di Pepe Escobar

29 Lugio 2019

dal Sito Web GreanvillePost

traduzione di Nicoletta Marino

Versión original en ingles

Versione in spagnolo

 

 

 

 

 

 

 

Il merito della chiave della 'Difesa Nazionale della Cina nella Nuova Era (China's National Defense in the New Era), un rapporto ufficiale pubblicato dal Consiglio di Stato di Pechino è chiarire ogni dubbio sulla provenienza del Regno Medio e verso dove andrà nel 2049, la mitica data teoricamente, per essere restaurata come la potenza mondiale più importante.

 

Anche se non è molto pieno di dettagli, il rapporto ufficiale si deve leggere come la risposta cinese alla Strategia per la Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti, e anche alla Strategia di Difesa Nazionale.

 

Inutile dire che il Pentagono sta esaminando attentamente ogni discorso che considera la Cina come,

un "cattivo attore" e "una minaccia", la terminologia associata al suo mantra di "aggressione cinese".

Per arrivare al sodo e per perpetuare la gioia dei sostenitori e critici della Cina, riportiamo gli elementi essenziali di questo rapporto ufficiale.

 

 

 

 

Perché stabilità globale?

 

La leadership di Pechino afferma apertamente che:

"Gli Stati Uniti hanno regolato le loro strategie di sicurezza e di difesa nazionale e hanno adottato politiche unilaterali" che essenzialmente "hanno minato la stabilità strategica globale".

Grandi settori del Sud del Globo sarebbero d'accordo.

 

La contrapartita è l'evoluzione della,

"associazione strategica integrale della coordinazione Cina-Russia per una nuova era" che adesso svolge "un ruolo importante per mantenere la stabilità strategica globale".

Parallelamente, Pechino è molto attento nell'elogiare,

"la relazione militare con gli USA secondo i principi del no conflitto, no confronto, mutuo rispetto e cooperazione di beneficio reciproco".

 

La "relazione militare-militare" dovrebbe funzionare come "uno stabilizzatore delle relazioni tra i due paesi e quindi contribuire alla relazione Cina-USA basata sul cordinamento, la cooperazione e la stabilità".

Altra contraparte chiave degli USA e della NATO, è il ruolo che ogni volta è più cruciale dell'Organizzazione di Coperazione di Shanghai (OCS), che sta,

"forgiando una associazione costruttiva di non alleanza e di non confronto che non si dirigerebbe a terzi, ampliando la cooperazione della sicurezza e della difesa e che crea un nuovo modello per la cooperazione regionale della sicurezza".

Il documento tecnico enfatizza che,

"la OCS si è trasformato in un nuovo tipo di organizzazione integrale di cooperazione regionale che copre l'area e la popolazione più grande del mondo" qualcosa che di fatto è corretto.

L'ultimo vertice della OCS a Bishkek fece meraviglie presentando alcune delle qualità più preziose del gruppo, specialmente,

la "fiducia reciproca", le "consultazioni", il "rispetto per le diverse civiltà" e "la ricerca dello sviluppo comune".

Nei punti principali, contrariamente allo scetticismo occidentale, il rapporto ufficiale afferma che,

"la situazione del Mare del Sud della Cina è generalmente stabile" e che è "un'architettura della sicurezza asiatica equilibrata, stabile, aperta, che include continuamente e che si sviluppa".

Non ci si deve fare illusioni sulla posizione di Pechino per "l'indipendenza di Taiwan", che non cambierà niente da quanto stabilito dal piccolo timoniere Deng Xiaoping alla fine della decade degli anni 70:

"Le forze separatiste e le loro azioni continuano ad essere la immediata minaccia più grave per la pace e la stabilità nello stretto di Taiwan è la più grande barriera che ostacola la riunificazione pacifica del paese".

E lo stesso si applica,

"alle forze separatiste esterne per 'l'indipendenza del Tíbet' e la creazione del 'Turquestan Orientale'."

Come ha affrontato Pechino - e si è sviluppato economicamente Pechino - il Tibet continuerà ad essere il piano maestro per aggiustare e sviluppare economicamente Xinjiang, indipendentemente dalla protesta occidentale per la sottomissione di più di un milione di Uiguri in Cina.

 

Per quanto riguarda l'agitazione di Hong Kong e il grado dell'interferenza di "forze esterne", il rapporto ufficiale rappresenta Hong Kong come un modello da seguire, nel cammino verso Taiwan.

"La Cina aderisce ai principi della 'riunificazione pacifica' e 'un paese, due sistemi' e promuove lo sviluppo pacifico delle relazioni attraverso lo Stretto e promuove la riunificazione pacifica del paese".

Nel Mare del Sud della Cina, il libro bianco (White Paper) dice che,

"i paesi aldifuori della regione fanno frequenti rilevazioni vicino alla Cina per aria e mare e entrano illegalmente nelle acque territoriali della Cina e nelle acque e nello spazio aereo vicino alle isole e alle coste della Cina il che mina la sicurezza nazionale della Cina."

Così non ci sarà nessun malinteso in quanto afferma:

"Le isole del Mare del Sud della Cina e le Isole Diaoyu sono parti inalienabili del territorio cinese".

La ASEAN e il Giappone dovranno trattare con ciò che Pechino dice sono i fatti.

 

 

 Cina:

Fanti di marina dell'Esercito Popolare di Liberazione

(Marina)

 

 

 

 

Senza egemonia - Mai

 

Sebbene afferma che,

"si è raggunto un grande passo avanti nella Rivoluzione del Ministero della Difesa con caratteristiche cinesi" la versione cinese del Pentagono, il White Paper ammette che "l'EPL è ancora olto indietro rispetto ai principali eserciti del mondo".

L'impegno è inconfondibile:

"trasformare completamente le forze armate del popolo, in forze di classe mondile per metà del XXI secolo".

Si mette una speciale enfasi sulla diplomazia nonostante la scena relativamente tranquilla della Cina.

"La Cina ha svolto un ruolo costruttivo per la soluzione politica dei punti critici regionali, come la questione della penisola della Corea, la questione iraniana e quella siriana."

Il corollario non potrebbe essere più chiaro:

"La Cina si oppone all'egemonia, all'unilareralità e al doppio standard".

Si potrebbe dire che il punto più importante indicato dal White Paper, in marcato contrasto con la narrazione di "aggressione cinese", è il fatto che,

"mai cercare l'egemonia, l'espansione o sfere di influenza" si qualifica come "la caratteristica che distingue la difesa nazionale della Cina nella nuova era."

Questo è sostenuto da ciò che potrebbe definirsi come l'approccio della Cina che la distingue nelle relazioni internazionali:

Rispettare "i diritti di tutti i popoli nella scelta indipendente del proprio cammino per lo sviluppo" e "la soluzione delle dispute internazionali con il dialogo, la negoziazione e una equa consultazione".

 

"La Cina si oppone ad una interferenza negli affari interni degli altri, all'abuso dei deboli da parte dei forti e a qualsiasi intento di imporre la volontà degli altri".

Allora la "Tabella di Marcia" è sul tavolo perché tutti possano vederla. Sarà affascinante osservare le reazioni di innumerevoli latitudini in tutto il Sud del Globo.

 

Vediamo come risponde il sistema di "aggressione cinese"…