di Sayer Ji

16 Maggio 2024

dal Sito Web GreenMedInfo

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in inglese

 

 

 

 

 

 

 

Hai mai desiderato

Di poter rigenerare quelle cellule cerebrali

per cui ti sei sacrificato all'università?

 

Hai paura che il tuo vecchio cervello

è in uno stato di perpetuo declino?

 

La scienza medica viene riscritta

per dimostrare che POSSIAMO migliorare

la salute del nostro cervello,

e che riparare i danni

non solo è possibile,

è qualcosa che chiunque può fare...!

 

 

 

È un luogo comune pensare che il cervello sia irreparabile.

 

Anche la comunità medica ha sostenuto che una volta uccise le cellule cerebrali, queste scompaiono per sempre.

 

Il fatto è che:

il cervello può ripararsi da solo,

...e come la scienza sta dimostrando, semplici pratiche possono avere dei reali benefici e possono aiutarci a mantenere il nostro cervello attivo ed elastico per tutta la vita.

 

 

 

 

Riscrivere la storia della salute del cervello

 

Il campo della neuroscienza cognitiva è relativamente nuovo, ha solo circa cento anni, quindi non sorprende che stiamo costantemente arrivando a una comprensione più nuova e migliore di come il circuito neurale del cervello umano supporti il funzionamento cerebrale complessivo.

 

Per la maggior parte di quei cento anni, si è creduto che una volta danneggiato, il cervello non potesse rigenerarsi.

 

Le cellule cerebrali erano limitate e qualsiasi perdita o lesione avrebbe rappresentato una carenza per il resto della vita della persona.

Ciò ha creato la falsa convinzione che il cervello sia essenzialmente in uno stato di declino perpetuo.

 

Sebbene prove convincenti del contrario siano state presentate già nel 1960, il dogma medico è stato (ed è) lento a cambiare.

Solo negli anni '80 la ricerca di Fernando Nottebohm alla Rockefeller University indicò chiaramente che la neurogenesi, ovvero la produzione di nuove cellule nervose, ovvero neuroni, stava avvenendo nel cervello dei vertebrati adulti.

 

Il successivo grande passo in questa evoluzione scientifica avrebbe richiesto più di trent'anni.

 

Tuttavia, la nostra comprensione del funzionamento del cervello stava per compiere un balzo in avanti.

 

 

 

 

Il nostro cervello elastico

 

La crescita di nuovi neuroni nel cervello di un mammifero adulto è stata osservata per la prima volta nel 1992, quando gli scienziati hanno isolato le cellule staminali neurali dei topi in una capsula di Petri.

 

Questa rigenerazione è stata poi replicata migliaia di volte in una serie di studi pubblicati nei successivi venticinque anni.

 

Ora è accettato nella comunità medico-scientifica che il cervello adulto è in grado di far crescere nuovi neuroni e cellule gliali, qualcosa che in precedenza non era creduto dall'establishment medico.

 

Il cervello è ora considerato resiliente, flessibile, plastico.

 

Il termine neuroplasticità si riferisce,

alla “capacità del cervello di "riprogrammarsi" attraverso la pratica di un'abilità desiderata.

È la combinazione di nuove cellule e nuovo apprendimento che crea questa magia.

 

Quando le nuove cellule nervose vengono adeguatamente stimolate (cioè allenate attraverso specifici esercizi di apprendimento), creano nuove connessioni.

 

In altre parole:

diventano cellule cerebrali sane che contribuiscono all'apprendimento e allo sviluppo di nuove competenze.

Proprio come i muscoli del corpo, quando il cervello è ben nutrito e stimolato tramite un esercizio appropriato, guarisce e cresce. E con cure e alimentazione adeguate, questa straordinaria rigenerazione cerebrale può verificarsi per tutta la vita.

 

Per contribuire a rendere questa una "scelta ovvia", abbiamo compilato un semplice elenco di modi in cui puoi salvaguardare la salute del cervello, stimolare la crescita di nuove cellule cerebrali e persino guarire il cervello.

 

 

1.  Fai molto esercizio fisico

 

 

 

 

Quando senti l'espressione "allena il cervello", probabilmente non pensi al sollevamento pesi.

 

A quanto pare, l'esercizio fisico è una delle cose migliori che puoi fare per il tuo corpo e per il tuo cervello.

