di Rob Waugh
3 luglio 2012
dal Sito Web DailyMail

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale

Versione in spagnolo



I sommozzatori hanno trovato tracce di un’antica terra risucchiata dalle onde 8500 anni fa.
Doggerland si estendeva dalla Scozia fino alla Danimarca.
Grazie a esplorazioni sismiche sott'acqua si sono trovati fiumi
La Gran Bretagna non era un’isola - e l’area sotto il Mare del Nord
era percorsa dai mammut e da altri giganteschi animali
Descritto come il cuore reale d’Europa
Ebbe una popolazione di decine di migliaia di esseri umani - ma fu devastata dall’innalzamento del livello del mare.

 

“L’Atlantide di Gran Bretagna” - un mondo occulto sotto l’acqua risucchiato dal Mare del Nord è stato scoperto dai sommozzatori che lavorano con gruppi scientifici dell’Università di Saint Andrews.

Doggerland, un’immensa area di terra secca che si estendeva dalla Scozia alla Danimarca. È stata lentamente sommersa dall’acqua tra il 18.000 a.C. e il 5.500 a.C..

I sommozzatori delle compagnie petrolifere hanno trovato resti di un Mondo Sommerso con una popolazione di decine di migliaia di persone che forse una volta avrebbe costituito “il vero cuore” dell’Europa.

Un gruppo di climatologi, archeologi e geofisici possiede adesso una mappa della zona che utilizzano i nuovi dati delle società petrolifere - ed hanno rivelato il ritrovamento completo di una “terra persa”, percorsa una volta dai mammut.
 



I sommozzatori dell’Università di St.Andrews hanno trovato resti di Doggerland,
il paese sotto l’acqua soprannominato 'l’Atlantide di Gran Bretagna’


 




Il dott. Richard Bates, del Dipartimento di scienze della terra dell’Università di St. Andrews,
alla ricerca di Doggerland, il paese sotto l’acqua soprannominato 'l’Atlantide di Gran Bretagna’






Come il Mare del Nord è aumentato e ha ridotto la massa della terra
della Gran Bretagna che era molto più estesa.
Gli scanner mostrano un monticello scoperto sotto l’acqua vicino
alle Isole Orcadi che è stato esplorato dai sommozzatori.







Mondo sommerso:
Gli scanner mostrano scoperto sotto l’acqua vicino
alle Isole Orcadi che è stato esplorato dai sommozzatori.

 




Rappresentazione della vita a Doggerland
A cura degli artisti dell’Università di St. Andrews

 

 

La ricerca presume che le popolazioni di queste terre sommerse avrebbero potuto ammontare a decine di migliaia di persone che vivevano in un’area che si estendeva dal nord della Scozia alla Danimarca e dal Canale Inglese fino alle Isole del Canale.

I ricercatori affermano che l’area forse era il cuore vero dell’Europa e fu colpito da uno “tsunami devastante”. L’ondata era parte di un processo più ampio che sommerse la zona bassa in un periodo durato migliaia di anni.

“Il nome deriva da Dogger Bank, ma si applica a uno qualsiasi dei vari periodi, quando il Mare del Nord era una terra” ci dice Richard Bates dell’Università di St. Andrews.

“Circa 20.000 anni fa ci fu un momento “culmine” - anche se parte di quest’area era coperta dal ghiaccio. Quando il ghiaccio si ritirò, rimase fuori più terra - ma anche il livello del mare era salito.

“ Grazie ad una grande quantità di nuovi dati delle compagnie petrolifere e di gas, siamo stati in grado di dare una forma al paese, e a dare un senso ai mammut trovati lì e capire il tipo di persone che vi si trovavano.

“La gente sembra pensare che l’aumento del livello del mare è qualcosa di nuovo -ma questo è un ciclo di storia che sulla Terra è avvenuto molte, molte volte”.

Organizzato dal Dr. Richard Bates del Dipartimento di Scienza delle Terra di St Andrews, la mostra Paesaggi Sommersi mostra la storia umana di Doggerland, un’area attualmente sott’acqua nel Mare del Nord che forse fu più grande di molti paesi europei moderni.

Il Dr. Bates, geofisico, afferma:

'Doggerland era il cuore vero d’Europa fino a che i livelli del mare hanno formato la costa del Regno Unito attuale.

