dal Sito Web LifeGate
si trovano pesticidi, spesso più di uno. In alcuni singoli campioni fino a 23 sostanze chimiche diverse.
E, secondo l'Ispra, si continuano a immettere sul mercato
nuove sostanze.
Salgono a 166 i tipi di pesticidi rilevati nelle acque italiane, contro i 118 del biennio 2007-2008.
Lo rivela l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) secondo cui il 13,2% delle acque superficiali mostra livelli di tossicità per gli organismi acquatici superiori ai limiti.
L'Ispra realizza annualmente il rapporto
nazionale sulla presenza di pesticidi nelle acque al fine di fornire
su base regolare le informazioni sulla qualità della risorsa idrica
in Italia, analizzando l'evoluzione della contaminazione sulla base
dei dati raccolti a partire dal 2003.
Si tratta, per la maggior parte, di residui di pesticidi usati in agricoltura - solo in questo campo si utilizzano circa 350 sostanze diverse per un quantitativo superiore a 140.000 tonnelate - ma anche di biocidi (ovvero, gli insetticidi da giardinaggio).
Inoltre, nel 34,4% dei punti delle acque superficiali e nel 12,3% dei punti di quelle sotterranne i livelli misurati risultano superiori ai limiti delle acque potabili.
Il 13,2% dei punti delle acque
superficiali e il 7,9% di quelli delle acque sotterranee hanno
concentrazioni superiori ai limiti di qualità ambientali,
recentemente introdotti, basati sulla tossicità per gli organismi
acquatici.
Le analisi - avverte l'Ispra - presentano fino a 23 sostanze diverse in solo campione:
Tra le cause, l'intenso utilizzo
agricolo, le caratteristiche idrologiche, e il fatto che le indagini
sono più complete e rappresentative nelle regioni del Nord; ma anche
al Centro-Sud i miglioramenti del monitoraggio stanno portando
alla luce una contaminazione significativa.
Nelle acque sotterranee, con frequenze generalmente più basse, le sostanze presenti in quantita' maggiore sono,
Come in passato, continua ad essere diffusa anche la contaminazione da erbicidi triazinici come la terbutilazina, ma sono ancora largamente presenti anche sostanze fuori commercio da tempo, come l'atrazina e la simazina.
dal Sito Web ANSA
Ispra, meta'
delle acque italiane contaminata da pesticidi
A lanciare l'allarme sull'aumento di di veleni sia in fiumi, laghi e torrenti, sia nel sottosuolo, è l'Ispra (Istituto per la protezione ambientale) nel Rapporto Nazionale Pesticidi nelle Acque 2013 avvertendo che,
Residui di pesticidi sono stati trovati nel 55,1% dei 1.297 punti in cui sono stati fatti prelievi di acque superficiali e nel 28,2% dei 2.324 punti di quelle sotterranee, per un totale di 166 tipi di pesticidi (erano stati 118 del biennio 2007-2008) individuati nella rete delle acque italiane.
Nella maggior parte dei casi sono
risultati residui di prodotti fitosanitari usati in agricoltura
(solo in questo campo si utilizzano circa 350 sostanze diverse per
un quantitativo superiore a 140.000 tonnellate) ma anche di biocidi
(pesticidi per uso non agricolo). Inoltre, le analisi hanno mostrato
fino a 23 sostanze diverse in solo campione.
In questo caso il 13,2% dei punti delle acque superficiali e il 7,9% di quelli delle acque sotterranee hanno concentrazioni superiori ai limiti.
Il Rapporto - relativo al monitoraggio
svolto nel biennio 2009-2010 sulla base di informazioni delle
Regioni e delle Agenzie regionali e provinciali per la protezione
dell'ambiente - spiega l'evoluzione della contaminazione a partire
dal 2003 e mostra un aumento della frequenza di pesticidi come
emerso dai 21.576 campioni analizzati.
Ma grazie a un miglior monitoraggio, dice l'Ispra, sta emergendo una contaminazione significativa anche al centro sud.
L'Ispra spiega che questa,
I pesticidi più rilevati nelle acque superficiali sono:
Nelle acque sotterranee, con frequenze
generalmente più basse, le sostanze presenti in quantità maggiore
sono bentazone, terbutilazina e terbutilazina-desetil, atrazina e
atrazina-desetil, 2,6-diclorobenzammide, carbendazim, imidacloprid,
metolaclor, metalaxil.
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