di Aleksa Vučković

26 Marzo 2023

dal Sito Web AncientOriginsUnleashed

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in inglese

 

 

 

 

I risultati scoperti a Hueyatlaco

rimangono controversi anche oggi.

Fonte: Kovalenko I / Adobe Stock

 

 

 

Cosa succede quando un sito archeologico è così straordinario tanto da rischiare di eclissare tutto ciò che sapevamo della storia fino a quel momento?

 

Alcune scoperte sono semplicemente troppo difficili da comprendere appieno e questo ci fa dubitare della loro accuratezza.

 

Hueyatlaco in Messico, è uno di questi siti archeologici, che ci costringe a riconsiderare il periodo di insediamento umano nelle Americhe. E di molto...

 

I reperti presenti a Hueyatlaco sono ancora oggi oggetto di accesi dibattiti tra gli studiosi, ma una cosa è certa: ci sono ancora molte domande senza risposta alle quali dare risposte.

 

 

 

 

L'Hueyatlaco e le enigmatiche tracce dell'uomo primitivo

 

Il bacino di Valsequillo si trova vicino alla città di Puebla, in Messico.

 

Situato nella parte centrale del paese, questo bacino è stato oggetto di grande interesse per geologi, archeologi e per tutto il mondo scientifico.

 

Questo interesse è stato suscitato dalla presenza di numerosi resti di megafauna e testimonianze di insediamenti umani molto antichi.

 

Megafauna, come sappiamo, è il termine comunemente usato per i grandi animali che vagavano per i paesaggi del Pleistocene, come mammut, rinoceronti lanosi e leoni delle caverne.

 

Tuttavia, pur essendo ricco di importanti scoperte, il sito è sempre stato oggetto di molte polemiche, semplicemente perché alcune delle teorie che lo circondano sono molto difficili da comprendere appieno.

 

È stato prospettato che i paesaggi del periodo del Pleistocene inferiore fossero caratterizzati da molti laghi profondi e che questo bacino potesse essere stato un tempo uno di questi laghi. Tuttavia, nessuna prova diretta di ciò è mai emersa e la datazione si è rivelata piuttosto difficile per gli studiosi.

 

Tuttavia, l'area è di immenso interesse geologico poiché è dominata dagli strati vulcanici di Popocatépetl e La Malinche e la sua posizione nella cintura vulcanica trans-messicana.

 

In quanto tale, questo è un sito con una storia consumata dal tempo, che aiuta anche a far luce sui primi insediamenti umani della regione, perché la geologia e l'archeologia spesso vanno di pari passo.

 

Alcuni dei primi scavi a Hueyatlaco furono effettuati nel 1961, quando la professoressa Cynthia Irwin-Williams condusse un vasto scavo nel sito.

 

Anche prima del suo arrivo, la regione era conosciuta come un luogo ricco di fossili di animali, che suscitò l'interesse degli studiosi.

Irwin-Williams fu presto raggiunta da altre personalità di spicco dell'US Geological Survey, in particolare Virginia Steen-McIntyre, che fu responsabile della pubblicità del ritrovamento e delle magnifiche scoperte che comportava.

 

A causa del gran numero di fossili di animali, si credeva comunemente che questo sito fosse un luogo di macello, dove gli antichi umani macellavano gli animali che cacciavano.

 

Gli innumerevoli resti animali erano localizzati in depositi fluviali comunemente noti come ghiaie di Valsequillo, spesso pianeggianti e posti tra le alte pareti rocciose della Riserva di Valsequillo.

 

Alcuni degli antichi fossili di animali trovati includevano:

bisonte, cammello, lupo, pecari, orso dalla faccia corta, bradipo, cavallo, tapiro, mammut, gatto dai denti a sciabola, mastodonte, gliptodonte, antilope a quattro corna e molte altre specie.

Ma i ritrovamenti veramente importanti furono fatti nel 1962, quando Irwin-Williams scoprì in situ sia ossa di animali che strumenti di pietra, tutti insieme.

