di Chard Currie
New Dawn Edizione Speciale 10
Febbraio 2010
dal sito web
NewDawnMagazine

traduzione di Claudiordali

Versione originale in inglese
 

 

 


 

 


Guardando in basso

dalla torre di guardia della loro gloria nascosta,

i Nove Sconosciuti osservavano la civiltà
mentre nasceva, moriva e rinasceva
tollerante piuttosto che indifferente
- pronti a venire in soccorso -
pur sempre osservando la regola del silenzio

che è il marchio della grandezza umana.

Louis Pauwels e Jack Bergier 1
 

 


Viviamo durante il periodo più eccitante della storia dell'umanità.

La tecnologia si sta sviluppando a grandi passi, non solo sotto forma di computer e comunicazione di massa, ma anche per aiutarci a comprendere i segreti del cervello umano.

In Occidente, le tradizioni, le istituzioni e le strutture di potere vengono contestate e stanno vacillando. Anche il resto del mondo sta subendo una trasformazione in questi settori.

Cos'è che ci ha portato a questo punto? Potrebbe essere che un gruppo di persone illuminate stiano guidando l'umanità da tempo immemorabile?

Sono eoni che questa idea attraversa la storia e si manifesta in forme diverse. Un primo esempio è la leggenda dei Nove Uomini Sconosciuti, i custodi della conoscenza sacra e celeste che la condividono sia per capriccio che per volere.

Il racconto più noto sulle origini dei Nove Uomini Sconosciuti viene dall'India. La formazione del gruppo viene collegata all'imperatore indiano Ashoka il Grande, che regnò dal 304 al 232 a.C.

Ashoka il Grande, Imperatore indiano della dinastia Maurya, cercò di promuovere i sogni di unificazione del nonno in tutto il continente.

Essendo il nipote di Chandragupta, il primo "Imperatore" riconosciuto dell'India, Ashoka ereditò un enorme compito da svolgere, ed è ciò che fece, tanto che le linee che tracciò sulla mappa dell'India sono ampiamente in vigore ancora oggi. All'apice del potere dei Maurya, i confini dell'India si estendevano dall'Afghanistan al Pakistan, dall'Iran al Bangladesh.

Tuttavia, come avviene per la maggior parte della storia umana, i grandi cambiamenti si ottengono a costi elevati e la guerra finale di Ashoka per l'unificazione lasciò un impatto enorme sul leggendario imperatore.

La Kalinga (l'odierna Orissa) è una regione sulla costa orientale dell'India ed è stata una delle ultime roccaforti contro il potere della dinastia Maurya. Il popolo di Kalinga aveva respinto con successo il padre di Ashoka, tuttavia non riuscì a resistere alla forza dell'esercito di Ashoka.

L'enorme battaglia portò alla morte di 100.000 uomini, donne e bambini della Kalinga, oltre ai 10.000 delle forze di Ashoka. Il fiume Daya era rosso di sangue.

Vedendo questa massiccia ondata di morte e distruzione commessa in suo nome, Ashoka promise di prendere la via della non violenza e abbracciò il buddismo.

Ashoka promise anche di consegnare la conoscenza specifica nelle mani di un consiglio di nove uomini che non solo avrebbero dovuto custodirla, ma dispensarla al momento giusto lungo il corso della storia umana.

Alla leggenda dei Nove Uomini Sconosciuti sono stati aggiunti molti adattamenti e interpretazioni.

Una teoria dice che la leggenda ebbe origine ad Atlantide, dove, presumibilmente, i Nove governarono grazie alla loro conoscenza e consapevolezza superiore.
 

 

 


I Nove Libri Sacri

Ai fini di questo articolo ci atteniamo alla versione di Ashoka, che parla anche dei nove libri della conoscenza, ognuno dei quali è stato affidato a singoli membri del consiglio.

I nove libri contengono delle conoscenze che sono ritenute troppo potenti per essere liberate sulla psiche umana, tranne quando è il momento giusto. I Nove educano letteralmente l'umanità, seminando l'informazione e osservandola crescere mentre la specie umana si muove lungo il suo percorso evolutivo.

I segreti della,

  1. psicologia

  2. sociologia

  3. fisiologia

  4. microbiologia

  5. biotecnologia

  6. alchimia

  7. comunicazione a tutti i livelli

  8. cosmologia dell'universo

  9. padronanza della gravità e della luce,

...vengono enunciati dalle pagine dei nove libri sacri.

