di Andrei Fursov 08 novembre 2023 dal sito MenteAlternativa traduzione di Nicoletta Marino Versione originale in spagnolo
Andrei Fursov
Il primo presidente dell'Unione Europea, Herman van Rompuy, ha invitato a ripensare i parametri geografici e demografici dell'Unione Europea e ad abbandonare ogni tentativo di restaurare l'identità nazionale.
I concetti di "popolo" e di "patria", secondo Van Rompuy, dovrebbero finire nella pattumiera della storia.
I leader dell'Europa Unita sottolineano che, invece di essere una patria all'antica con uno stile di vita originale, l'Europa sta diventando una casa universale per tutti.
Nell'Europa di oggi si confrontano due tendenze: una di queste è l'integrazione europea globalista.
È assolutamente chiaro che questo è l'interesse dei burocrati europei, che in vari modi, dal sostegno finanziario al sostegno al movimento delle minoranze, stanno sfumando i confini nazionali.
Ma esiste un'altra Europa, e la vediamo nella graduale ascesa dei partiti nazionalisti di destra.
Credo che il confronto tra queste tendenze aumenterà.
Secondo Peter Watson, autore del libro "The German Genius", gli Europei e gli Americani oggi hanno un'idea molto peggiore della cultura tedesca rispetto a coloro che vissero tra la fine del XIX e il XX secolo e per i quali la Germanosfera era un luogo attraente o spaventoso per la sua realtà.
E questo è ingiusto perché, come mostra Watson, il genio tedesco, radicato nel tipo di pensiero tedesco, ha dato il contributo maggiore alla creazione dell'Occidente moderno.
Fu questo potere a spaventare così tanto Churchill che nel 1940 ammise: gli Inglesi non combattono contro il nazionalsocialismo e nemmeno contro Hitler, ma contro lo spirito tedesco, così che lo "spirito di Schiller" non rinascerà mai?
Forse gli anglosassoni hanno raggiunto il loro obiettivo:
In gran parte perché gli Anglosassoni hanno imposto loro come popolo, come integrità storica, un complesso di colpa e inferiorità storica(loro e la loro quinta colonna hanno provato a fare lo stesso con i Russi dopo il 1991, ma senza successo).
Naturalmente non è colpa di Van Rompuy.
Egli è solo un impiegato assunto da una certa parte della classe dirigente capitalista mondiale, interessata a trasformare l'Europa in un pozzo nero razziale, etnico e culturale.
Il conflitto all'interno dell'élite dominante mondiale si sta espandendo.
Copre sia l'Europa che l'America.
È significativo che l'informatissimo ex redattore capo di Radio France Internationale, R. Labeviére, abbia preferito non parlare di:
Nell'aspra lotta che negli ultimi anni è cresciuta all'interno delle élite americane e che, come hanno dimostrato il caso Snowden e alcuni altri "incidenti", ha diviso i servizi segreti americani, possiamo trovare alleati tattici (ma solo tattici).
Da un punto di vista cinico e pragmatico, questo è positivo per la Russia.
Possiamo giocare con le contraddizioni, proprio come Stalin giocò una volta con le contraddizioni dei Rockefeller e dei Rothschild, degli Inglesi e degli Americani tra la fine degli anni '20 e l'inizio degli anni '30.
Quindi possiamo dire:
L'unica cosa da fare:
Da quello che osservo tra i giovani, dalle conversazioni con la gente, ho la sensazione che ci siano molti più patrioti.
Ciò può essere visto nella reazione della popolazione a molti fenomeni.
Per esempio,
La reazione fu molto dura e patriottica.
Allo stesso tempo, vediamo come la procura perdona Skolkovo, si scopre che lì non è successo niente di male, tutte le accuse contro diverse persone emblematiche vengono ritirate.
Ma le persone non sono stupide:
Sia le autorità che lo Stato in queste situazioni non si presentano al meglio. Naturalmente, tutto ciò non serve a instillare nelle persone il patriottismo e l'amore per la Patria.
Come si può tollerare in una carica pubblica un idiota così ignorante della realtà tanto da lasciarsi ingannare da una banda di intriganti?
Nel senso greco,
In ogni caso dovrà essere ritenuto responsabile davanti alla legge per aver commesso tanti errori.
Tuttavia, Nabokov una volta disse:
Quel potere, che a Nabokov non piaceva molto, crollò e la sua patria finì, e allora visse in un albergo in Svizzera e non in Russia.
Per quanto riguarda il patriottismo:
Sebbene negli ultimi 30 anni il passato sovietico sia stato calunniato e denigrato, sta diventando sempre più attraente per i giovani rispetto allo stile di vita attuale.
Solo nella società borghese, e soprattutto nella sua versione protestante, viene dichiarato il primato dell'individuo sul pubblico.
Allo stesso tempo, dobbiamo ricordare che questa stessa dichiarazione funge da arma di organizzazione sociale per alcuni gruppi, cioè collettivi, per reprimere la volontà di altri gruppi e individui.
Vale a dire che qui non bisogna farsi illusioni:
Serve, insomma, il primato del sociale sull'individuo (ma bisogna ricordare che sotto l'apparenza del sociale può nascondersi un egoismo collettivo in una varietà di forme, dal sociale all'etno-mafioso).
La triplice crisi (interna, globale e nei rapporti della Russia con l'Occidente) formerà senza dubbio una nuova élite.
Naturalmente in alto c'è più silenzio.
Allo stesso tempo,
Inoltre nella storia le cose non vanno così tranquillamente e meglio come si vorrebbe, ma solo come vanno.
Quando è in gioco il destino di un Paese, di un popolo, di una civiltà, non c'è tempo per i sentimentalismi.
Come dice una canzone sovietica:
E non sarà colpa mia se non si nascondono...
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