 

La successiva lotta per identificare con certezza l'età di questi resti ha portato a molte polemiche.

 

 

Durante gli scavi a Hueyatlaco in Messico,

Cynthia Irwin-Williams ha scoperto

ossa di animali, fossili e strumenti di pietra insieme.

La datazione di questi resti

ha creato polemiche senza fine.

(Erica Guilane-Nachez/Adobe Stock)

 

 

 

 

Un enigma sulle prime origini dell'uomo

 

Gli strumenti che sono stati scoperti includevano alcuni strumenti molto grezzi e primitivi, ma anche strumenti molto più sofisticati, con doppi bordi e una dettagliata costruzione a scaglie.

Questi strumenti erano diversi e includevano punte di proiettili piuttosto elaborate, molte delle quali erano realizzate con materiali non locali.

 

Questa è stata una chiara prova che Hueyatlaco è stato utilizzato da vari gruppi di persone per un lungo periodo di tempo.

Ad ogni modo, queste scoperte stavano rapidamente spingendo indietro la linea temporale,in cui si credeva precedentemente, dell'insediamento umano in Sud America, che ha causato conflitti nel mondo scientifico.

 

All'inizio degli scavi, furono fatti tentativi per screditare il lavoro svolto a Hueyatlaco, e alcuni si rivelarono palesi attacchi al lavoro.

 

Qualcuno apparentemente aveva un problema con l'idea che il Sud America fosse abitato molto prima di quanto si credesse comunemente.

 

Nel 1967, Jose Lorenzo, un membro dell'Instituto Nacional de Antropologia e Historia messicano, si fece avanti con un'affermazione controversa secondo cui i manufatti scoperti erano stati deliberatamente messi nel sito, in un modo che rendeva difficile sapere se fossero stati effettivamente scoperti.

 

Questo pettegolezzo era apparentemente immeritato e assomigliava molto a un tentativo di impedire all'equipaggio di fare ulteriori affermazioni sul sito.

 

Inoltre, le attività sospette non si sono fermate qui.

 

Irwin-Williams ha fatto una sorprendente scoperta di frammenti di ossa di mammut scolpiti con immagini complesse, raffiguranti vari animali di megafauna come serpenti e gatti dai denti a sciabola.

 

Simili immagini scolpite sono state scoperte in tutto il mondo e sono associate all'uomo primitivo.

 

Tuttavia, queste ossa scolpite sono scomparse in circostanze sconcertanti, come se qualcuno non volesse che raggiungessero gli occhi del pubblico.

 

Le fotografie delle incisioni sopravvivono.

 

 

Virginia Steen-Mcintyre

Mentre lavora nel sito di Hueyatlaco

a metà degli anni '60.

(La coalizione del Pleistocene)

 

 

 

 

Censurata sulla verità dei risultati di Hueyatlaco

 

Nel 1969, Irwin-Williams cercò sostegno nella comunità scientifica e ottenne quello di tre rinomati studiosi che visitarono il sito degli scavi e confermarono che tutto veniva condotto in modo professionale.

 

Nello stesso anno, il team pubblicò il primo articolo scientifico che dava i dettagli degli scavi e l'importanza del sito.

E quell'importanza era l'età.

 

Furono utilizzati vari metodi per datare i reperti, molti dei quali rivoluzionari per l'epoca.

 

La solita datazione al radiocarbonio indicava che i resti avevano circa 35.000 anni.

 

Tuttavia, la datazione con l'uranio ha suggerito che i resti fossero molto più antichi, circa 260.000 anni.

 

All'epoca, questi risultati erano considerati un'anomalia, soprattutto a causa del fatto che la scienza generale proponeva un tempo generale di 16.000 anni prima del presente per l'insediamento delle Americhe.

