di George Galloway
09 Gennaio 2019
dal Sito Web
RT

traduzione di Claudiordali

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George Galloway è stato un membro del parlamento britannico per quasi 30 anni. Presenta spettacoli televisivi e radiofonici (anche su RT). E’ un regista, uno scrittore e un rinomato oratore.


Nonostante tutta l'immondizia sparata fuori dall'apparato di disinformazione della NATO, nel 2019 il cuore imperiale è entrato in uno stato di completo caos.

... le tre capitali dell'Impero, oggi si trovano davvero ad essere senza governo, ferme e barcollanti sull'orlo del collasso o assediate dalla loro stessa gente.


Nel frattempo, le loro Nemesi auto imposte, Mosca e Pechino, brindano al nuovo anno in uno stato di notevole ottimismo e fiducia in se stesse. Questi sono i fatti, queste sono le novità.


Iniziamo dalla cima dell'Impero ...


Il governo degli Stati Uniti è fermo tra la stasi e una raffica di obici intergovernativi. Il segretario alla Difesa, "Cane Pazzo" Mattis, si è dimesso e altri subalterni in divisa si sono arrabbiati per la risoluta determinazione del presidente nel volersi ritirare dalle costose e perdenti guerre straniere.


John Bolton, il vero "cane pazzo", si è apertamente opposto al presidente Trump sulla questione della Siria, Mueller lo segue e la nuova maggioranza democratica alla Camera si prepara a "mettere sotto accusa la testa di c***o".


Nessuno sa se il presidente Trump resterà tale ancora per molto, e dando una semplice occhiata alle opinioni del suo presunto successore, il vicepresidente Mike Pence, ci torna in mente la famosa immagine del presidente Nixon con alle spalle il vicepresidente Spiro Agnew.


Nella vignetta satirica c'era Nixon che indicava sopra la sua spalla e diceva,

"nessuno mi sparerà con questo tizio come successore."

A Londra, il primo ministro britannico Theresa May è una donna morta che cammina; l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea è ancora una questione di totale incertezza dopo soli 80 giorni di distanza.


Le violenze al di fuori del Parlamento hanno cominciato a esplodere, nessuna fazione può comandare la maggioranza e non si possono indire delle elezioni perché il risultato più ovvio sarebbe la vittoria del veterano antimperialista Jeremy Corbyn, che farebbe arrestare immediatamente lo "stato sommerso - deep state" (assieme all'autore di questo articolo e ai sensi dell'Integrity Initiative).


Senza un accordo sulla Brexit, il sud dell'Inghilterra si fermerà per mancanza di organizzazione, dal momento che i camion diretti da e verso il continente, trasformeranno il Kent, il "Giardino dell'Inghilterra", in un parcheggio.


Una Brexit solo di nome, altrimenti nota come l'accordo di Theresa May, non può passare alla Camera dei Comuni la prossima settimana, con l'opposizione dei laburisti insieme ad almeno 50 parlamentari del governo e a 10 membri del DUP, i partner della coalizione.


Con la terza opzione, ossia un nuovo referendum, si corre il rischio che venga fuori lo stesso scenario (quasi mai riportato interamente) che si è manifestato sulle strade di Parigi e in altre città francesi.


Sfidando il risultato del primo referendum e tentando di ingannare 17,4 milioni di persone su ciò che hanno votato, in Inghilterra si rischia la pace sociale. Milioni di elettori che in Gran Bretagna hanno votato la Brexit, sono tra quelli che non hanno niente da perdere.


In Francia, l'Eliseo è diventato la Bastiglia di Macron e non è affatto inconcepibile che possa venire preso d'assalto.


Lo scorso weekend il suo portavoce è stato fatto uscire di nascosto da una porta di servizio, dopo che un camion, dirottato da alcuni manifestanti, aveva sfondato la porta dell'edificio governativo in cui si trovava.


Le stesse condizioni che Macron si è sforzato così tanto di far avvenire a Damasco e che la Francia ha aiutato a realizzare a Kiev, ora stanno facendo traballare le basi stesse della Repubblica francese.


Anche se in tantissimi facessero finta di non vedere, come fece Nelson, (Nelson's Eye - quando durante la battaglia di Trafalgar, al famoso ammiraglio Nelson fu detto che la marina francese stava avanzando su di lui, mise il telescopio sulla macchia nera che copriva il suo occhio mancante e disse "Non vedo navi") non cambierà il fatto che per otto settimane, centinaia di migliaia di francesi di tutti i partiti politici, si sono portati - sempre più violentemente - per le strade delle città di tutto il paese, chiedendo che il loro presidente si dimettesse.


E quel Macron che ha fatto piovere Euro in agevolazioni sugli Champs Elysees - in totale disprezzo delle regole fiscali UE - ha semplicemente incoraggiato "les autres" a continuare la dimostrazione.


Questa settimana, il governo italiano che fa parte della UE (e della NATO), si è unito ai "Gilets-Jaunes" con il ministro Matteo Salvini che denunciava personalmente il presidente francese di essere,

"contro il suo popolo."

Questo sabato (12 gennaio), a Londra si terrà una gigantesca dimostrazione che pareggerà la serie di richieste anti-austerity al governo britannico, come i Gilet Gialli hanno fatto in Francia con Macron.


Il centro non può reggere. Il vecchio ordine sta morendo; il nuovo non riesce a nascere.


Se non stiamo attenti ben presto vivremo al tempo dei mostri...