di Daniel Cossins 04 Giugno 2016 doi:10.1016/S0262-4079(16)31003-X dal Sito Web SCI-HUB traduzione di Nicoletta Marino
jasper james/getty
Nessuna malattia, nessun concepimento naturale, nessuna mente propria. ¿Emozionato? Immaginate un mondo senza sesso e malattie E dove tutti i nostri cervelli sono collegati in rete. Suona bene, ma porterà a una nuova serie di questioni morali...
Le voci sullo scopo del sesso sono probabilmente premature.
Abbiamo fatto bene fino ad ora e poi siamo biologicamente programmati per volerlo. Quando si tratta, però, di fare bebè non è questa l'unica opzione - e la riproduzione senza sesso sembra che sarà sempre più comune.
L'anno scorso, lo sperma umano e le cellule prima dell'ovulo sono state create riprogrammando cellule adulte della pelle.
Le preoccupazioni etiche hanno bloccato i ricercatori della loro convinzione che queste cellule fossero sperma e ovuli completamente funzionali, ma sembra che l'impresa sia stata raggiunta con i ratti:
Cosa succederebbe se il fatto si ripetesse in forma certa negli esseri umani?
Si tratterebbe di una vera cura per l'infertilità. Così dice il biologo della riproduzione Allan Pacey dell'Università di Sheffield, Regno Unito. Significherebbe anche che coppie dello stesso sesso potrebbero concepire senza l'aiuto di un donatore.
Si prospetta anche la possibilità di procreare individui soli se si potesse fare dello sperma a partire da cellule madri di una donna e ovuli a partire da cellule madri di un uomo.
I discendenti non sarebbero cloni della persona in questione, poiché il DNA è mischiato ogni volta che si crea una cellula sessuale. Anche così non è una buona idea, dice Pacey, l'autofecondazione è un equivalente della endogamia in quanto riduce a metà la diversità genetica a disposizione del bambino.
La riproduzione asessuata può anche essere attrattiva per le persone che possono concepire in maniera naturale poiché il mescolare a caso il DNA quando le cellule sessuali sono pronte può portare problemi.
Ogni anno milioni di bambini nascono con una disabilità causata da difetti genetici. E molte più varianti genetiche sono ereditarie e predispongono a una malattia grave.
I futuri padri possono avere embrioni creati in vitro, controllati per trovare anomalie genetiche prima dell'impianto nell'utero.
L'utilizzo di cellule madri renderebbe più facile la produzione di una grande quantità di ovuli che con controlli precedenti all'impianto nell'utero, forniscono un'opzione più praticabile.
Quest'applicazione però sarà sempre permessa? Pacey sospetta di no, vista la forza che si oppone alla distruzione degli embrioni.
Henry Greely, direttore del Centro della Legge e delle Bioscienze dell'Università di Stanford, California, e autore del "Lo Scopo del Sesso e il futuro della Riproduzione Umana" (The End of Sex and the Future of Human Reproduction), la vede diversamente.
Egli anticipa che le cellule madri saranno prima utilizzate per aiutare le persone che non sono capaci di produrre ovuli o sperma.
Una volta che questo sarà approvato, dice che si propenderà verso altre applicazioni, soprattutto negli USA dove è permesso l'utilizzo "senza etichettare" di un qualsiasi prodotto medico approvato.
La pressione di gruppo, potrebbe anche convincere le persone che il concepimento naturale è irresponsabile, portando così le cliniche della fertilità a utilizzare a proprio beneficio la questione, e a implorare,
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