I benefici dell'esercizio fisico per il cervello sono duplici.

 

Innanzitutto, il cervello è un vorace consumatore di glucosio e ossigeno e non è in grado di immagazzinare l'eccesso per un uso successivo.

 

Un apporto continuo di questi nutrienti è necessario per mantenere un funzionamento ottimale.

 

L'esercizio fisico aumenta il flusso di sangue al cervello, fornendo una spinta di ossigeno fresco e glucosio alle cellule cerebrali affamate.

Uno studio del 2014 ha dimostrato che bastano solo 30 minuti di cardio moderato per potenziare le funzioni cognitive nei cervelli degli adulti di tutte le età.

 

Ma i benefici non finiscono qui.

 

Si ritiene che l'esercizio fisico stimoli la neurogenesi dell'ippocampo:

crescita di nuove cellule nella regione del cervello associata alla memoria a lungo termine e alle emozioni.

La crescita sana delle cellule in questa regione è importante per l'invecchiamento del cervello e si ritiene che aiuti a prevenire il declino cognitivo associato al morbo di Alzheimer e alla demenza.

 

 

 

2.  Utilizzare tecniche di riduzione dello stress

 

Il nostro mondo moderno si basa sullo stress, quindi è facile comprendere la necessità di rilassarsi.

 

Ciò di cui potresti non essere a conoscenza è quanto possa essere dannosa per il tuo cervello l'immersione continua negli ormoni di lotta o fuga dello stress.

 

Lo stress è uno dei principali fattori del declino cognitivo correlato all'età.

 

Per questo motivo, dedicarsi ad attività ricreative programmate con regolarità non è solo un'attività divertente, ma anche un passo importante per garantire una salute cerebrale ottimale.

 

Non serve andare lontano per trovare modi per liberarsi dallo stress.

 

Lasciati guidare dai tuoi interessi.

 

La chiave per scegliere passatempi salutari per il cervello è evitare attività passive come guardare la TV e scegliere invece hobby stimolanti che coinvolgono il cervello attraverso schemi, puzzle e risoluzione di problemi.

 

Uno studio del 2011 (Engaging in Cognitive Activities, Aging and Mild Cognitive Impairment - A Population-Based Study) pubblicato sul Journal of Neuropsychiatry ha scoperto che attività come giocare, leggere libri e lavori artigianali come il quilting e il lavoro a maglia hanno ridotto i tassi di deterioramento cognitivo fino al 50 percento.

 

Anche dedicarsi all'arte è in cima alla lista degli hobby salutari per il cervello. Gli studi dimostrano ancora una volta che non è sufficiente essere un osservatore passivo.

 

Per ottenere la spinta cerebrale, dobbiamo impegnarci.

 

In uno studio tedesco riportato sulla rivista PLOS One, i ricercatori hanno studiato due gruppi:

un gruppo che osservava l'arte e un gruppo che produceva arte.

Lo studio ha concluso che, rispetto a coloro che osservavano l'arte, i produttori d'arte mostravano una maggiore interattività tra la corteccia frontale e quella parietale del cervello.

 

Questa maggiore connettività cerebrale si traduce in una maggiore resilienza psicologica nel gruppo di produttori artistici.

 

In altre parole:

la loro capacità di resistere agli effetti negativi dello stress è migliorata.

Cerchi un modo più sobrio per rilassarti?

 

Che ne dici di ascoltare della bella musica o di sederti in silenziosa contemplazione?

 

È stato dimostrato che la meditazione abbassa la pressione sanguigna, riduce l'infiammazione e persino rafforza la resistenza a sentimenti di ansia e depressione.

 

E mentre ascoltare musica può sembrare un'attività passiva, la ricerca suggerisce che l'atto di ascoltare pattern musicali facilita la neurogenesi cerebrale.

 

Sia la meditazione che l'ascolto di musica influenzano la secrezione di ormoni chiave che migliorano la plasticità cerebrale, cambiando così il modo stesso in cui rispondiamo allo stress.

 

Quando si parla di buona medicina...!

 

 

 

3. Prendi integratori strategici

 

Curcuma

 

 

 

 

Probabilmente conosci almeno una persona che elogia i benefici della curcuma per la salute.

 

Questa radice dal colore arancione intenso è stata usata come panacea per tutto, dal lenire i dolori articolari e calmare l'infiammazione fino ad abbassare il rischio di malattie cardiache.