Gli antichi, seppur nuovi, sviluppi, in tutti e nove gli aspetti contemplati dai libri, vengono distribuiti alla specie goccia dopo goccia e la condurranno all'illuminazione finale e alla partenza da questo pianeta.

Si dice che durante i vari punti della storia umana, siano avvenute le cosiddette "fughe di informazioni". In questi casi, gli esseri umani ottenevano, precocemente, troppa conoscenza e troppo potere.

La tecnica del "Tocco della Morte" delle arti marziali, in cui un praticante può uccidere un uomo con un solo tocco, si dice che sia trapelata dal libro sacro incentrato sulla fisiologia.

Sebbene sia ancora sconosciuta alla stragrande maggioranza delle persone, questa tecnica letale che blocca l'energia e il flusso sanguigno, presumibilmente esiste davvero.

Si può osservare il Tocco della Morte da due punti di vista:

  • il primo è puramente scientifico.

    È possibile interferire con il tempo del battito cardiaco della persona, magari colpendola abbastanza forte o applicando una tecnica di massaggio cardiaco, tipo la RCP, a qualcuno a cui batte il cuore.

    Entrambe queste tecniche possono interrompere il ritmo naturale del cuore mandandolo in arresto cardiaco, che potrebbe portare alla morte.
     

  • il secondo è la misteriosa pratica cinese dell'arte marziale conosciuta come Dim Mak.

    Il Dim Mak si basa sui punti di pressione e sui centri dell'energia chi; quali attaccare e in quale ordine per essere più efficaci.

    Si dice che chiudendo con successo il passaggio dell'energia chi nel corpo umano, il suo accumulo inizia a ristagnare e ciò, presumibilmente, conduce alla morte.

Tuttavia, è notoriamente difficile da verificare, dal momento che i praticanti di Dim Mak non si vogliono fare vedere, per non parlare di essere contattati per imparare da loro, a parte quel tizio occasionale che è apparso negli anni '70 e '80 per dimostrare il tocco della morte ed è quasi subito stato bollato come frode.

Sebbene sia facile postulare degli esempi di informazioni che possono essere "trapelate" da quei libri, è importante ricordare che nessuno su questo pianeta, forse nemmeno su questo piano di esistenza, conosce il progetto dei Nove Uomini Sconosciuti, tranne loro.

Le fughe di informazioni possono essere percepite solo come il progetto dei Nove che si sta svolgendo perfettamente, sebbene l'umanità stia chiaramente soffrendo.
 

 

 


I Nove e Hitler

Il gruppo dei nove esoterici di Ashoka continua ancora, perché ci sono molte condizioni che lo aiutano a farlo.

Uno è che non viene mai direttamente in contatto con le masse. Ha ancora molti gruppi che fanno da tramite. Rimane sempre sconosciuto, nascosto e non si può mai sapere dove si trova.

Inoltre, ogni persona che viene iniziata nel gruppo, nel momento stesso in cui è iniziata scompare dal mondo - scompare completamente.

Osho (1931-1990)

Osho (Bhagwan Shree Rajneesh) il mistico maestro spirituale indiano, sosteneva che i Nove orchestrarono l'ascesa e la caduta di Adolf Hitler e dei nazisti.

Può essere che abbiano esposto Hitler a idee e strumenti esoterici di potere.

"Hitler era solo un veicolo per altre forze... Era solo un mezzo, è stato usato. C'era qualcun altro era dietro di lui, c'erano altre forze che stavano lavorando", spiega Osho in I Am The Gate.

Alcuni testimoni affermano di aver visto che, all'apice dei suoi poteri, Hitler era posseduto.

Era in grado di tenere in pugno anche un vasto pubblico, di fare delle manovre militari inverosimili e tuttavia geniali, anche se i suoi generali si facevano beffe delle sue idee.

Tuttavia, il potere che guidava Hitler iniziò a perdere i colpi. Ancora una volta, dei testimoni dissero che era diventato un uomo diverso. I suoi eserciti erano in ritirata, perdevano battaglie su tutti i fronti, mentre Hitler si contraeva, sudava, borbottava e si trascinava verso il suo destino.

Nel Mein Kampf, la sua opera del 1925, Hitler spiega come mai abbia scelto la svastica, che poi è diventata il famigerato simbolo del nazismo:

Nel frattempo, io stesso, dopo innumerevoli tentativi, avevo stabilito una forma definitiva; una bandiera con uno sfondo rosso, un disco bianco e una svastica nera al centro.

