da 2675monica
Agosto 22, 2012
dal Sito Web YouTube

 


'Draquila - L'Italia che trema' è un documentario realizzato nel 2010 da Sabina Guzzanti.

 

È stato proiettato in anteprima esclusiva la sera del 5 maggio in Piazza Duomo all'Aquila, a 13 mesi esatti dal sisma. Il 6 maggio 2010 nel talk show AnnoZero vengono mostrate in anteprima immagini tratte dalle scene tagliate del film. È stato presentato fuori concorso al Festival di Cannes il 13 maggio.

Il titolo è stato scelto tra le diverse proposte presentate dai lettori del blog dell'artista.

Partendo dalla catastrofe del terremoto dell'Aquila del 2009, il documentario indaga la politica dell'emergenza e del grande evento gestita dalla Protezione Civile, dipinta come un "parastato" in grado di operare al di sopra della legge.

 

Nel film, Sabina Guzzanti, che torna al giornalismo d'inchiesta dopo il precedente Viva Zapatero!, non risparmia critiche all'operato del governo italiano, in particolar modo di Silvio Berlusconi e Guido Bertolaso, denunciando anche l'invisibilità e l'inefficienza dell'opposizione.

Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi ha rifiutato l'invito al Festival di Cannes con,

«rincrescimento e sconcerto» poiché «la partecipazione di una pellicola di propaganda, Draquila» avrebbe offeso «la verità e l'intero popolo italiano».

Del declino dell'invito si sono occupate anche la stampa francese e britannica.

 

La Guzzanti ha dichiarato che,

«il ministro Bondi, a dire il vero, non era stato neanche invitato» e di «aver letto che lui non ha visto neppure il film e se lo è fatto solo raccontare. E questo mi fa provare ancora di più una profondissima vergogna della figura terribile che il nostro Paese fa all'estero grazie a questo nostro governo».

Inoltre ha ironicamente reso grazie al governo italiano per la pubblicizzazione involontaria al documentario:

«Mi sono detta, se sono intelligenti fanno finta di niente. Invece ci hanno fatto pubblicità gratuita. Abbiamo pensato anche di mandare a Bondi una cassa di champagne.

 

Una cosa davvero strana questo loro comportamento perché tutto gli si può dire, ma sono sicuramente competenti in quanto a comunicazione».

 

 

 

Guzzanti, il suo Draquila fa tremare la Croisette
13 maggio 2010

dal Sito Web IlCannocchiale

Prima assoluta per la Guzzanti al festival del cinema.

 

Sul film tutti d’accordo:

“Un’opera necessaria”.

E ora l’attrice-regista pensa a un documentario sulla crisi della sinistra.

Eccola Sabina, insensibile alla scaramanzia, in abito ciclamino, che si presta, lei così pudica, al calvario dei photo-call, delle interviste ripetute, delle domande serie e di quelle oziose in odore di provocazione:

“E' vero che è arrivata al Festival con una corte di 50 persone?”

“Come sarà la sua Cannes?”.

E lei, paziente sostiene che “No, non è vero” anche se al secondo quesito contrappone una smorfia più eloquente delle parole. “Draquila” ha fatto tremare la Croisette.

Giornalisti coreani e irlandesi, svizzeri e francesi (con la sola eccezione del destrorso Le Figaro) uniti nell'applauso per un'opera “necessaria”.

 

Lo è la verità, anche se Sabina Guzzanti alterna freddure:

“Ringrazio Bondi per la complicità involontaria nella promozione del film” a durissime tirate sullo stato dell'arte.

Racconta in una saletta stipata all'inverosimile nel padiglione italiano di Cinecittà Luce la propria “Aquila”, la scelta difficile tra oltre “700 ore di girato”, la “sensazione immediata” che qualcosa all'Aquila non funzionasse.

 

Risponde a Berlusconi, al Governo, ai detrattori aprioristici, “all'eversione” e anche a se stessa, ai suoi desideri inespressi:

“Mi piacerebbe fare un film sulla crisi della sinistra e anche uno sulla figura di Antonio Gramsci, non vi interessa?”.

Poi tra tanti temi seri e (anche) rabbiosamente indignati, il lampo di genio che ribalta le polemiche stolide e ratifica la differenza tra un'artista e un burocrate:

“Il ministro Bondi, a dire il vero, non era stato neanche invitato”.

La incalzano, lei sta al gioco.

 

Stasera passerella d'onore con flash sul tappeto rosso. Ringrazia anche se l'impressione è che non le importi granché.

 

Il successo è aver portato a termine l'inchiesta perché,

“Questo film, nessuno voleva produrlo”.

Così Guzzanti ha riunito gli amici, la forza di volontà, l'intuizione.

 

E' stata ripagata, dagli abitanti de L'Aquila:

“Alla proiezione c'erano 1200 persone, è stata l'emozione più intensa della mia vita” e dagli italiani che non si rassegnano alla narcosi.

Ieri Draquila (distribuito da Bim in 100 copie che presto diventeranno 140) ha avuto il secondo miglior incasso per media copia, dietro soltanto alle frecce non sempre credibili del deludente Robin Hood di Ridley Scott.

 

Lui rubava ai ricchi per dare ai poveri, Sabina alla realtà per offrire risposte.

 

La differenza è sottile. Non sempre percepibile.