di Veronique de Rugy 22 Marzo 2019 dal Sito Web AIER traduzione di Nicoletta Marino
In questi giorni si fa molta attenzione e scrivere cercando di spiegare a una generazione di votanti il perché il socialismo fallisce sempre.
Il socialismo fallisce non solo nel concedere beni economici, è anche una fonte di oppressione di massa e di dolore. Capisco perché in tanti stanno dedicando una mole di energia in questo compito.
Primo: persone come la senatrice Bernie Sanders e la rappresentante Alexandria Ocasio-Cortez (AOC) e alcune altre che hanno fatto sì che la nozione del socialismo sia accettato in alcuni circoli.
Poi, secondo una inchiesta di agosto, per la prima volta da quando Gallup formulò la domanda, più democratici approvano il socialismo piuttosto del capitalismo.
Comunque se tutto quello che facciamo è parlare su come Venezuela sia un inferno e Cuba è un luogo terribile, temo che possiamo finire con l'essere l'equivalente moderno del Don Chisciotte che lotta contro i mulini al vento…
Il modello cubano
C'è molto lavoro da fare per aiutare gli americani più giovani a comprendere come Venezuela e Cuba sono finiti con l'essere dei luoghi così orribili (in alcuni casi, dobbiamo spiegare che di fatto questi sono luoghi orribili).
Fino a che Venezuela è stata al centro delle notizie con regolarità per l'incapacità di agire della sua gente, e anche per l'espropiazione e la "tirannia giornaliera" del regime di Chávez-Maduro, ci sono stati molti intellettuali che inneggiavano al sistema.
E non dimentichiamoci gli elogi o lamancanza di condanna del regime oppressivo di Cuba, proveniente da molti capi mondiali dopo la morte di Fidel Castro.
E quindi sì c'è molto lavoro da fare.
Se questo è tutto quello che facciamo, però, in risposta a AOC e Sanders raccontando agli statunitensi che un regime socialista produrrà un mondo in cui tutti lavorano meno, guadagnano meno, ricevono assistenza medica e educazione gratuita e riceveranno generosi sussidi del governo anche quando uno decide di non lavorare, nessuno tentato dal socialismo, lo ascolterà.
Il modello svedese
Lo si deve al fatto che quando Sanders e i suoi colleghi parlano del socialismo, non dicono che si espropriano i diritti di proprietà, che nazionalizzano tutte le imprese o di eliminano tutti i canali tv, meno uno, il canale televisivo di stato. Non stanno parlando di Venezuela o di Cuba...
Parlano, invece di Danimarca e Svezia...
Sanders e la sua gente non intendono dire che il socialismo esiste sotto un solo aspetto.
Da una parte ci sono le dittature, dall'altro ci sono le democrazie sociali. Tutti e due i lati dell'aspetto utilizzano l'oppressione e le tasse obbligatorie per raggiungere i loro obiettivi.
Il grado con cui lo fanno varia molto.
Questa variazione dei metodi socialisti genera anche variazioni della legittimità nei diversi gradi del socialismo. Nessuno pensa veramente che il èresidente francese Emmanuel Macron csia un despota (nonstante la sua stessa gente lo chiama rgolarmente tiranno) nonostante la gigantesca misura dello stato francese e l'enorme quantità di tasse ch il regime ne trae.
Una parte permette le elezioni, l'altra le poibisce o si fa beffe del concetto.
Eppure è anche sicuro che tutte le varietà del socialismo non raggiungono i propri obiettivi per la stessa ragione:
E così facendo, tutte le varietà del socialismo sono preda dell'insuperabile problema di conoscenza, come è stato ben dimostrato dallìeconomista morto Don Lavoie nel suo libro del 1985 Pianificazione Economica Nazionale: Cosa ne rimane?
Detto questo, c'è comunque una grande differenza tra Venezuela e Danimarca riguardo a quanto cercano di controllare i pianificatori e come risultato, quanto distruggono i pianificatori dell'economia.
Mi preoccupa il fatto che se continuiamo a parlare come se i democratici americani odierni prevenissero controlli così grandi come quelli che esistono in Venezuela, coloro che tra noi avvisano dei pericoli che si nascondono negli schemi di Sanders e di AOC, non potremo andare oltre.
Il modello francese
Oltre questa difficoltà c'è il fatto che, sebbene affermano che stao parlando di paesi nordici, Sanders e AOC hanno in mente un regime molto simile a quello della Francia.
Quando la Svezia e la Dinamarca molto vicino a quello di cui parla Sanders, i risultati furono così mpessimi che ognuno di quei paesi implementà riforme di mercato abbastanza drastiche.
Questi due paesi, non sono affatto dei paesi liberali, però grazie ai grandi tagli di spesa e di tasse più basse, non sono il disastro che sono stati prima.
La Francia èsenza ombra di dubbio, un disatro.
Questo si deve al fatto che c'è un aspetto in particolare di cui gli AOC e i Sandres del mondo non menzionano ai loro seguaci quando parlano del loro sogno socialista:
La Francia una volta è stata un modello da seguire per quello che un governo può fare per la propria gente.
Però, si è trasformta in un esempio vergognoso da quando "I Gilet Gialli" sono scesi in strada per manifestare contro l'incredibile quantità di tasse che pagano.
Questi ragazzi non appartengono alla classe alta. Sono delle persone che fino ad ora hanno appoggiato le politiche che sono inevitabili quando il governo presta tanti servizi e sono inclusi per la maggior parte nell'economia.
Parlando di tasse, il WSJ ha fatto un buon riassunto della situazione:
Come promemoria, l'imposta sul salario è molto regressiva, consuma la maggior parte delle entrate delle persone a basso reddito e della classe media piuttosto che quelle dei ricchi.
E aggiungiamo:
Indubbiamente la spesa in Francia è anche più regressiva visto che la maggior parte è pagata dall epersone di classe media e a reddito basso. Però è un sistema stupido quello che si aggrappa a un grippo per ridistribuirlo a quello stesso gruppo.
Aggiungiamo un ulteriore aumento alla benzina che è già alto (e regressivo) in Francia alle 124 imposte e dazi esistenti e la gente è impazzita.
Quella stessa gente ha protestato senza interruzione dal 17 novembre 2018.
Non approvo la violenza, ma capisco perché i manifestanti sono così furiosi.
Regolamento del lavoro
La loro ira è alimentata ancora di più dal rigido mercato del lavoro.
La Francia ha ogni tipodi regolamenti del lavoro sui suoi libri:
Tutte queste politiche fanno sì che la vita delle persone di classe media e bassa siano più difficili, la disoccupazione è alta (il 24.5 per cento per i giovani francesi) e la crescita economica è stata poca per decenni.
La conclusione è la seguente:
Quindi tutti patiranno.
Ma coloro che staranno molto male sono proprio coloro che stanno più in basso…
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