 


Un mondo sotto le onde:
Gli scienziati esaminano un nucleo di sedimento
recuperato da un monticello vicino alle Isole Orcadi

 



Esplorazioni sismiche rivelano un fiume sommerso a Dogger Bank

 

 


Doggerland: una rappresentazione di come avrebbe potuto essere
la vita nelle zone adesso sommerse di Dogger Bank
 

 

 


La ricerca ritiene che le popolazioni di queste terre sommerse
Avrebbero potuto ammontare a decine di migliaia di persone e che
vivevano in un’area che si estendeva dal nord della Scozia alla Danimarca
e dal Canale inglese alle Isole del Canale.





La vita a 'Doggerland' - l’antico regno una volta si estendeva
Dalla Scozia alla Danimarca ed lo hanno descritto come il "vero cuore dell’Europa"

 


'Abbiamo speculato per anni sull’esistenza della terra perduta a partire dalle ossa ripescati dai pescatori di tutto il Mare del Nord, ma solo dopo il lavoro degli ultimi anni svolto dalle compagnie petrolifere siamo stati capaci di ricreare quel che avrebbe potuto essere questa terra perduta.
 

Quando si stavano esaminando i dati per prima cosa ho pensato non ci avrebbero dato nessuna informazione utile, eppure man mano che si ingrandiva l’area, si rivelò un paesaggio vasto e completo.


Allora siamo stati in grado di modellare la sua flora e la sua fauna, costruire un’immagine degli antichi popoli che ci vissero ed abbiamo iniziato a comprendere alcuni dei drammatici avvenimenti che poi hanno cambiato la terra, compreso il sollevamento del livello del mare e un devastante tsunami.

Il progetto di ricerca è una collaborazione tra il St. Andrews di Aberdeen, Birmingham, Dundee e Galles la Trinidad de San David.


La scoperta della terra con il metodo della ricerca scientifica pioneristica, rivela la storia di un passato drammatico che ci parla di un enorme cambiamento di clima. La mostra pubblica ci porta a vedere la vita delle popolazioni del Mesolitico di Doggerland grazie agli oggetti scoperti nelle profondità marine.

La ricerca, risultato di un laborioso lavoro sul campo di 15 anni nelle torbide acque del Regno Unito, è uno degli aspetti più rilevanti dell’evento che si svolge a Londra.

Lo schermo interattivo ci mostra il paesaggio perduto di Doggerland e comprende gli oggetti di differenti epoche messe in mostra - a partire dai pezzi di silex utilizzati dagli esseri umani come strumenti per lavorare sugli animali che vivevano anche su queste terre.

Usando una combinazione di modelli geofisici dei dati ottenuti dalle compagnie petrolifere e di gas e l’evidenza diretta del materiale recuperato dal fondo del mare, il gruppo di ricerca è stato in grado di creare una ricostruzione della terra perduta.



Lo scavo della trincea 2
rivela di più su questa massa di terra perduta.


 


Le ossa fossilizzate di un mammut mostrano come
al posto del mare, questo paesaggio era composto da colline e valli.
 


I resti ci suggeriscono un’immagine di una terra composta da colline e valli, paludi e laghi con grandi fiumi principali che separavano una vicina linea costiera.

Man mano che il mare saliva, le colline si sarebbero trasformate in un arcipelago lontano dalle isole basse. Dall’esame del registro fossile - come grani di polline, micro e macro fauna,- i ricercatori possono dire che tipo di vegetazione cresceva a Doggerland e che tipo di animali ci fossero.


Utilizzando questo tipo di informazione, furono in grado di costruire un modello della “capacità massima” della terra e calcolare approssimativamente quanti esseri umani avrebbero vissuto in quei luoghi.

Il gruppo di ricerca sta attualmente ricercando elementi più evidenti del comportamento umano, compresi i luoghi possibili di sepoltura, interessanti orme di piedi ed una gigantesca massa di pietre.

Ed il dott. Bates aggiunge:

“Ci siamo trovati con “tratti caratteristici X del luogo” o con un “Joe ha creato questo”, ma abbiamo anche trovato alcuni artefatti e caratteristiche sommerse che sono molto difficili da spiegare con le cause naturali, tipo monticelli circondati da fossati e tronchi fossili di alberi, proprio sul fondo del mare.

"In realtà ci sono poche cose evidenti che rimangono perché una gran parte è stata erosa dal mare visto che erano sott’acqua; è come cercare di trovare un ago in un pagliaio. Quanto abbiamo trovato è senza dubbio una notevole quantità di cose evidenti ed adesso siamo in grado di identificare i luoghi migliori dove trovare segni di vita ben conservati.”

Per maggiori informazioni sulla mostra visitate: http://sse.royalsociety.org/2012/exhibits/drowned-landscapes/