, "che dobbiamo considerare come la materia di cui sono fatti gli dei, in quanto se tutte le creature mortali inalano l'aria, le nature immortali e divine inalano l'etere".

 

Apollonio disse, "Devo considerare l'universo come una creatura vivente?"

 

"Si", rispose l'altro.

 

 

 

Nella cosmologia tradizionale indiana, Akasha o ākāśa è un termine usato sia per indicare lo spazio che l'etere.

 

In Sanscrito antico è usato per descrivere l'etere, che è un fluido impalpabile, immateriale, sottile e intangibile, che gli antichi Indù credevano esistesse attraverso e "dentro" l'intero universo e fosse il veicolo attraverso il quale passavano il suono e la vita.

 

Si arriva a capire che l'etere o Akasha è praticamente il fondamento di tutto ciò che esiste nel nostro mondo materiale.

 

In molti insegnamenti antichi, l'Akasha è considerata la forza invisibile che sta dietro alla creazione di tutta la materia.

 

Inoltre, nell'Induismo Vedico, il termine Akasha è tradotto come la base e l'essenza di tutte le cose del mondo materiale ed è considerato il primo elemento materiale creato dal mondo astrale.

 

Come già riportato, è la fonte di energia per la manifestazione materiale.

 

 

 

 

L'enigma dietro la Memoria Akashica

 

Dunque, che cos'è la Memoria Akashica?

 

Alice A. Bailey, nel suo libro The Light of the Soul - Book 3 - Union achieved and its Results (1927), scrisse:

La memoria akashica è come un'immensa pellicola fotografica che registra tutti i desideri e le esperienze terrestri nel nostro pianeta.

Coloro che la percepiscono si vedranno raffigurati in essa:

Le esperienze di vita di ogni essere umano da quando è iniziato il tempo, le reazioni all'esperienza di tutto il regno animale, l'aggregazione delle forme di pensiero di natura karmica (basate sul desiderio) di ogni unità umana nel corso del tempo.

Qui sta il grande inganno della memoria.

 

Solo un occultista esperto riesce a distinguere l'esperienza reale da quelle immagini astrali create dall'immaginazione e dall'intenso desiderio.

Il significato di Memoria Akashica può essere riassunto come i "dati" che in teoria esistono in un singolo luogo non fisico e al di fuori del tempo e dello spazio.

 

In questa memoria possiamo scoprire la conoscenza e l'esperienza assoluta della nostra anima.

 

Quasi come se facesse parte di un supercomputer di informazioni cosmiche in cui risiedono le nostre vite passate, le possibilità presenti e future (che fanno parte della teoria della reincarnazione) e il senso della nostra esistenza.

 

La Memoria Akashica (da Akasha, in sanscrito: cielo, spazio, etere), può anche essere riassunta come una sorta di archivio (di tutto ciò che è accaduto dall'inizio dei tempi) che è stato incorporato e registrato nell'etere.

 

Al suo interno, si trovano custodite da tempo immemorabile, tutto ciò che è accaduto dall'inizio dei tempi e tutta la conoscenza dell'universo.

 

Se diamo un'occhiata al suo significato, da un punto di vista teosofico e antroposofico, scopriamo che la Memoria Akashica è una sintesi di tutti gli eventi umani, i pensieri, le parole, le emozioni e le intenzione accadute nel passato, nel presente e nel futuro...