 

Alcuni hanno suggerito che gli strati (o gli strati geologici) fossero stati erosi da antichi corsi d'acqua e che avrebbero potuto mescolare i campioni e causare risultati così diversi.

 

Nel 1973, gli scienziati tornarono a Hueyatlaco, sperando di condurre nuovi scavi e tentare di esaminare ancora una volta gli strati e di risolvere le stranezze della datazione dei reperti.

 

Tuttavia, la loro ricerca ha concluso che gli strati non sono stati erosi e che i campioni non sono stati mescolati.

 

Inoltre, questo nuovo team è riuscito ad analizzare la cenere vulcanica del sito e ad applicare il rivoluzionario metodo di datazione della traccia di fissione dello zircone.

 

Attraverso questo approccio geochimico, hanno determinato che la cenere vulcanica - scoperta nello stesso strato degli strumenti - aveva all'incirca tra 370.000 e 240.000 anni.

 

Ciò ha confermato l'età estremamente antica dell'insediamento umano nel sito, e ha ulteriormente approfondito l'enigma su Hueyatlaco.

 

Col tempo, sono sorti molti attriti tra i membri del team, poiché non riuscivano a mettersi d'accordo sull'età, sulla direzione in cui si stava dirigendo lo scavo o sull'accuratezza dei metodi di datazione.

 

La datazione dell'uranio era estremamente nuova all'epoca e la sua affidabilità non era ben nota, mentre il metodo di datazione della traccia di fissione aveva un notevole margine di errore.

 

Col tempo, il team di scavo è stato separato viste le diverse opinioni.

 

Irwin-Williams credeva che l'età probabile fosse di 20.000 anni prima del presente, sebbene questa visione di per sé fosse da molti considerata controversa.

 

Invece Harold Malde e Virginia Steen-McIntyre, altri team leader, credevano fermamente nella datazione originale di 200.000 anni prima del presente, che era così rivoluzionaria che era difficile da comprendere.

 

Alcuni hanno suggerito che la teoria dei 20.000 anni di Irwin-Williams fosse "sconcertante" e quasi una tattica deliberata per screditare la scoperta.

 

Ciò è stato creduto principalmente perché negli scavi non è stata trovata alcuna prova di quell'età.

 

 

Dagli scavi di Hueyatlaco

strumenti di pietra portati alla luce,

alcuni dei quali erano

strumenti molto rozzi e primitivi,

ma altri molto più sofisticati.

(Antiche origini)

 

 

 

 

Una spaccatura nella comunità scientifica

 

Irwin-Williams non è mai andata avanti per consolidare le sue affermazioni.

 

In effetti, non ha mai pubblicato alcun rapporto sul sito, il che ha portato a interrogarsi sull'onestà delle sue affermazioni.

 

D'altronde, l'altra parte del team credeva fermamente nella loro teoria dei 200.000 anni e non era disposta ad abbandonarla.

 

Nel 1981, questa fazione composta da Malde, Fryxell e Steen-McIntyre pubblicò un ampio articolo scientifico sul Journal of Quaternary Research, fornendo una visione dettagliata e prove della datazione estremamente antica dell'abitazione umana nel sito.

 

Nel loro documento, hanno fornito i risultati di quattro diversi test di datazione:

Tutti questi test hanno confermato che l'età dei resti è di circa 250.000 anni, il che ha confermato le loro teorie.

 

A tal fine, gli autori hanno scritto nel loro articolo:

"Le prove qui delineate indicano costantemente che il sito di Hueyatlaco ha circa 250.000 anni. Noi che abbiamo lavorato sugli aspetti geologici dell'area di Valsequillo siamo dolorosamente consapevoli che un'età così elevata pone un dilemma archeologico [...]

 

A nostro avviso, i risultati qui riportati ampliano la finestra temporale in cui sarebbe giustificata una seria indagine sull'età dell'Uomo nel Nuovo Mondo.

 

Continuiamo a guardare con occhio critico tutti i dati, compresi i nostri".

