di George Galloway
09 Gennaio
2019
dal Sito Web
RT
traduzione
di
Claudiordali
Versione originale in inglese
Versione in spagnolo
© Global Look Press
Christoph Meyer/DPA
© Reuters/Kevin Lamarque
© Reuters/Christian Hartmann
George Galloway è stato
un membro del parlamento britannico per quasi 30 anni. Presenta
spettacoli televisivi e radiofonici (anche su RT). E’ un regista,
uno scrittore e un rinomato oratore.
Nonostante tutta l'immondizia sparata fuori dall'apparato di
disinformazione della NATO, nel 2019 il cuore imperiale è entrato in
uno stato di completo caos.
... le tre capitali
dell'Impero, oggi si trovano
davvero ad essere senza governo, ferme e barcollanti sull'orlo del
collasso o assediate dalla loro stessa gente.
Nel frattempo, le loro Nemesi auto imposte,
Mosca
e
Pechino, brindano al nuovo anno in
uno stato di notevole ottimismo e fiducia in se stesse. Questi sono
i fatti, queste sono le novità.
Iniziamo dalla cima dell'Impero ...
Il governo degli Stati Uniti è fermo tra la stasi e una raffica di
obici intergovernativi. Il segretario alla Difesa,
"Cane
Pazzo" Mattis, si è dimesso e altri subalterni
in divisa si sono arrabbiati per la risoluta determinazione del
presidente nel volersi ritirare dalle costose e perdenti guerre
straniere.
John Bolton, il vero "cane
pazzo", si è apertamente opposto al presidente Trump sulla questione
della Siria, Mueller lo segue e la nuova maggioranza democratica
alla Camera si prepara a "mettere sotto accusa la testa di c***o".
Nessuno sa se il presidente
Trump
resterà tale ancora per molto, e dando una semplice occhiata alle
opinioni del suo presunto successore, il vicepresidente Mike
Pence, ci torna in mente la famosa immagine del presidente
Nixon con alle spalle il vicepresidente Spiro Agnew.
Nella vignetta satirica c'era Nixon che indicava sopra la sua spalla
e diceva,
"nessuno mi sparerà
con questo tizio come successore."
A Londra, il primo
ministro britannico Theresa May è una donna morta che
cammina; l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea è ancora
una questione di totale incertezza dopo soli 80 giorni di distanza.
Le violenze al di fuori del Parlamento hanno cominciato a esplodere,
nessuna fazione può comandare la maggioranza e non si possono indire
delle elezioni perché il risultato più ovvio sarebbe la vittoria del
veterano antimperialista Jeremy Corbyn, che farebbe arrestare
immediatamente lo "stato sommerso - deep state"
(assieme all'autore di questo articolo e ai sensi dell'Integrity Initiative).
Senza un accordo sulla Brexit, il sud dell'Inghilterra si fermerà
per mancanza di organizzazione, dal momento che i camion diretti da
e verso il continente, trasformeranno il Kent, il "Giardino
dell'Inghilterra", in un parcheggio.
Una Brexit solo di nome, altrimenti nota come l'accordo di
Theresa May, non può passare alla Camera dei Comuni la prossima
settimana, con l'opposizione dei laburisti insieme ad almeno 50
parlamentari del governo e a 10 membri del DUP, i partner della
coalizione.
Con la terza opzione, ossia un nuovo referendum, si corre il rischio
che venga fuori lo stesso scenario (quasi mai riportato interamente)
che si è manifestato sulle strade di Parigi e in altre città
francesi.
Sfidando il risultato del primo referendum e tentando di ingannare
17,4 milioni di persone su ciò che hanno votato, in Inghilterra si
rischia la pace sociale. Milioni di elettori che in Gran Bretagna
hanno votato la Brexit, sono tra quelli che non hanno niente da
perdere.
In Francia, l'Eliseo è diventato la Bastiglia di Macron e non
è affatto inconcepibile che possa venire preso d'assalto.
Lo scorso weekend il suo portavoce è stato fatto uscire di nascosto
da una porta di servizio, dopo che un camion, dirottato da alcuni
manifestanti, aveva sfondato la porta dell'edificio governativo in
cui si trovava.
Le stesse condizioni che Macron si è sforzato così tanto di far
avvenire a Damasco e che la Francia ha aiutato a realizzare a Kiev,
ora stanno facendo traballare le basi stesse della Repubblica
francese.
Anche se in tantissimi facessero finta di non vedere, come fece
Nelson, (Nelson's
Eye - quando durante la
battaglia di Trafalgar, al famoso ammiraglio Nelson fu detto che la
marina francese stava avanzando su di lui, mise il telescopio sulla
macchia nera che copriva il suo occhio mancante e disse "Non vedo
navi") non cambierà il fatto che per otto settimane, centinaia di
migliaia di francesi di tutti i partiti politici, si sono portati -
sempre più violentemente - per le strade delle città di tutto il
paese,
chiedendo che il loro presidente si dimettesse.
E quel Macron che ha fatto piovere Euro in agevolazioni sugli
Champs Elysees - in totale disprezzo delle regole fiscali UE - ha
semplicemente incoraggiato "les autres" a continuare la
dimostrazione.
Questa settimana, il governo italiano che fa parte della UE (e della
NATO), si è unito ai "Gilets-Jaunes"
con il ministro
Matteo Salvini che
denunciava personalmente il presidente francese di essere,
"contro il suo
popolo."
Questo sabato (12
gennaio), a Londra si terrà una gigantesca dimostrazione che
pareggerà la serie di richieste anti-austerity al governo
britannico, come i Gilet Gialli hanno fatto in Francia con Macron.
Il centro non può reggere. Il vecchio ordine sta morendo;
il nuovo non riesce a nascere.
Se non stiamo attenti ben presto vivremo al tempo dei mostri...
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