I nazisti invertirono significativamente questo antico e potente simbolo ampiamente utilizzato in tutta l'Asia. Osho disse che,

"... la svastica fu scelta e usata al contrario. Prima non esisteva in questo modo, ma in virtù di ciò, gli eventi assunsero una forma completamente nuova." 2

Il motivo per il quale i Nove Uomini Sconosciuti, apparentemente benevoli e desiderosi di prendere la migliore linea di condotta per illuminare la razza umana, scelsero di far passare la specie attraverso uno dei suoi periodi più bui, resta tuttora un mistero ...

Forse si trattava solo dell'ennesima "Notte Buia dell'Anima".

Può essere che queste fasi siano necessarie per accelerare il nostro sviluppo - ripartendo da zero per così dire - per creare delle nuove condizioni favorevoli per i progetti segreti dei Nove.
 

 

 


Dove Sono i Nove Uomini Sconosciuti?

Le leggende abbondano riguardo a dove potrebbero risiedere o esistere i Nove.

Parlate con David Icke e lui vi dirà che abitano molto sottoterra e vivono in collaborazione con i rettiliani mutaforma. Nicholas Roerich e G.I. Gurdjieff potrebbero aver detto che risiedono nel mitico regno di Shambhala, che si dovrebbe trovare da qualche parte in Asia centrale.

Una volta che l'Oriente fu davvero aperto all'esplorazione, l'idea di una città nascosta, un paradiso segreto o un Collegio Invisibile, incantò gli uomini per centinaia di anni, specialmente gli occidentali esperti di materie occulte.

George Gurdjieff, insegnante spirituale e mistico greco - armeno, riferì di essere entrato in contatto con dei maestri segreti durante il suo viaggio attraverso l'Asia centrale.

Si dice che gli diedero accesso alle conoscenze segrete e poi lo rimandarono alla "civiltà". Non rivelò mai l'identità di quegli uomini, la scuola a cui potevano o non potevano appartenere e, naturalmente, non rivelò la loro posizione segreta.

Molte persone postulano che Gurdjieff abbia visitato il regno di Shambhala, nascosto da qualche parte nell'Asia Interna.

Anche il pittore, filosofo e scrittore russo Nicholas Roerich esplorò l'area negli anni '20 e '30, compiendo molte spedizioni in Asia Centrale e concentrandosi principalmente sull'Himalaya.

Nicholas e sua moglie Helena fungevano da canali per "l'Uomo Saggio dell'Est" noto come Mahatma Morya.

El Morya, lo chiamavano così, diresse la fondazione della Agni Yoga Society e dettò la serie dei libri Agni Yoga attraverso Helena. Nelle sue opere, El Morya offre spunti su Shambhala, finendo per diventare letterale riguardo al paradiso mitico e descrivendo anche alcune delle prove che si devono affrontare per ottenere l'accesso al regno nascosto.

Andrew Tomas scrisse:

Ad un certo punto, che non deve essere menzionato agli estranei, c'è un baratro attraversato da un fragile ponte di liana intrecciata e con un torrente impetuoso sotto.

Persino il membro più coraggioso dei vostri club alpini non oserebbe oltrepassare il passaggio, perché è sospeso come una ragnatela e sembra essere marcio e invalicabile.

Eppure non è così: colui che osa affrontare la prova con successo - che si avvera se è un uomo giusto e se gli viene concesso il permesso - entra in una gola con un paesaggio di superba bellezza; si tratta di un luogo e di un popolo dei quali non ci sono né note né verbali da parte dei geografi europei. 3

Per cui, l'accesso a Shambhala si ottiene con il permesso dei Nove, ma, cosa più importante, il degno aspirante può solo penetrare il velo.

L'idea Cristiana del "paradiso" ci porta a credere che si tratta di un luogo reale in cui le nostre anime vanno se siamo stati "buoni" nella vita.

Nuvole, arpe, angeli, il Palazzo di Dio - tutto questo suona molto simile al paradiso noto come Shambhala. Un luogo di conforto spirituale e beatitudine, dove il tempo si ferma poiché, per l'Illuminato, il tempo non ha alcun significato.

Una delle migliori descrizioni su come ottenere l'accesso a Shambhala si trova nel libro di Andrew Tomas, Shambhala - Oasis of Light:

Hanno rinunciato a tutto, eppure posseggono il mondo... Il cuore del discepolo si infiamma dalla compassione per l'umanità. La sua mente è illuminata dalla luce invisibile che proviene dalle profondità cosmiche.