 

E la nostra consapevolezza dei benefici di questa antica erba medicinale continua a crescere.

 

La curcuma è un esempio di composto rimielinizzante, che denota una sostanza con comprovati effetti rigenerativi sui nervi.

 

I composti rimielinizzanti lavorano per riparare la guaina protettiva attorno al fascio nervoso nota come mielina, un'area spesso danneggiata nei disturbi autoimmuni e indotti da vaccini.

 

La ricerca dimostra che anche piccole dosi di queste sostanze ricostituenti possono produrre una significativa rigenerazione nervosa.

 

Il modello occidentale di intervento farmaceutico ha creato una cultura che cerca di identificare e isolare il "principio attivo" di una sostanza organica.

 

Ciò che questo non riesce a spiegare è che i composti organici spesso lavorano di concerto: gli isolati da soli possono non avere una chiave critica che un altro elemento vegetale fornisce.

 

La cucurmina è l'ingrediente attivo isolato nella curcuma, tuttavia, una nuova ricerca mostra che un altro elemento trovato nella curcuma ha proprietà magiche di per sé.

 

In uno studio entusiasmante (Aromatic-turmerone induce la proliferazione delle cellule staminali neurali in vitro e in vivo) pubblicato sulla rivista Stem Cell Research & Therapy, i ricercatori hanno scoperto che un componente poco noto nella curcuma, l'Ar-tumerone, può rendere,

"un candidato promettente per supportare la rigenerazione nelle malattie neurologiche."

Lo studio ha scoperto che quando le cellule cerebrali venivano esposte all'ar-tumerone, le cellule staminali neurali aumentavano in numero e complessità, il che indicava che si stava verificando un effetto curativo.

 

Questo effetto è stato replicato nei ratti, nei quali, quando esposti all'ar-tumerone, si è assistito a un aumento della produzione di cellule staminali neurali e alla generazione di nuove cellule cerebrali sane.

 

 

Tè verde

 

Un articolo del 2014 che studia i composti attivi nel tè verde (noti come catechine, una classe principale di micronutrienti), ha determinato che le catechine del tè verde non sono solo antiossidanti e neuroprotettive, ma stimolano effettivamente il cervello a produrre più neuroni.

 

Grazie a questo effetto terapeutico sulle regioni danneggiate del cervello, è stato dimostrato che il tè verde ha implicazioni entusiasmanti nel trattamento di disturbi neurodegenerativi "incurabili" come:

  • Alzheimer

  • Morbo di Parkinson

  • Malattia di Huntington

...malattie...

 

Ciò ha spinto i ricercatori a dichiarare le catechine del tè verde,

"...un approccio complementare estremamente utile..." nel trattamento delle malattie neurodegenerative.

Ulteriori ricerche sul tè verde hanno esaminato una combinazione di mirtillo, tè verde e carnosina, e hanno scoperto che favorisce la crescita di nuovi neuroni e cellule staminali cerebrali in un modello animale di malattia neurodegenerativa.

 

 

Ginkgo Biloba

 

Il Ginkgo Biloba è considerato una potenza nella farmacopea della medicina erboristica e le sue implicazioni per la salute del cervello sono altrettanto potenti.

 

Il Ginkgo ha dimostrato almeno 50 distinti benefici per la salute e il suo valore medicinale è documentato nel trattamento di oltre 100 diverse malattie.

 

Esistono numerosi studi sulla capacità del Ginkgo di stimolare i livelli di una proteina cerebrale critica chiamata BDNF:

fattore neurotrofico derivato dal cervello.

Questa proteina favorisce la guarigione delle regioni danneggiate del cervello ed è essenziale per la regolazione, la crescita e la sopravvivenza delle cellule cerebrali, il che la rende particolarmente importante per la memoria a lungo termine.

 

 

 

 

Il ginkgo è così efficace che uno studio del 2006 pubblicato sull'European Journal of Neurology lo ha ritenuto utile nel trattamento della malattia di Alzheimer quanto il farmaco di successo Donepezil (Ginkgo biloba e donepezil: un confronto nel trattamento della demenza di Alzheimer in uno studio randomizzato controllato con placebo in doppio cieco).

