di Wu Mingren

01 Settembre 2018

dal Sito Web Ancient-Origins

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

La zigurat Choga Zanbil in Iran.

khosro1363/ CC BY 3.0

 

 

Con le loro enormi terrazze che diminuiscono di misura man mano che l'edificio si eleva, le zigurat si possono considerare facilmente delle montagne costruite dall'uomo.

 

Sono strutture identificabili di solito da associare all'antica religione mesopotamica.

 

Nei tempi antichi, tutte le città della Mesopotamia di una certa importanza possedevano la propria zigurat, anche se molte di loro sono state distrutte con il passare dei secoli.

 

Due esempi famosi di zigurat che sono arrivati fino ai giorni nostri sono

  • La Grande Zigurat di Ur in Irak

  • La Chogha Zanbil in Iran

 

 

 

 

 

 

La Torre di Babele

 

La parola 'zigurat' deriva dall'accadico 'ziqqurratu', che è stata tradotta in forme diverse con i significati di

  • 'cima della montagna'

  • 'edificio che si eleva'

  • 'costruire in una zona elevata'

Questo nome è appropriato tenendo presente che alcune zigurat erano strutture veramente imponenti.

 

E' interessante osservare che la biblica Torre di Babele, che fu costruita con l'intento di permettere agli esseri umani di raggiungere i Cieli, secondo quello che si crede sarebbe stata in realtà una zigurat.

 

L'ispirazione per la sua costruzione, nel racconto biblico, sarebbe stata una zigurat babilonica conosciuta come Etemenanki (parola che significa 'Casa della base del Cielo sulla Terra).

 

E' documentato che questa struttura era alta 92 metri. Sfortunatamente, l'Etemenanki fu demolita nell'antichità.

 

 

Modello di Etemenanki.

Museo di Pergamo (Berlino).

Dominio pubblico

 

 

 

 

L'architettura della zigurat: costruire una montagna come espressione del potere

 

Generalmente, il nucleo della zigurat era costruito con mattoni di fango, con una cappa esterna di mattoni cotti al forno per dare una maggiore protezione.

 

Dda questo si deduce che le zigurat erano strutture solide, non vuote. Gli antichi Mesopotamici consideravano il fango la più pura delle sostanze, ecco il perché la usavano per costruire le zigurat.

 

 

 

 

 

 

La base di una zigurat poteva essere a forma quadrata o rettangolare e su questa base si costruivano man mano una serie di terrazze. Man mano che si aggiungeva un livello, l'area della piattaforma diminuiva e la struttura assumeva la forma di una piramide scalonata.

 

In cima alla zigurat c'era un tempio dedicato a una delle tane divinità mesoptamiche.

 

 

Rovine della Zigurat

e il tempio Bianco di Uruk.

(CC BY NC SA 2.0 )

 

 

La construzione di queste monumentali strutture richiedeva una grande quantità di mano d'opera e di organizzazione.

 

Per questa ragione, la costruzione di zigurat era sempre commissionata dai governanti di importanti città stato mesopotamiche. Durante il III millennio a.C. ci fu una contesa politica tra il tempio, rappresentato dai sacerdoti, e il palazzo rappresentato dai re.

 

Con la costruzione di zigurat, i re stavano dimostrando che il loro potere si estendeva anche alla sfera religiosa.

 

La costruzione di zigurat da parte dei governanti del tempo continuò nei secoli successivi. Durante l'impero neo babilonese, per esempio, Nabuccodonosor II, che regnò tra il VII e il VI secolo a.C., ordinò la ricostruzione di Etemenanki.

 

Durante millenni, molte delle zigurat della Mesopotamia fuorno demolite.

 

Quella di Etemenanki, per esempio, era in rovina quando Alessandro Magno entrò in Babilonia. Prima di lasciare la città per andare a est, il re macedone diede istruzioni affinchè la zigurat fosse ricostruita.

 

Al suo ritorno, purtroppo, si avvide che non c'era stato alcun rpogresso nelle opere, quindi decise di demolirela struttura per ricostruire una nuova zigurat.

 

La sua morte prematura nel 323 a.C. fece sì che i suoi progetti non fossero mai realizzati.

 

 

 

 

Le Zigurat famose

 

Alcune zigurat, comunque, sono riuscite a sopravvivere fino ai giorni nostri.

 

Nella provincia iraniana di Juzestán, per esempio, si trova la Choga Zanbil, considerata abitualmente una delle zigurat meglio conservate che esistono.

 

Questa zigurat era una struttura complessa che conteneva non solo templi, ma anche vari palazzi.

 

 

Choga Zanbil, Iran.

(Arian Zwegers/ CC BY 2.0 )

 

 

Un'altra zigurat ben conservata è la Grande Zigurat de Ur in Irak. Ancora a desso si può vedere la magnificenza ddi quest'antica zigurat.

 

Nel 1985, Saddam Hussein fece ricostruire la zigurat e sui mattoni usati per questo progetto, è impresso il suo nome a imitazione di Nabuccodonosor.

 

 

Zigurat di Ur.

(Joshua McFall/ CC BY NC ND 2.0)

 

 

 

 

Bibliografia