di Ruben Torres

05 Febbraio 2016

dal Sito Web LaCosechaDeAlmas

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

 

 

 

Desidero fare una piccola e possibilmente breve riflessione su quello di cui mi sono reso conto da quando mi sono dedicato a farmi conoscere e a far conoscere pubblicamente le mie idee.

 

Ho avuto la fortuna di conoscere persone di ogni tipo e fare ogni tipo di esperienze che mi hanno aiutato ad avere un’idea più globale di quello che pensa, sente e crede la gente della strada, persone come me, con gli stessi problemi che ho io.

 

Per me è, e sarà una fortuna e sono molto a queste persone per come hanno condiviso con uno sconosciuto par mio quelle cose che sentiamo tutti, che succedono a tutti e che ci vengono in mente a tutti noi, ma che non siamo disposti ad ammettere pubblicamente.

 

Quei dubbi, incertezze e imprecisioni che alla fine nessuno risolve e che sei spinto ad ottenere nella vita e ad avventurarti e aprirti con uno sconosciuto in un blog o su una rete sociale, con il rischio che ne consegue poiché apprendo in pubblico e sotto gli occhi di tutti rischi di essere giudicato senza che ti conoscano, che ti etichettino  e che si giudichi solo per il fatto di farlo, mentre in realtà cerchi solo risposte o cerchi la soluzione con le poche congetture che sei riuscito ad ottenere durante il tuo cammino.

 

Quello che è stato sempre chiaro per me  è che ero uno dei tanti, ho sempre rifiutato il protagonismo, di figurare troppo o di credere che fossi quello che non ero.

 

Mi è stato sempre chiaro, sono come te niente di più o di meno e partendo da lì ho cercato di raggiungere la meta.

 

Per me l’umiltà, l’onestà e l’onorabilità devono venire sempre prima di qualsiasi cosa, della ragione o dell’argomento e per questo mi sono messo allontanato da tutti coloro che hanno cercato di allettarmi o mi hanno appiccicato titoli che mi facevano salire sul piedistallo che non mi corrispondeva o mi rendeva diverso da noialtri che formiamo la massa e siamo il fango che le classi e le élite calpestano.

 

Maestro, indaco, sensitivo, contattato, medium, saggio, e anche in un’occasione mi dissero che Gesù in persona mi conosceva e seguiva il mio lavoro.

 

Non ho mai creduto a niente, né sono stato tentato da questo, non sono diverso né differente da nessuno e non sono nessuno, molti quando rifiutavo questi titoletti si allontanavano scioccati, forse perché avevano insito in loro il ruolo di discepolo o vassallo; ma per me siamo tutti sulla stessa barca e siamo tutti uguali.

 

Non pretendo di avere una medaglia, ma penso che tutti dobbiamo sapere chiaramente chi non siamo per poter trovare chi siamo in realtà.

 

Non credo che ritenermi maestro o saggio aiuti me o qualcun altro, in realtà credo che sia pesante e perciò esistono tante persone perse.

 

 

 

Non sarai mai libero

se ti dedichi solo a spostarti da un recinto a un altro.

 

 

Mi viene in mente che in questi intensi ultimi due anni ho incontrato lavoratori della luce, guerrieri della luce, semi stellari e cose simili, etichette che rendevano queste persone con delle vite più o meno comuni, che credevano di essere diversi, differenti dal resto, interiormente erano questa o quella cosa e questo li rendeva speciali.

 

Non ho mai trovato nessuno che mi dicesse che era riuscito a ricordare la sua origine stellare o cosmica, che non fosse un guerriero o un inviato per una missione speciale…

 

Sono cosciente del fatto che su questo pianeta siamo molti e che la nostra origene sarà molto ma MOLTO divisa, però quello che sì è molto chiaro per me e che fino a che non riuscirò a sapere da solo la mia origine e la mia identità reale, l’essenza di cui sono fatto, rifiuterò tutti quei titoli nobiliari che si danno a tutti coloro che vogliono porsi all’attenzione di tutti.

 

Troppi guerrieri, lavoratori della luce, troppi semi stellari: tutto questo mi fa sospettare e ripropone alla mia attenzione molte cose:

  • Forse non c’è nessuno che è venuti qui per curiosità o spinto da motivazioni meno eroiche e perché ingannato?

     

  • Forse siamo tutti super eroi che portano la loro divisa e il mantello sotto i vestiti?

Questi guerrieri di luce raccontano allegramente le loro gesta dove combattono con ogni tipo di entità nel mondo astrale, e non posso far altro che arrossire davanti a ciò che per quanto possa sembrare reale e vissuta come esperienza, è solo un’illusione.

 

Dubito che aiutino nessuno, che sappiano di più o abbiano chiarezza di qualcun altro che si proietta, si canalizza, usa energie o vede cose.

 

Molti di quelli che hanno avuto l’opportunità di ricordare esperienze o vite passate, raccontanao solo di vite comuni uguali a quelle che hanno ora con più o meno drammi , ma uguali, e questo è quanto da loro credito perché nessuno di noi siamo stati Napoleone, Cleopatra o Carlo Magno, siamo sempre stati massa e da qui in avanti lo saremo.

 

Spero di sbagliarmi, però non mi immagino un pianeta con miliardi di guerrieri della luce che lavorano da 7 a 15, che comprano il pane e riscaldano la minestra nel microonde.

 

Sono contento per te se sei un guerriero della luce e hai una flotta stellare  che viene da Alfa Centauro mentre aspetta le aeronavi perché tu possa terminare la tua missione, ma siamo un po’ seri, e scendiamo da questi piedistalli perché cadere può essere doloroso.

 

Ho sempre pensato che la maniera migliore di vendere un prodotto a qualcuno che non ne ha bisogno è quella di fargli credere che ne ha bisogno; le industrie vivono con questo e di questo parlano gli annunci.

 

E’ vero che questo mondo ha bisogno di eroi e in tutti i film il reietto sarà scelto per salvare il mondo; questa è un’idea che compriamo tutti, tutti noi ci identifichiamo con il pringao ye tutti desideriamo essere il protagonista, l’eroe.

 

Se tutto questo lo applichiamo a tutti quei lavoratori della luce, guerrieri della luce, semi stellari, bambini indaco…(e quanto altro vuoi) avrai la stessa formula che compri quando vai al cinema a vedere quel tipo di film.

 

Prima di crederti qualcuno che non sei, dubita; prima di sentirti superiore o diverso da altri, dubita; prima di entrare in un giardino e poi ti costa molto sforzo ed energia uscirne, pensa e poi dubita perché certamente devi salvare il mondo ma non con spade di luce, mantelli, superpoteri, ma guardandoti le spalle, cambiando la tua forma di pensare e di Essere.

 

Così si salva il mondo… e così … non ci sono applausi e fama. Questo è quello che uno deve essere.

 

Prima di addentare la mela della conoscenza, guarda chi te la offre e le sue intenzioni, perché tu hai la tua mela.

 

Non comprate quello di cui non avete bisogno...