"LA TENTURE DE LA VIE DE LA VIERGE"
Arazzi nella chiesa Collegiale di Beaune (France)La Collegiale di NotreDame di Beaune in Borgogna custodisce una delle più celebri serie di arazzi del rinascimento, raffigurante gli episodi della vita della vergine Maria, tratti dalla Leggenda Aurea di Jacopo da Varazze. Purtroppo non ci sono documenti che permettano di ricostruire con esattezza la storia travagliata dell'esecuzione e della committenza di quest'opera. Si sa che il primo committente fu il Cardinale Jean Rolin e i disegni preparatori vennero probabilmente realizzati attorno al 1474 dal pittore Pierre Spicre che già aveva decorato la Chapelle St-Iéger nella Collegiale. Ma i rapporti del cardinale con il capitolo di Beaune si interruppero, tanto che egli se ne andò dalla città per stabilirsi ad Autun. Alla morte del cardinale, l'arcidiacono Hugues Le Coq suo successore alla guida del Capitolo di Beaune, fece proseguire la tessitura e infine nel 1500 donò gli arazzi, ai quali aveva fatto aggiungere il proprio ritratto nell'ultima scena, alla Collegiata di Beaune.
Moltissimi siti web ufologici segnalano anche in questo caso la presenza di oggetti misteriosi nel cielo in due dei primi arazzi, uno con la scena della Visitazione e l'altro con il parto. Si tratta di due sagome che a molti hanno richiamato alla mente il profilo dei classici "dischi volanti" della fantascienza anni '50.
In diversi libri che trattano degli arazzi questi oggetti sono interpretati come il simbolo del cardinale Jean Rolin, ad esempio così scrive Monique Humbert: "dans le ciel d'où se détache en plein vol le chapeau du cardinal Jean Rolin". Alla stessa conclusione, dopo aver confrontato l'oggetto rappresentato negli arazzi di Beaune con altri simili visibili ad esempio nella Danza Macabra di La Ferté e in vassoi decorati conservati al Louvre, arriva l'ufologo Michel Figuet, nell'articolo intitolato Les tapisseries de Beaune... et leur mystère pubblicato dalla rivista Lumieres Dans La Nuit nel numero di gennaio/febbraio 1987.*
"Nous pouvons donc conclure: ces formes mystérieuses, bien loin d'être OVNI, ne sont q'un souvenir posthume caché du Cardinal Rolin, premier donateur. Hugues le Cocq II, en 1478 prend son titre a la Collegiale de Beaune en remplacement de son frere, pluis reprend la tapisserie à son compte."
Ma il cappello di un cardinale dovrebbe essere di colore rosso. Questo, che nella foto più ingrandita pare avere la stessa tonalità degli alberi circostanti, potrebbe essere un cappello verde, quindi quello di un vescovo o di un arcidiacono come Hugues le Coq. Purtroppo nel web non si trovano foto migliori di queste, neppure nel sito che raccoglie molte riproduzioni degli arazzi.
Entrambi gli oggetti sono situati in cielo, sopra la raffigurazione di un castello o di una città fortificata ("elles se situent dans le ciel, tojours en proximité d'une représentation d'un chateau ou d'une ville fortifiée" scrive M. Figuet), quasi a voler marcare il possesso di quei luoghi con il simbolo che definisce il proprietario. Ma queste non sono le sole forme strane che si possono incontrare nei cieli di quegli arazzi. Eccone un'altra, una specie di croce di sant'Andrea, o uccello nero, di nuovo localizzata sopra la raffigurazione di una città fortificata :
Anche in questo caso, come per il cappello, si potrebbe pensare ad un simbolo araldico, del tipo che vediamo in stemmi come questi:
Stemma di Magdeleine Boylesve, figlia del Barone di Persan Stemma dell'Arcidiacono Treil de Pardailhan* Ringrazio Patrick Fournel per il prezioso aiuto nel reperire il materiale necessario su questo argomento.
"MOSE' RICEVE LE TAVOLE DELLA LEGGE"
(Autore e luogo sconosciuto)Sarebbe interessante sapere da dove proviene questa immagine che compare in quasi tutti i siti che propongono gallerie di UFO nell'arte: Gli oggetti non identificati sarebbero quelle fiammelle che cadono dal cielo, definite nelle pagine di Edicolaweb come "una flotta di vascelli volanti!"
Si afferma che quest'opera si trova nel "castello dei conti Dotremond, in Belgio", ma in quello stato non esiste nessun conte Dotremond e nessun castello così chiamato. A proposito di questo nome c'è anche chi propone similitudini inquietanti affermando che il misterioso dipinto "se trouve en Belgique au Château du Conte Dotremond (d'autre monde). Un exemple d'illuminatis ou d'initiés qui savent. " (http://www.conspiration.cc/sujets/ovni/ovnisdessciecles.htm).
Secondo alcuni si tratterebbe di un dipinto su di un cassettone in legno (wood drawer from furniture...), in altri si legge perfino che "Conti Dotremond" sarebbe l'autore e che si tratterebbe di una xilografia (woodcut), cosa che appare assurda perchè la xilografia è una tecnica di stampa da matrici di legno che produce immagini dalle tonalità uniformi e piatte. Questo invece appare chiaramente un particolare di un dipinto più grande.
In un articolo di Alfredo Lissoni si legge che " in un medaglione dipinto nel Seicento da Charles Le Brun per Luigi XIV di Fiandra (e custodito nel castello Conti Dotremond) si vede un oggetto simile a un proiettile che vola in cielo lasciando una scia luminosa, simile ad un razzo." ma probabilmente si tratta di un errore perché la descrizione non corrisponde a quella del "Mosé".
Perfino nel sito di Shirley McLaine troviamo una sezione sugli UFO nell'arte e una citazione di questo dipinto, che sarebbe su tavola (wooden plank) e si troverebbe "at the Earls D'Oltremond in Belgium". Ma anche in questo caso non si è trovato alcun castello D'Oltremond in Belgio.
Una ricerca in internet ha invece permesso di trovare informazioni su una nobile famiglia belga chiamata D'Oultremont, che possedeva castelli e tenute come questi:
In attesa che chi fa queste affermazioni fornisca informazioni attendibili sul dipinto e sul luogo in cui si trova, proviamo a fare un confronto con un'altra opera che ha per protagonista lo stesso Mosè:
In questa scena Mosè spezza le tavole della legge quando si accorge che il suo popolo sta adorando il vitello d'oro (il dio egizio Api). Dal cielo, a simboleggiare la presenza divina si irraggiano stelle e fiammelle verso la terra, come nel particolare del dipinto definito "ufologico".