Mente fredda, cuore caldo e volontà focosa - queste sono le password per Shambhala... 4

 



Il Numero 9

Il numero 9 ha una lunga storia, quindi non dovrebbe sorprenderci il fatto che sia ancora presente nei luoghi dove meno ce lo aspettiamo.

Ci sono Nove Uomini Sconosciuti che controllano le informazioni sacre e le rilasciano nel mondo al momento appropriato per facilitare l'evoluzione dell'umanità.

Perché il 9? Si tratta della cifra con il più alto valore numerico all'interno del sistema a base decimale che attualmente adottiamo, per cui simboleggia la perfezione e la completezza. Si trova a un livello quasi istintuale e, in quanto tale, è in grado di influenzarci.

Nell'Induismo il numero 9 è venerato e considerato un numero completo, perfetto e divino perché rappresenta la fine di un ciclo nel sistema decimale, che ebbe origine nel subcontinente indiano nel lontano 3000 a.C.

Nella Fede Bahá'í, la stella a 9 punte viene usata per simboleggiare la religione.

Il nove è importante anche nell'Islam. Il mese più sacro, quello del Ramadan, è il nono mese del calendario islamico. Il Corano è stato rivelato a Maometto durante il nono mese dell'anno. In osservanza del digiuno di Maometto, della passione per la preghiera e del definitivo contatto con Allah, ci si aspetta che tutti i musulmani facciano lo stesso.

Non è un numero importante solo nella religione, ma anche nella cultura popolare.

John Lennon, probabilmente uno dei più talentuosi cantautori del secolo scorso, ha inserito il numero in uno dei brani più esoterici dei Beatles, "Revolution 9", presente sull'immortale album "White", prodotto nel 1968.

Per tutta la canzone, il coro principale ripete la frase "numero nove".

Dato che Lennon scrisse questa canzone dopo aver fatto delle esperienze spirituali in India e usò dei suoni tipo il remix di una radio in fase di sintonizzazione, è più che probabile che abbia compreso il significato del nove come il numero del completamento e della perfezione, inserendolo non solo in questa canzone, ma anche in una registrazione da solista che completò con il titolo "# 9 Dream".

I numeri hanno un potere vibratorio, sono "qualcosa" su cui si può fare affidamento in questo mondo, descrivono certi segreti della realtà e dell'esistenza, ma dobbiamo anche fare attenzione ai significati che abbiamo loro imposto.
 

 

 


Il Potere della Cospirazione

Alla gente piace pensare di non avere il controllo della propria vita.

  • Chiedete, a uno qualsiasi dei 1,9 miliardi di cristiani o 1,1 miliardi di musulmani su questo pianeta, chi pensa che stia gestendo tutta la vita e lui vi risponderà "Dio" o "Allah"...
     

  • Chiedete a un banchiere chi pensa che sia al comando e lui potrebbe rispondervi "il mercato"; un politico potrebbe dirvi che comanda il primo ministro o il presidente in carica, ma in realtà vorrebbe dire il banchiere...

Sì, la gente ama dare la colpa agli altri.

Amiamo fuggire dalla responsabilità, tanto quanto amiamo agire senza senso nelle situazioni in cui i colpevoli sono chiamati a rispondere.

Molte teorie della cospirazione portano allo scenario della "Fine del mondo". La società occidentale fu gestita in base all'idea della M.A.D. (Distruzione Mutua Assicurata), a partire dal bombardamento nucleare del Giappone nel 1945, fino alla caduta dell'Unione Sovietica nel 1991.

A differenza di quasi tutti gli altri giorni del giudizio, con la M.A.D. possiamo vedere in che modo distruggeremo il nostro mondo con le nostre mani. Il potere che esercitava sulle popolazioni era diverso da qualsiasi altra esperienza mai sperimentata prima e il suo spettro incombe ancora oggi sull'umanità, grazie all'invenzione di nuove armi più efficienti.

Siamo diventati insensibili all'idea?

Il fatto che non sia ancora accaduto, aggiunge solo altra confusione, spiega l'anarchico sufi Hakim Bey in T.A.Z.: The Temporary Autonomous Zone, Ontological Anarchy, Poetic Terrorism:

Che cosa significa avere inventato un modo per distruggere tutta la vita sulla terra?

Non molto. Lo abbiamo sognato come una fuga dalla contemplazione delle nostre morti individuali. Abbiamo creato un emblema che serve da immagine speculare di un'immoralità scartata.