Questa è stata una risposta dotta e accurata che ha riconosciuto che un'affermazione così radicale sembrava strana, ma non era del tutto impossibile.

 

La storia di Hueyatlaco ha continuato a sembrare un tentativo deliberato di screditare questi reperti o nasconderli sotto il tappeto.

 

Le prove c'erano:

i primi umani avrebbero potuto abitare il cosiddetto Nuovo Mondo, le Americhe, molto prima di quanto si credesse comunemente.

Ma a quanto pare, qualcuno non voleva che quella verità fosse accettata.

 

A tal fine, Irwin-Williams, che era in disaccordo con il resto del team, ha sollevato obiezioni su diversi aspetti dell'articolo pubblicato, apparentemente continuando i suoi attacchi sui reperti.

 

Il team era fiducioso e ha rapidamente confutato i suoi tentativi di screditare il loro lavoro.

 

 

 

 

 

 

Risultati controversi su Hueyatlaco messi in ombra

 

Ulteriori segreti furono presto svelati.

 

Virginia Steen-McIntyre è stata a un certo punto licenziata dal suo lavoro a causa delle sue affermazioni, e ha anche rivelato che alcuni dei membri del team originale sono stati molestati, le loro carriere sono state minacciate e sono stati proclamati incompetenti, tutto a causa del loro coinvolgimento nel progetto.

 

Quindi, dobbiamo chiederci,

perché queste scoperte hanno causato così tanta inimicizia dalla scienza tradizionale...?

Certo, per alcuni, le affermazioni di una tale anzianità potrebbero sembrare radicali e difficili da credere.

 

Ma, invece di essere semplicemente in disaccordo con le affermazioni, gli studiosi tradizionali hanno fatto di tutto per attaccare, molestare e screditare completamente il lavoro professionale svolto dal team.

 

Tuttavia, con il passare del tempo, sono stati condotti nuovi test, fornendo nuove prove e approfondendo la controversia relativa al sito.

 

Nel 2004, ad esempio, il ricercatore Sam Van Landingham ha condotto un'ampia analisi bio-stratigrafica, confermando che gli strati che erano sugli strumenti scoperti avevano circa 250.000 anni.

 

Ha riconfermato questi ritrovamenti ancora una volta nel 2006.

 

Nei suoi documenti afferma che i campioni possono essere datati al cosiddetto stadio Sangamoniano (da 80.000 a 220.000 anni prima del presente) per la presenza di diverse specie di diatomee che compaiono solo in quel età.

 

Ulteriori scoperte sono apparse nel 2008, quando sono stati condotti test paleo-magnetici sugli strati di cenere vulcanica del sito, datandoli circa 780.000 anni prima del presente.

 

Hueyatlaco rimane una vera anomalia scientifica.

 

Non è affatto impossibile che l'uomo primitivo possa essere passato nelle Americhe molto, molto prima di quanto si creda attualmente.

In effetti, c'è già l'enigma della teoria solutreana, che ci dice che il popolo Clodoveo, i presunti antenati dei nativi americani, non furono i primi abitanti delle Americhe.

 

Oltre a questi, ci sono numerose prove in tutto il continente che ci dicono che,

è quasi ora di riconsiderare la storia dell'insediamento umano nelle Americhe...

 

 

 

Riferimenti

Meltzer, D. 2009. First Peoples in a New World - Colonizing Ice Age America. University of California Press.

Steen-McIntyre, V. and Fryxell, R. and Malde, H. 1981. Geologic Evidence for Age of Deposits at Hueyatlaco Archaeological Site. U.S. Geological Survey.

Various, 2016. "Early-Mid Pleistocene environments in the Valsequillo Basin, Central Mexico - A reassessment" in Journal of Quaternary Science.

Zillmer, H. 2010. The Human History Mistake - The Neanderthals and Other Inventions of the Evolution and Earth Sciences. Trafford Publishing.