18 Gennaio 2016

dal Sito Web RT

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in spagnolo

 

 

 

 

 

 

 

Lo scorso sabato

l'Iran non ha più le sanzioni imposte

dagli Stati Uniti e dalla Unione Europea.

Quale impatto avrà questo fatto storico

sull'economia globale?

 

 

 

L'aver tolto le sanzioni contro l'Iran, recentemente annunciato dall'Organismo Internazionale per l'Energia Atomica (OIEA) e confermato dal Segretario di Stato nordamericano John Kerry, significa l'inizio del ritorno del paese persiano verso l'economia globale. Così riporta il portale Slon.

 

Secondo questo accordo storico, l'Iran ha accesso di nuovo ai suoi beni congelati e al sistema di pagamento internazionale SWIFT.

Teheran poi ha ottenuto il diritto di vendere greggio ai paesi europei. Si spera che le nuove condizioni stimolino la crescita dell'economia iraniana anche se rimangono in vigore ancora alcune sanzioni.

 

L'aver tolto le sanzioni sul settore petrolifero iraniano favorisce la caduta del prezzo del greggio.

 

Le preoccupazioni per il possibile impatto sul mercato petrolifero per l'arrivo del greggio iraniano hanno già causato cadute delle borse valori nei paesi del Golfo Persico, tra questi l'Arabia Saudita.

 

 

 

 

Perché l'Iran ha avuto sanzioni?

 

Negli anni '60, ancora sotto il regno dello Sha Mohamad Reza Pahlaví, l'Iran ratificò l'accordo sulla non proliferazione delle armi nucleari e poi firmò un ampliamento del documento che predisponeva che l'OIEA aveva il diritto di ispezionare le installazioni nucleari iraniane.

 

Negli anni del 2000 scoppiò un conflitto tra Iran e il suo acerrimo nemico, gli Stati Uniti, quando Washington accusò Teheran di cercare di creare armi nucleari.

 

L'OIEA appoggiò gli Stati Uniti e le sue accuse e esigette che l'Iran fermasse il programma di sviluppo nucleare. Il Governo iraniano non accettò i reclami dell'Occidente insistendo sul fatto che il suo programma nucleare era diretto al setto energetico e aveva fini pacifici.

 

Il risultato di questa discussione fu che gli Stati Uniti e l'UE imposero sanzioni economiche contro l'Iran nel 2010.

 

 

 

 

A cosa è dovuto l'entrata in vigore delle sanzioni?

 

Le negoziazioni sul programma nucleare iraniano si attivarono nel 2013, quando l'allora presidente  Mahmud Ahmadineyad fu sostituito da Hasan Rohaní.

 

Dopo aver assunto l'incarico, Rohani divenne il primo presidente iraniano che in 30 anni ha avuto una conversazione telefonica col suo omologo statunitense.

 

Il 20 luglio 2015 il Consiglio dell'ONU approvò all'unanimità una risoluzione appoggio per l'accordo nucleare tra l'Iran e i Sestetto dei mediatori internazionali. Il documento prevede l'abolizione di tutte le sanzioni imposte all'Iran se la repubblica Islamica attua nei prossimi dieci anni a tutti gli obblighi previsti nell'accordo con il Sestetto.

 

Secondo l'accordo, l'Iran si deve disfare del 98% delle riserve di uranio arricchito e sospendere il funzionamento della maggior parte delle centrifughe per l'arricchimento di uranio.

 

Tutte le installazioni nucleari del paese, poi, devono essere accessibili agli ispettori dell'OIEA.

 

Il 16 gennaio del 2016, l'organismo internazionale ha confermato che l'Iran aveva rispettato l'accordo quindi le sanzioni degli Stati Uniti e della UE dovevano essere disapplicate.

 

 

 

 

In cosa consistono le sanzioni applicate?

 

La UE ha annullato la proibizione di avere contatti finanziari con Teheran.

 

Le  banche iraniane hanno adesso diritto  di aprire le proprie succursali nei paesi europei e le banche della UE dal canto loro, possono operare nella Repubblica Islamica. Gli Iraniani hanno accesso ai pagamenti tramite SWIFT e scompare la proibizione di dare aiuti finanziari all'Iran che riguardava tutti i paesi del mondo.

