28 Settembre 2011
del Sito Web
TrinityATierra
traduzione
di
Nicoletta Marino
Versione originale
Per molto tempo e fino ad oggi, siamo stati governati da psicopatici,
narcisisti, ossessionati dal potere, senza controllo, megalomani, persone
con un alto deficit intellettuale, depressi cronici, etc. .
Non si tratta di un’esagerazione.
L’unica possibilità che ha la maggior parte di coloro che dirigono la
politica, l’economia o i sistemi di credo religioso del mondo, che la gente
supporti a mala pena il loro partito, è occultare le apparenze creando un
falso senso della realtà delle loro personalità e della loro vita.
Obama è un buon esempio.
Dal 1983-84, Barack
Obama ha lavorato come Editor nella Business International Corporation,
una corporazione molto conosciuta parte della CIA
Il padre africano di Obama fu portato nelle Hawaii dalla CIA e nella foto
appare
con il nonno del presidente degli Stai Uniti, Barack Obama alla sua
destra.
Era il 1959. Ufficialmente, sua madre e suo padre si conobbero
all’università un ano dopo.
Si riconoscono perché tra i due appare il segno della vittoria.
Molti segnali di ricerche portano all’idea che l’operazione “dare agli USA
un presidente di colore”
fu designata dalla CIA anni prima della nascita di Obama.
Lo scenario che dipinge Obama in “Il sogno di mio Padre” sulla sua vita, è
quello di alcuni genitori che si trovarono per la prima volta all’Universita
delle Hawai nel 1959, quando si sa che in realtà sua madre,Ann, a
quell’epoca stava proseguendo gli studi all’Istituto Mercer Island a
Seattle.
Questo è solo uno degli errori biografici sulla vita di Obama che si
aggiunge alla falsificazione del suo certificato di nascita che, secondo le
leggi americane, avrebbero dovuto impedirgli di arrivare alla presidenza in
quanto non era nato nel territorio nord americano.
Il ricercatore Wayne Madsen ha inoltre dimostrato che suo nonno, Stanley Armour Dunham, padre di Ann, già conosceva il padre di Obama. Nella foto
sotto, del 1959 si può vedere Dunham, nonno di Obama che dà il benvenuto
ufficiale alle Hawaii a Obama padre con una cerimonia tradizionale.
Questa scena avviene un anno prima che la madre ed il padre di Obama si
conoscessero alle Hawaii dove imparavano il russo.
La foto mostra anche come una persona che sta tra il nonno ed il padre di
Obama fa il segno della vittoria. Ufficialmente il nonno di Obama era
venditore di mobili e la domanda ovvia è voleva rappresentare un venditore
di mobili che dà il benvenuto nella Comunità di Honolulu ad uno studente
keniota dell’Università delle Hawaii.
Questa è solo una tra le tante prove che la biografia di Obama è stata
truccata per apparire diversa da quello che è in realtà: una produzione made
in CIA.
Sono uno snob e farò qualsiasi cosa
per mantenere l’immagine di me stesso riflessa dallo specchio.
In questo articolo di Madsen si punta inoltre sul carattere narcisista
Barack Obama, follemente ossessionato dalla sua immagine. Mostra però anche
il carattere collerico e la sua determinazione nell’eliminare qualsiasi
critica sulla sua persona, impiegando anche metodi violenti.
Credo che l’articolo interessi tutti.
Così semplicemente, mi adoro.
Un Presidente Depresso
...schiavo della ricerca su Google su se stesso
di Wayne Madsen (WMR)
dal Sito Web
OpinionMaker
traduzione di
Nicoletta Marino
Versione originale
WMR ha saputo da fonti governative, da contatti molto vicini alla Casa
Bianca, che i resoconti di giornali tipo il New York Times, che il
Presidente
Obama soffre di depressione clinica, e sono veritieri sul fatto
che Obama è completamente ossessionato dal modo in cui i giornali, compresi
alcuni siti web, osservano la sua presidenza.
WMR aveva già scritto precedentemente sulla personalità narcisista di Obama
e su come tutto questo aveva toccato in forma negativa le sue capacità di
comando come presidente.
la giornata di Obama inizia con le sue “ricerche vanitose” in Google per
vedere come viene trattato, sia dai mezzi di comunicazione di massa, sia dai
blog politici. Quando trova articoli negativi sulla sua persona, Obama si
infuria terribilmente, fino al punto di adoperare un linguaggio
inappropriato; tutto questo secondo le fonti vicine alla Casa Bianca.
