di Edward Whelan 31 Gennaio 2020 dal Sito Web ClassicalWisdom traduzione di Nicoletta Marino
Un argomento di discussione comune in questi giorni è la crescente meccanizzazione del mondo.
Fondamentalmente, meccanizzazione significa qualsiasi macchinario o macchinario autonomo. Sono progettati per agire in modo predeterminato e secondo le istruzioni, il miglior esempio di questo è forse un robot.
Pensiamo che la meccanizzazione e gli automi siano invenzioni moderne.
In effetti, come tante altre cose, siamo in debito con i Romani e i Greci, che furono i pionieri della meccanizzazione.
Meccanizzazione precoce
La parola automatizzazione o automa deriva dal greco.
Omero fu il primo a usare questo termine.
Nella mitologia greca, ci sono molti riferimenti alle macchine semoventi.
Una moneta cretese raffigurante l'automa gigante Talos.
Il famoso inventore Dedalo creò una statua che si muoveva che potesse parlare come un robot. In un altro mito, Alcinoo, il re dei Feaci, aveva cani da guardia meccanici che sorvegliavano il suo palazzo.
Queste favole avevano però delle basi, dato che i Greci erano ingegneri capaci.
Robot e automi dei Greci
I Greci furono in grado di progettare e costruire macchine auto-dirette.
Ci sono prove che hanno costruito un automa di bronzo di un'aquila e un delfino che erano in mostra ai Giochi Olimpici. Molti degli automi sviluppati erano solo giocattoli, come gli uccelli inventati da Archytas (428-347 a.C. circa).
Però, un inventore noto come Filone di Bisanzio (280 a.C.-220 a.C.), inventò una balestra a ripetizione.
Sembra che nel periodo ellenistico, gli sviluppi nell'automazione fossero davvero avanzati. In questo periodo gli inventori utilizzavano un complesso sistema di leve, pulegge e ruote per costruire macchinari semoventi.
Rodi divenne famoso per la sua macchina e in una delle sue piazze principali, per impressionare i visitatori, c'erano due automi.
Un libro sull'automazione, On Automaton-Making, è stato scritto dal matematico ingegnere Hero di Alessandria e in esso ha descritto molti dei suoi automi e macchine a funzionamento autonomo.
Sembra che ad Alessandria esistesse un teatro composto solo da automi, che recitavano drammi per il pubblico.
Schizzo di Hero sull'apertura delle porte del tempio col vapore, 200 aC, da Una storia dello sviluppo del motore a vapore, di Robert H. Thurston, AM, CE
Automi religiosi e automazione
La religione era una parte molto importante della vita antica.
Molte delle invenzioni che sono state sviluppate sono state utilizzate nelle processioni e nei templi religiosi. Dalle fonti, sappiamo che i Greci usavano macchine a funzionamento autonomo per scopi religiosi.
Nelle processioni religiose e civili, che erano una caratteristica della vita in città come Atene, gli automi giocavano un ruolo importante. Dirante le festività civiche, queste macchine erano un tipo di tecnologia di intrattenimento.
Il dio Nysa faceva parte di una processione religiosa ad Alessandria, e una figura del dio veniva trasportata in un carro e si alzava in piedi e versava libagioni, il che impressionava molto la folla.
La lumaca automatizzata di Demetrio di Phalerum è uno dei primi e più intriganti riferimenti a un automa per processione del mondo antico. Demetrio era un tiranno e usò l'automa per impressionare la popolazione e fargli accettare il suo dominio.
Per quanto riguarda santuari e templi, sembra che gli automi siano stati usati per impressionare i fedeli.
Ci sono molti riferimenti a queste tecnologie.
La Fontana a vapore di Hero, 200 aC, da Una storia dello sviluppo del motore a vapore, di Robert H. Thurston, AM, CE
Meccanismo Anticitera
La maggior parte della tecnologia sviluppata dai Greci sembra essere stata solo per intrattenimento, spettacolo e giocattoli.
Tuttavia, il meccanismo di Anticitera (1° secolo a.C.), recuperato da una nave affondata nel Mar Egeo, sembra essere il primo computer analogico, ed è stato progettato per rendere possibile calcoli astronomici per determinare la tempistica delle Olimpiadi.
Robot romani
Esistono pochi dati sul fatto che i Romani abbiano sviluppato automi, tuttavia erano grandi ingegneri.
Sembra che, come i Greci, usassero gli automi come giocattoli, spettacoli e spettacoli pubblici.
Marco Antonio aveva un robot con la figura di Giulio Cesare, fatto di cera, raffigurante Cesare che si alzava dal suo letto di morte e si voltava lentamente per mostrare le sue ventitre ferite sanguinanti alla folla.
Questo scatenò una rivolta e portò Bruto e gli altri assassini di Cesare a fuggire dalla città.
Ci sono anche notizie secondo cui i templi romani usassero uccelli meccanici e figurine in modo simile ai Greci.
Illustrazione di un Mulino ad acqua romano: Dal I secolo a.C. al V secolo d.C., da Wilson Di High Wray
La fine dell'automazione nel mondo antico
Il crollo dell'Impero romano fece perdere gran parte della conoscenza delle macchine con funzionamento autonomo.
Tuttavia, molti sopravvissero ancora e i Bizantini, e in seguito gli Arabi, costruirono macchine basate su modelli greci e romani.
È comune per noi oggi teorizzare e persino preoccuparci del futuro della tecnologia:
Gli automi di oggi e del futuro sono e saranno, ovviamente, più avanzati di quelli dei nostri antenati Greci e Romani. Tuttavia, ci ispirano ancora oggi...
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