 

La UE ha anche tolto la proibizione d'importare greggio iraniano che entrò in vigore nel 2012.

 

Sono anche cadute le restrizioni riguardanti la fornitura all'Iran di equipaggiamento per il settore petrolifero. Adesso è permesso investire nel settore energetico dell'Iran e dargli camion cisterna per il trasporto di greggio.

 

Le stesse sanzioni, finanziarie e commerciali, sono state sospese anche dagli Stati Uniti. Per esempio da sabato scorso le compagnie nord americane possono vendere agli Iraniani aerei passeggeri, il che permetterà di modernizzare la loro flotta aerea civile con nuovi aerei Boeing e Airbus.

 

L'implementazione dell'accordo significa l'accesso immediato a più di 50.000 milioni di dollari di beni congelati, dei 100.000 milioni che l'Iran possiede nelle banche di Cina, Giappone e Corea del Sud.

 

 

 

 

Che impatto ha avuto il decennio di sanzioni occidentali sull'economia iraniana?

 

Innanzitutto l'Iran ha perso migliaia di milioni di dollari della vendita di idrocarburi.

 

Secondo i dati solo nel 2013 l'Iran ha perso 63.000 milioni di dollari della vendita di greggio e di gas naturale. Dal 2012 ad oggi l'Iran ha perso più di 1160.000 milioni di dollari solo di sanzioni nel settore petrolifero.

 

La caduta del PIB dell'Iran tra il 2012 e il 2014 è salita al9% e l'inflazione è stata del 10% annuale.

 

Il valore della moneta iraniana, il rial, è scesa a meno della metà nei confronti del dollaro.

 

Secondo gli USA, se l'Iran non fosse stata sotto sanzioni, l'economia iraniana avrebbe potuto crescere tra il 15% e il 20% dal 2011.

 

 

 

 

Cosa succederà senza le sanzioni?

 

In un futuro prossimo, l'Iran pianifica l'aumento della fornitura di greggio.

 

Secondo il Governo, il volume delle vendite petrolifere duplicherà in sei mesi. Secondo i dati del Fondo Monetario Internazionale (FMI), il PIB della Repubblica Islamica crescerà di un 4% dopo la scomparsa delle restrizioni economiche.

 

Il FMI pronostica che ci saranno investimenti verso l'Iran fino a 3.500 milioni di dollari annuali. Le esportazioni iraniane verso i paesi della UE cresceranno, secondo le considerazioni del Fondo, fino a 2000 milioni di dollari l'anno.

 

L'aumento dell'esportazione petrolifera dall'Iran, può far crollare i prezzi del greggio del 14% in un solo anno.

 

 

 

 

Oltre l'Iran, chi beneficerà della sospensione delle sanzioni?

 

La caduta del prezzo del greggio beneficerà i paesi importatori di petrolio come gli USA, il Giappone, la Cina e i paesi dell'Europa occidentale.

 

Per la Russia il ritorno dell'Iran sull'economia globale significa l'apertura di un mercato per la vendita di armai, perché l'accesso ai fondi bloccati all'estero, potrebbe permettere all'Iran di aumentare le sue spese militari.

 

 

 

 

Come cambierà la situazione geopolitica in Medio Oriente?

 

Le sanzioni degli USA e della UE nei confronti dell'Iran presupponevano un fattore di pressione per il paese, e l'averle tolte può portare ad un aumento dell'influenza di Teheran in Medio Oriente.

 

Questa la considerazione dell'arabista russa Vladímir Ajmedov, citato dal canale TV RAIN.

 

Secondo l'analista, le entrate per la vendita del petrolio permetteranno all'Iran non solo di mantenere l'economia del paese e i progetti sociali ma anche di finanziare i gruppi sciiti nei paesi arabi come Siria e Irak.

 

Ajmedov ha sottolineato il fatto che non è sicuro che l'Iran rimarrà senza sanzioni per molto tempo, visto che il prossimo presidente degli USA può tornare alla vecchia politica contro Teheran…