20 Febbraio 2018

dal Sito Web Tendencias21

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

Foto: Homestage.

 

 

 

Il deficit idrico colpirà 500 milioni di abitanti

delle megalopoli…

 

 

Secondo uno studio, più della metà delle grandi città del mondo rimarranno senz'acqua in 30 anni.

 

Il deficit idrico colpirà 500 milioni di abitanti delle megalopoli.

Le città del sud est asiatico e del nord America, sono le più minacciate. Il cambiamento climatico e l'urbanizzazione galoppanti aggraveranno il deficit idrico.

 

Più della metà delle grandi metropoli del pianeta avranno scarsità di acqua potabile entro 30 anni, secondo uno studio (Water Competition between Cities and Agriculture driven by Climate Change and Urban Growth) pubblicato sulla rivista Nature.

 

Negli ultimi 60 anni la domanda di approvvigionamento idrico del mondo si è quadruplicata grazie alla urbanizzazione crescente, ad un migliore accesso alle infrastrutture e all'aumento dell'igiene; però, secondo questa ricerca, questa domanda potrebbe aumentare fino a un 80% nel 2050.

 

Fino ad ora si credeva che l'aumento della domanda sarebbe stato del 50%.

 

Questa domanda non potrà essere soddisfatta totalmente per la crescente scarsità di acqua da associare al riscaldamento globale e alla galoppante urbanizzazione che riguarderà il 66% della popolazione mondiale che in quel momento vivrà nelle città.

 

Oggi, il 50% della popolazione umana vive in nuclei urbani.

 

La ricerca, sviluppata dall'università tedesca di Kassel, ha studiato l'evoluzione delle risorse, sia di acqua n superficie che sottoterra, fino al 2050 e sulle sue conseguenze sulla distribuzione a popolazioni umane.

 

Sono state analizzate in particolare le situazioni di 482 città del mondo, che accolgono un totale di 736 milioni di abitanti, avendo come riferimento uno scenario socio economico stabile, simile all'attuale (business asusual).

 

Allo stesso tempo, introdussero nella loro proiezione due ipotesi politiche:

  • che le città sono considerate prioritarie quando si deve ottenere acqua per la fornitura della popolazione 

  • che le necessità dell'industria e dell'agricoltura siano considerate primordiali.

Nel primo scenario, il 36% delle città, Dove vivono 440 milioni di persone, avranno problemi di rifornimento entro 30 anni.

 

Nel secondo caso, la situazione delle città sarà molto peggiore:

riguarderà 673 milioni di persone che vivranno nel 55% delle città prese in esame.

Quindi, più della metà delle grandi città avrà un deficit idrico.

 

Le città del sudest asiatico e del nord America, secondo la ricerca, saranno le più minacciate.

 

Nel 2050, città come,

  • Los Angeles negli Stati Uniti

  • Jaipur in India

  • Dar es Salaamin Tanzania,

...avranno un deficit idrico dell'acqua di superficie di 400 milioni di metri cubi all'anno.

 

 

 

 

Anche le falde freatiche

 

I risultati di questo studio sono anche allarmanti per le acque sotterranee.

 

La mappa idrica delle città che consente di identificare l'eccesso di consumo di queste acque in relazione alle falde freatiche, potrebbe raddoppiarsi in 116 città nel 2050.

 

La NASA ha già avvisato in uno studio pubblicato tre anni fa, che circa un terzo dei più grandi bacini di acque sotterranee della Terra si sta esaurendo rapidamente in tutto il mondo visto il consumo umano.

 

Il nuovo studio considera che l'uso dell'acqua nelle città e in campagna, si moltiplicherà, cosa questa che secondo gli autori si potrà limitare se si rivedono i metodi di irrigazione.

 

Propongono di promuovere l'irrigazione goccia a goccia, di ridurre le perdite nelle infrastrutture, cambiare le varietà di piante coltivate e anche la cultura dell'agricoltore verso nuovi metodi.

 

Se queste misure si applicano con successo, si potrebbe aumentare di un 10% la qualità dell'irrigazione del mondo e si eviterebbe il deficit idrico di 236 milioni dei cittadini.

 

Sarebbe una soluzione più adatta ai paesi agricoli che consumano il 70% delle riserve di acqua dolce.

 

 

 

 

Allerta in Sudafrica

 

Le previsioni di questo studio diventano più realistiche se si considerano dati allarmanti delle situazioni odierne:

Città del Capo, la seconda città più popolosa del SudAfrica, con almeno mezzo milione di abitanti, rimane senza riserva d'acqua dal 12 aprile 2018.

Origine:

la siccità in cui vive l'Africa australe dal 2015, che fu aggravata dal fenomeno climatico conosciuto come Il Niño.

Per affrontare questa situazione, le autorità municipali hanno già limitato il consumo di acqua a 50 litri al giorno per abitante.

 

La doccia è limitata a 90 secondi, secondo l'informazione del National Geographic.

 

Secondo l'ONU, oggi circa

  • una quinta parte della popolazione mondiale (1.200 milioni) abita en aree che si trovano difronte a scarsità di acqua.

     

  • un altro quarto della popolazione mondiale(1600 milioni) si ritrova con tagli alla somministrazione di acqua per insufficienza di infrastrutture per rifornirsi di acqua dei fiumi e falde acquifere.

Secondo il nuovo studio, le megalopoli non sfuggono a questa minaccia.

 

 

 

 

Bibliografia