di Macarena Fernández

10 Marzo 2016

dal Sito Web ElDefinido

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in inglese

 

 

 

 

 

 

 

Con questo nuovo sistema

Si potranno distruggere i tumori solidi

in modo più rapido e meno invasivo

dell’attuale trattamento chimico

o della radioterapia.

 

 

 

Uno degli effetti più negativi dei trattamenti tradizionali per combattere il cancro, come la radio o la chemioterapia, sono i loro effetti secondari tipo

  • la perdita dei capelli

  • la nausea e il vomito

  • la mancanza di appetito

  • la costante stanchezza

  • la secchezza della bocca,

...tra i tanti altri.

 

E tutto questo si deve al fatto che i trattamenti sono altamente invasivi.

 

Dopo aver ricercato per molto tempo un metodo alternativo, con la stessa efficacia di quelli tradizionali, ma meno invasivo, dei ricercatori dell’Università di Saragozza e dell’Università di Pompeu Fabra in Spagna, hanno sviluppato e brevettato un generatore di impulsi ad alta tensione per distruggere tumori solidi, mediante il fenomeno conosciuto come "elettroporazione irreversibile".

 

In cosa consiste questo nuovo metodo e quali sono le differenze da quello tradizionale?

 

Provoca la morte delle cellule che diventano incapaci di riparare il danno che i campi elettrici provocano sulla loro parete.

 

Alcuni dei benefici dell’elettroporazione irreversibile sui pazienti è che il suo meccanismo d’azione non si basa su alterazioni termiche, il che apporta e migliora il recupero e permette di trattare i tumori localmente anche laddove non sarebbe possibile in modo più rapido, meno tossico e meno invasivo poiché non è termico e non si utilizzano farmaci.

 

Oscar Lucía, ricercatore del Gruppo di Elettronica di Potenza e Microelettronica (GEPM), ha spiegato che, paragonandolo alla chemioterapia, questo sistema è:

"più localizzato e meno lesivo perché non implica un riscaldamento termico a differenza della radioterapia e della radiofrequenza" pertanto il recupero è più rapido e con meno conseguenze.

Al momento, il generatore, che può applicare tensioni fino a 12 kilovolt e correnti da 400 ampere è stato testato con successo su studi "dal vivo" e ha dimostrato la sua capacità di distruggere grandi volumi di tessuto.

 

Però il brevetto ha suscito l’interesse di varie società, il che consentirà di procedere con la elettroporazione irreversibile come strumento efficace nella lotta contro il cancro…