di Julio Berdegué e Silvia Saravia 11 Ottobre 2018 dal Sito Web IPSNoticias traduzione di Nicoletta Marino Versione originale in spagnolo
Contadini lavorano in un campo di mais, mischiato con altre piante, a San Lorenzo, un municipio del sud del Messico che è popolato da migranti guatemaltechi che sono fuggiti da loro paese negli anni 80. FAO
Questo è un articolo dell’opinione di Julio Berdegué, rappresentante regionale della FAO per lAmerica Latina e i Caraibi e di Silvia Saravia...
Dei 33 milioni di emigranti internazionali originari dell’America Latina e dei Caraibi, circa 15 milioni provengono dal Messico e da tre paesi che formano il cosiddetto Triangolo Nord Centroamericano:
Gli emigranti di quei paesi hanno come meta principale gli Stati Uiti e il loro movimento migratorio passa attraverso il Messico, formando così uno dei principali corridoi migratori della nostra regione e del mondo.
L’importanza dell’emigrazione internazionale non è minore nell economie dei paesi del Triangolo Nord Centroamericano:
La crescita delle rimesse sono state anche sostanziali:
Julio Berdegué. FAO
Se consideriamo che circa il 40% delle rimesse internazionali sono destinate a zone rurali, è chiaro fino a che punto i flussi internazionali di persone e di rimesse sono fondamentali per il sostentamento delle comunità meno progredite.
Le cause dell’emigrazione nel Triangolo Nord sono da associarsi non solo al desiderio di cercare migliori opzioni economiche, ma alla pressione di scappare
L’instabilità climatica come causa del Triangolo Nord è evidente nel cosiddetto Corridoio Secco Centroamericano, una ecoregione di foresta tropicale secca che abbraccia quasi un terzo del territorio dell’America Centrale dove vivono circa 11 milioni di persone.
Il 60% vive in povertà e negli anni recenti sono state registrate sempre con più frequenza situazioni di,
La violenza è l’altro aspetto che incide direttamente sui flussi migratori interni e internazionali del Triangolo Nord.
Nel caso di Guatemala, El Salvador e Honduras, il tasso di omicidi è stato di 31, 64 e 74 persone per ogni centomila abitanti nel 2014.
Silvia Saravia. FAO
Nei paesi del Triangolo del Nord uno studio recente dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ha identificado 218 municipi con tassi estremamente alti di emigrazione dove vivono circa 4 milioni e mezzo di persone.
Si desideriamo mitigare l’emigrazione, sarà indispensabile stimolare lo sviluppo di quei teritori che espellono emigranti con strategie che comprendano alemno quattro dimensioni.
Eccole:
La FAO insieme alla Commissione Economica per l’America Latina e i Caraibi (Cepal) e altri soci strategici, hanno formato un’Alleanza per affrontare efficacemente le cause dell’emigrazione rurale in Mesoamerica.
L’apporto principale dell’Alleanza saranno proposte di politiche concrete adattate alla realtà di questa regione, che possano mitigare la pressione migratoria e che propizino lo sviluppo nei territori d’origine.
Queste proposte affronteranno i fattori che provocano o esacerbano i grandi spostamenti e permetteranno la creazione di condizione che permettano alle comunità e alle persone di svilupparsi e di vivere in pace poiché l’emigrazione deve essere solo un’opzione.
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