di Comunidad Biológica 06 Ottobre 2019 dal Sito Web Comunidad-Biologica traduzione di Nicoletta Marino Versione originale in spagnolo
Il Dipartimento della Difesa con l'Agenzia per i Progetti di Ricerca Aavanzati della Difesa (DARPA - sigla in inglese) sta studiando la modifica di geni, con la finalità di proteggere il personale dell'esercito statunitense da attacchi chimici e biologici.
Al momento DARPA ha investito nella ricerca 65 milioni di dollari.
Può suonare come qualcosa estrapolato da una pagina di un romanzo di fantascienza, ma il direttore dell' l'Agenzia per i Progetti di Ricerca Aavanzati della Difesa, Steven Walker, la modifica dei geni ha il potenziale per essere uno degli progressi tecnologici più importanti dell'esercito statunitense.
Queste le parole di Walker durante un gruppo di lavoro al Centro di Studi Sstrategici e Internazionali.
Storicamente, l'esercito ha cercato di proteggere le truppe dalle armi chimiche e biologiche con mezzi di protezione e vaccini ma i progressi della terapia dei geni che permette agli scienziati di manipolare il DNA, crea un'opportunità per iniziare sul corpo umano.
La manipolazione dei geni potrebbe essere unasoluzione migliore alla minaccia che rappresentano le armi chimiche e biologiche quando i vaccini sono difficili da ottenere, così lo ha spiegato Walker.
Oltre ad imparare a modificare geni, DARPA vuole anche imparare a invertire il processo nel caso in cui qualcosa vada male.
Walker asserisce che DARPA vede il programma come una parte delle sua
La prevenzione per queste sorprese risale alla fondazione di DARPA nel 1957 in risposta all'Unione Sovietica del lancio dello Sputnik, il primo satellite artificiale.
Oggi l'Agenzia sta lavorando per evitare simili sorprese da competitori globali come la Cina.
Per far questo, Walker ha detto che l'Agenzia ha bisogno di mantenere canali aperti con la comunità accademica, di lavorare con imprese di tutte le dimensioni e di continuare ad attraarre i migliori talenti.
Darius Shahtahmasebi, analista legale e politico della Nuova Zelanda, ha affermato in un articolo per RT che teme che nuovo progresso scientifico posso essere una minaccia se qualcosa va male o se si utilizza con altri propositi.
Shahtahmasebi aggiunge che una delle cause principali dell'attuale esperimento è il proposito di Washington di superare i suoi attuali rivali, sempre questa da un'affermazione fatta da Walker.
L'analista conclude:
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