Obama, secondo questi resoconti, è un personaggio ossessionato dalla maniera
in cui i mezzi di comunicazione parlano di lui.
I tre principali interlocutori della sua amministrazione ed i funzionari del
Partito Democratico e del Congresso, il Capo di Gabinetto Bill Daley, la
first Lady Michelle Obama ed il consigliere politico Valerie Jarret sono
arrivati alla conclusione che la miglior strategia è tenere Obama
nell’ambiente in cui si trova meglio:
uno scenario di campagna dove egli sta
al centro dell’adulazione di moltitudini che si sciolgono davanti a lui.
Quando vai a guardarti allo specchio e vedi i segnali?
WMR è stato informato da fonti certe che quando per la prima volta ha letto
del suo passato dalla CIA includendo il suo impiego nella Business
International Corporation e sulle storie relative a sua madre e
la CIA, e
dei suoi nonni, Obama si infuriò in modo così spettacolare; i tre reporter
indipendenti dissero che la Casa Bianca voleva “morto” l’editore di quella
informazione.
In privato alcuni ufficiali della Casa Bianca avevano espresso i propri
timori a membri del Partito Democratico e a responsabili di incarichi
eletti del Partito Democratico di tutto il paese, che Obama era vicino a
riportare un collasso nervoso.
I funzionari della Casa Bianca credono che solo mettendo Obama davanti alle
folle che lo adorano in una campagna dettagliatamente orchestrata,
permetterà loro di guadagnare tempo per amministrare. Senza dubbio, fonti
della Casa Bianca hanno espresso grandi dubbi sulla capacità di Obama di
comportarsi di fronte a critiche sempre più dure.
La paura più grande è che Obama possa avere una crisi in pubblico mettendo
in pericolo così la possibilità di una rielezione ed annullando qualsiasi
possibilità elettorale per il Partito Democratico nel 2012 e dopo questa
data.
Richard Nixon, che soffrì anche di depressione e beveva molto oltre a
prendere antidepressivi, quando dovette affrontare “l’impichment” negli
ultimi mesi della sua carica, optò per l’abbandono nell’agosto 1974. Il
predecessore di Nixon, Lyndon Johnson, che cadde in depressione dopo il
fallimento della strategia di guerra del Vietnam, optò per non essere il
portavoce della campagna per la rielezione nel marzo 1968.
Osservatori della Casa Bianca hanno
riportato che Daley sta utilizzando in
maniera esponenziale il termine “Io” quando si tratta della politica
dell’amministrazione, un indice che Daley sta diventando sempre più
protagonista nei fatti della Casa Bianca.
Il profilo sempre più attivo di Daley sta provocando maggiori frizioni tra
Jarret, e la First Lady e lui stesso.
Si sa che Obama cerca in Internet storie che lo riguardano prima di ricevere
il Riassunto giornaliero fatto dagli responsabili dell’intelligence. Sonda
chi gli ha preparato il resoconto sull’informazione che lui ha già ottenuto
direttamente dalla rete.
Obama che in molti casi già conosce questi resoconti vista la ricerca che fa
lui stesso, regala a chi li prepara una collezione di epiteti che arrivano
ad esprimersi con frasi come “Questo già lo so, stupido figlio di puttana.”
Il nuovo libro di Ron Suskind “Uomini Sicuri - Confidence Men” che parla in
specifico della natura delle disfunzioni della Casa Bianca di Obama, ha
portato ad una campagna in tribunale diretta in primis dalla Casa Bianca che
ha messo medici contro il giornalista premio Pulitzer.
quando questo editore ha domandato se uno o più aiutanti della Casa Bianca
si fossero infuriati per i resoconti sul passato di Obama nella CIA e sulla
sua famiglia o se ci possono essere delle ragioni per temere una minaccia
contro l’autore di questo libro, la risposta data è che vista la natura del
modello della Casa Bianca, non era improbabile.
Abbiamo anche saputo che Obama è molto cosciente del recente viaggio in
Indonesia del giornalista alla ricerca di dettagli su di lui e sulla sua
famiglia.