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Prime ore di panico
Le seguenti ventiquattro ore sarebbero di autentico sconcerto. I
mezzi di comunicazione impazzirebbero e la gente avrebbe paura e
s’interrogherebbe sul futuro economico.
Alcuni si proporrebbero di andare in banca, ma non potrebbero
nemmeno cambiare i propri dollari ed Euro in "Bricso" perché almeno
all’inizio questa moneta sarebbe virtuale. Altri opterebbero per il
cambio dei loro conti bancari in divise BRICS, il che li metterebbe
in salvo.
Ci sarebbero anche persone che continuerebbero ad avere fiducia nel
dollaro.
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Crollo dei mercati
Dopo quarantotto ore, le borse occidentali crollerebbero; così ci
assicura l’autore dell’articolo.
Le autorità opterebbero per la chiusura delle banche visto il caos
provocato dalla notizia. Dieci giorni dopo, la gente, senza denaro
per comprare da mangiare e altri generi di prima necessità,
scenderebbe in strada.
Le banche dopo un certo periodo aprirebbero di nuovo, però solo per
alcune ore al giorno e con limiti ristretti per il ritiro di denaro.
Secondo Koenig, visualizzare uno scenario fittizio come questo non è
poi così difficile oggi come oggi.
L’autore dice che, di fatto, si potrebbe speculare che i sistemi
bancari della UE e degli Stati Uniti si stanno preparando per una
crisi di tale entità, menzionando ad esempio il recente crollo del
sistema bancario cipriota.
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Abbandono dell’Euro
Alcuni governi europei, specialmente quelli dei paesi più deboli
dell’eurozona cercheranno di uscire dall’Euro, di tornare alle
monete che avevano prima e a nazionalizzarle loro banche un mese
dopo l’introduzione del "Bricso".
Questa misura presa permetterà loro di stampare il loro denaro e
stimolare l’economia locale con un sistema di banche nazionali che
promuoverà la produzione e il consumo interno creando così posti di
lavoro e ristabilendo la fiducia della società.
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Reintroduzione del sistema aureo
Gli Stati Uniti ordinerebbero al FMI di introdurre di nuovo il
sistema aureo a un tasso di 2000 dollari l’oncia e con un
indebitamento di 10 a1.
Gli enti bancari si divideranno in banche per investimenti e banche
commerciali tradizionali il che presupporrebbe il ritorno alla legge
Glass - Steagall che introdusse riforme bancarie e che Bill Clinton
abrogò nel 1998.
I produttori di petrolio degli Stati del Golfo si affretteranno a
trasformare le loro riserve di dollari in "Bricso" o Euro. Alla
riapertura delle banche, il dollaro avrà perso circa i due terzi del
suo valore nei confronti dell’Euro e della Lira sterlina.
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Cercando di avvicinarsi al BRICS
Fra sei mesi, Grecia, Spagna, Portogallo, Italia e Irlanda
sceglieranno di uscire dalla zona Euro e di ricominciare la loro
economia con moneta propria, alcuni di loro cercando in silenzio
un’alleanza con i paesi del BRICS.
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"Con questo scenario, la rottura dall’eurozona diventa quasi
inevitabile poiché i meccanismi di coercizione economica
utilizzati dalla Commissione Europea si ostacoleranno per la
crisi che verrà fuori". Queste sono le affermazioni
dell’espero riportate nel suo articolo.
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"Ciò che rimarrà dell’economia di mercato globalizzato
occidentale annasperà".
I BRICS e i suoi due membri associati, Iran e Venezuela,
recupereranno rapidamente poiché la loro nuova moneta darà impulso
all’economia mondiale.
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Ampliamento del blocco
Durante il primo anno, Indonesia e Malesia, si uniranno al blocco
dei BRICS.
Il mercato dei paesi BRICS crescerà quasi in maniera esponenziale,
non solo nella produzione e nel consumo, ma anche nel campo della
ricerca, soprattutto per le fonti di energia alternative e
rinnovabili.
Il non dipendere da combustibili fossili si tradurrà in autonomia
politica e spianerà il cammino verso la vera democrazia e un
autentico sistema di benessere. Inoltre i BRICS e i loro alleati
avranno l’autosufficienza alimentare.
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Euro, parte de la cesta 'bricso'
All’inizio del 2015 inizieranno le negoziazioni affinché l’Euro
s’inserisca nel carrello "Bricso". Gli Europei avranno bisogno di
vendere i loro prodotti ai paesi BRICS e di comprare idrocarburi in
attesa che le energie rinnovabili per la viabilità siano in
commercio.
Con il tempo, sottolinea Koenig, si abitueranno al nuovo sistema,
anche se non piacesse loro.
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Scommettere sul ’bricso', una moneta stabile
Siamo nel 2015. I produttori d’idrocarburi saranno consci che il
Bricso è una moneta stabile che a lungo raggio dà più sicurezza del
dollaro.
Il commercio di idrocarburi in dollari diminuirà gradatamente.
A questi livelli, il Bricso sarebbe sostenuto da nove nazioni, le
economie dei cinque paesi che formano i BRICS, insieme all’Iran, al
Venezuela, all’Indonesia e alla Malesia. La Mongolia, con
un’economia in rapida crescita, cercherà di allearsi con il blocco.
Man mano che i paesi operano in Bricso, la moneta si rafforzerà.
Anzi, si trasformerà in una riserva solida e di riferimento per
molte nazioni che non sono nel BRICS.
In questo ipotetico scenario, inoltre, si stabilirà una tassa
sull’energia che sarà gradita da molti paesi.
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Creare coscienza
Dal 2015 o 2016 in poi, la gente prenderà coscienza della protezione
dell’ambiente e della giustizia sociale, concetti chiave
dell’educazione e della cultura.
Nascerà, allo stesso tempo, tra le generazioni una nuova forma di
pensare; esse saranno sempre più coscienti che quello che è
realmente importante non sono le cose materiali, ma la cooperazione,
al solidarietà e la pace.
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Cambio di valori
Più o meno dal 2020 si percepirà un cambiamento dei valori materiali
a quelli della vita umana. La protezione delle specie, l’ambiente e
le risorse avranno sempre più forza.
Garantire una buona educazione e servizi sanitari per tutti sarà
considerato come qualcosa di fondamentale; questo segnala
l’articolo.