 

Di recente, un nuovo meccanismo alla base delle proprietà curative del cervello del Ginkgo biloba è venuto alla luce con la pubblicazione di un articolo (L'estratto di Ginkgo Biloba migliora la differenziazione e le prestazioni delle cellule staminali neurali nella coclea del topo) in Cell and Molecular Neurobiology.

 

I ricercatori hanno determinato che il Ginkgo è efficace, in parte, grazie alla sua capacità di modulare le cellule staminali neurali (NSC) nel tipo di cellula che è necessaria nella regione specifica del cervello in cui sono attive le proteine BDNF.

 

Le NSC sono cellule multipotenti:

hanno la straordinaria capacità di trasformarsi in uno qualsiasi dei tanti fenotipi diversi di cellule che compongono il cervello...

Il ginkgo stimola la crescita del fenotipo cellulare giusto per la regione interessata del cervello, fornendo al nostro cervello esattamente ciò di cui ha bisogno, dove ne ha bisogno.

 

Questa sì che è medicina intelligente!

 

 

4. Mangia le verdure


Vuoi stimolare la rigenerazione delle cellule cerebrali mentre pranzi?

Aggiungete al vostro piatto dei broccoli appena cotti al vapore!

La scienza ha aggiunto una sostanza chiamata sulforafano, presente in verdure ricche di zolfo come i broccoli, alla crescente lista di sostanze neuritogene che sono state documentate come stimolanti della crescita dei nervi nel cervello.

 

Lo studio, pubblicato sulla rivista Genesis, rivela che il sulforafano, oltre a stimolare la crescita di nuovi nervi, ha dimostrato notevoli proprietà curative come agente antiossidante e antinfiammatorio, oltre a prevenire malattie e morte di neuroni sani.

 

Ad aumentare l'entusiasmo che circonda queste scoperte, i ricercatori hanno osservato l'effetto benefico sulle cellule staminali neurali che si traduce nella loro differenziazione in specifici tipi di neuroni utili, dando un forte supporto all'ipotesi che il sulforafano stimoli la riparazione del cervello.

 

Le verdure contenenti sulforafano includono:

broccoli, cavoletti di Bruxelles, cavolo cappuccio, cavolfiore, rafano, cavolo riccio, cavolo rapa, foglie di senape, ravanello, rape, crescione e pak-choi.

Per ottenere benefici terapeutici, cerca di consumarne almeno 3 tazze al giorno, crude o cotte.

 

 

 

5. Utilizzare l'apprendimento continuo


L'invecchiamento è spesso associato al declino cognitivo, sia nella ricerca che nelle prove aneddotiche.

 

Tuttavia, una crescente mole di letteratura dimostra che mantenere un cervello acuto e lucido significa non mettere mai in pensione le nostre capacità di pensiero critico.

 

La necessità di sfidare e ampliare continuamente il nostro pensiero è stata dimostrata nel suddetto studio del 2011 pubblicato sul Journal of Neuropsychiatry.

 

In questo studio, le attività del tempo libero di un gruppo di anziani (età 70-89) sono state monitorate per l'effetto sul deterioramento cognitivo lieve (MCI).

 

Lo studio ha determinato che il livello di complessità dell'attività era fondamentale per la sua efficacia nel prevenire il MCI.

  • Lavorare con i computer

  • Leggere libri

  • Attività associate a modelli e risoluzione di problemi,

...ha contribuito a una significativa diminuzione delle probabilità di sviluppare MCI.

 

Le attività meno stimolanti non hanno mostrato alcun effetto statistico. Ciò sottolinea l'importanza di sentirsi sfidati e stimolati dalle attività che svolgiamo man mano che invecchiamo.

 

Questi risultati sono stati rafforzati da uno studio del 2014 su circa 3.000 volontari, che ha coperto più di un decennio.

Questo studio ha esaminato i potenziali benefici a lungo termine dell'allenamento cognitivo negli anziani.

 

I risultati hanno mostrato che i partecipanti hanno dimostrato una maggiore velocità di elaborazione cerebrale e capacità di ragionamento fino a dieci anni dopo il completamento della formazione.

 

Questi tangibili benefici cerebrali si sono riversati nella vita quotidiana e sono stati misurati nella capacità del partecipante di completare normali attività quotidiane, come: finanze personali, preparazione dei pasti e routine di cura personale.

 

Ha detto dello studio:

"L'idea è che più l'ambiente è stimolante, più aumenta la complessità del cervello."