Proprio come i dittatori dementi, ci abbandoniamo al pensiero di tirarci dietro tutto nell'Abisso. 5

Il riuscire a vedere che finalmente siamo più che capaci di eliminare, non solo la nostra specie, ma tutta la vita sul pianeta, ha chiaramente avuto degli effetti sulla psiche collettiva.

Negli ultimi 70 anni abbiamo cavalcato questa ondata di sconsiderata auto-distruzione, cercando di ottenere il massimo prima di morire, altrimenti moriremo tutti.

Ci siamo messi a correre una gara in cui i vincitori non solo hanno già finito, ma fanno scommesse su chi altro riuscirà a superare il traguardo. Oppure scorrazziamo, sperando di uscire dalla zona dell'esplosione.

Queste idee hanno guidato la società occidentale nel secolo scorso, ma ancora una volta Bey ci aiuta a chiarire le cose:

L'A.O.A. (Associazione per l'Anarchia Ontologica) si dichiara annoiata dalla Fine del Mondo.

La versione canonica è stata usata dal 1945 per farci impaurire dalla Distruzione Mutua Assicurata e farci diventare i servi piagnucolosi dei nostri supereroi della politica ...

Suggeriamo che la Fine del Mondo debba essere dichiarata un fatto compiuto; la data esatta non è importante.

Nel 1650, i protestanti sapevano che il millennio in arrivo avrebbe risvegliato ogni anima a se stessa, alla sua stessa certezza e alla sua divinità.

'Rallegrati, sorella creatura', era il loro saluto. 'Tutto è nostro!' 6

Qualcosa di nuovo deve nascere.

Non nuovo nel senso di essere solo la copia di una vecchia idea, con il sottotitolo "speriamo che stavolta funzioni". State in guardia da coloro che sposano l'importanza della libertà. Fate attenzione ai gruppi che dicono di avere le risposte e vi chiedono di credere.

I giovani di oggi, come tutti i giovani, sono in rivolta contro la società e questa, di per sé, è una cosa buona, ma la rivolta è una reazione e la reazione crea un suo schema a cui è facile rimanere impigliati. Pensate che sia qualcosa di nuovo? Non è così; si tratta del vecchio travestito da nuovo.

Qualsiasi rivolta sociale o politica ritornerà, inevitabilmente, alla buona e vecchia mentalità borghese. 7

Nei primi anni del XX secolo, Jiddu Krishnamurti venne addestrato per scopi messianici dalla Società Teosofica. Fu educato all'interno della Società e stava per inaugurare una nuova religione per un mondo che si era smarrito sugli ideali sbiaditi delle tradizioni passate.

Con un sorprendente colpo di scena, voltò le spalle ai progetti dei suoi maestri e seguì il suo percorso, che forse è il modo più semplice per trovare il nuovo.

Quindi, cari lettori, non perdete troppo tempo a pensare ai Nove Uomini Sconosciuti, chi sono, dove potrebbero essere, e cosa potrebbero o non potrebbero fare per rendere la vostra vita migliore o peggiore.

Per sapere che la vita la facciamo veramente noi, è sufficiente fare un passo indietro, fare il punto della situazione e respirare profondamente.

Victoria LePage, autrice del famoso libro Shambhala - The Fascinating Truth Behind the Myth of Shangri-La, conclude così:

Quindi chi sono veramente i Nove?

Come cerchiamo di addentrarci, un velo denso cade su questi Esseri misteriosi. Molti dei miti attuali sull'argomento possono essere scartati.

La verità è che non conosciamo quasi nulla riguardo a queste ombrose Guide dell'umanità.

Rimangono un mistero, un fattore X nella storia dell'evoluzione umana, una presenza elusiva che i sufi chiamano il Direttorio Nascosto, ma sulla cui gerarchia - e persino esistenza - possiamo solo fare delle ipotesi. 8

 



Note

1. Louis Pauwels and Jacques Bergier, The Morning of the Magicians, Stein & Day, 1960
2. Osho, I Am The Gate, Rebel Publishing House, 1990
3. Andrew Tomas, Shambhala: Oasis of Light, Sphere, 1977, 36
4. Ibid., 38
5. Hakim Bey, T.A.Z.: The Temporary Autonomous Zone, Ontological Anarchy, Poetic Terrorism, Autonomedia, 1991, 34
6. Ibid., 35
7. Jiddu Krishnamurti, Freedom from The Known, Harper & Row, 1969, 68
8. 'Sufism and The Nine Unknowns' by Victoria LePage