09 febbraio 2017 dal sito Web PijamaSurf traduzione di Nicoletta Marino Versione originale in spagnolo
Platone nella "Repubblica" descrive come la democrazia degenera in tirannia, è molto simile a quanto è successo con Trump
Alfred North Whitehead aveva scritto che tutta la storia della filosofia è solo una nota a piè di pagina dei dialoghi di Platone, tale è il potere del filosofo ateniese, e nella sua opera risiede l'anima della civiltà occidentale.
Nel libro La Repubblica si trovano alcuni passaggi che potrebbero servirci da monito per quanto può arrivare da Trump o che avrebbero dovuto esserci utili per impedirlo al momento giusto.
Platone dice che la tirannia è un pericolo latente nella democrazia.
Nel video della BBC che segue, il blogger Andrew Sullivan spiega un passaggio della Repubblica in cui si discute sull'evoluzione nel tempo dei diversi sistemi politici e su come si trasformano l'uno nell'altro.
Socrate dice:
Socrate dice che la democrazia porta la libertà e l'uguaglianza al massimo, ma quando la libertà diventa troppa si può produrre una degenerazione e una perdita di identità.
Si odia ogni diseguaglianza e i ricchi e le élites sono odiate e guardate con sospetto poiché rappresentano l'ingiustizia. Quando la democrazia arriva a questo punto, un tiranno può approfittare del momento esaltarsi.
Generalmente, il tiranno fa parte dell'élite ma è in una sintonia particolare con il momento, eccedendo con il cibo, il sesso e con i piaceri volubili e capricciosi.
Raggiunge il potere prendendo il controllo di una moltitudine obbediente, attaccando i suoi colleghi ricchi dichiarandoli corrotti. E' un traditore della sua classe…
E' solo offrendo ai cittadini autoindulgenti una specie di sollievo dalle interminabili elezioni della democrazia e dalle insicurezze…
Si offre come la risposta personalizzata a tutti i problemi, per rimpiazzare le élites e governare solo in favore delle masse.
Tutto molto simile all'avvento di Trump nella presunta 'grande democrazia' degli Stati Uniti, che ha consentito, per l'ignoranza delle masse e la corruzione del sistema, il suo trionfo, è inquietante.
Nella Repubblica, Platone parla anche del suo sistema prediletto che si basa sui re filosofi, governanti che hanno una capacità superiore e siano atti a manovrare la barca dello Stato.
Tutto questo si può illustrare in questo modo:
Paradossalmente oggi la visione platonica non gode di stima perché contiene il pericolo di arrivare alla tirannia e al dispotismo.
La chiave, però, è che il re filosofo, essendo cresciuto nella vita filosofica, è un uomo che necessariamente conosce il bene, è un uomo buono.
Questo è un qualcosa che, senza dubbio, è molto difficile da trovare nella politica dei giorni nostri…
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