di Vic Bishop
02 Aprile 2018
dal
sito web
WakingTimes
traduzione
di
Claudiordali
Versione originale in inglese
Poco
prima della Pasqua, Papa
Francesco
è stato citato da un giornalista italiano (Eugenio Scalfari),
il quale sosteneva che lo schietto Rappresentante dei Cattolici
avesse negato
l'esistenza dell'inferno.
Un
commento del genere è una grossa novità per un sistema religioso di
quella stazza. Infatti, poco dopo la pubblicazione dell'articolo, il
Vaticano ha confutato le dichiarazioni, definendole tutte errate.
Tuttavia, ormai la storia aveva già fatto il giro dei media
internazionali, generando polemiche significative.
Durante
l'incontro, Scalfari chiese al papa dove andassero a finire "le
anime cattive", la cui risposta venne detto fu questa:
"Non
vengono punite.
Quelle che si pentono ottengono il perdono di Dio e vanno a
finire tra coloro che lo contemplano, ma quelle che non si
pentono e non possono essere perdonate, scompaiono.
Non esiste l'inferno,
esiste la scomparsa delle anime peccatrici."
Fonte
In
realtà si tratta di un problema semantico, di due tizi che
contemplano la domanda più grande di tutte:
Cosa
ci succede
quando moriamo?
È facile
capire perché i credenti e i non credenti coglierebbero entrambi
l'attimo per fare un commento.
Dopotutto, il Papa è un "pesce grosso". È una delle persone
più conosciute al mondo, per cui una semplice frase diventa una
notizia internazionale.
Ecco un
paio di cose che il Papa non vi direbbe mai sull'inferno, proprio
perché l'inferno è importante ...
-
Prima di tutto, qualunque cosa si possa pensare a ciò che
potrebbe o non potrebbe accadere nell'aldilà, gli esseri
umani hanno la capacità intrinseca di creare un inferno
molto reale e viscerale sulla terra, nel qui e ora.
Non dobbiamo aspettare di morire per vivere un inferno.
Sembra che in questo momento, gran parte del pianeta lo sia
già.
Questo tipo di inferno è veramente un livello di
coscienza umana. È una parte molto naturale degli esseri
umani, la parte peggiore, e più la coscienza umana vi
affonda, tanto più la realtà diventa infernale.
Questo livello di coscienza viene vissuto come un pianeta
devastato dalla sofferenza umana, dalla fame, dalla guerra (losh)
e tutto ciò che abbiamo in quel momento, sono le risorse e
l'ingenuità per fermarlo.
Sembra un mondo in cui i crimini più orribili contro il
prossimo e contro la natura, continuano incontrastati e in
modo significativo.
-
In secondo luogo, la chiesa ha bisogno del
concetto di inferno, perché senza di esso non esiste
alcuna ragione sottostante per conferire tutta la propria
speranza e fede all'organizzazione.
Senza l'inferno, non sono più necessarie né la salvezza, né
la redenzione, che è ciò che offre la chiesa.
L'inferno è la piattaforma di marketing della religione in
generale e anche se ci concentriamo sugli orrori che possono
emergere dopo la vita, dimentichiamo di concentrarci per
risolvere i problemi infernali che ci sono ai giorni nostri.
Il
vescovo episcopaliano in pensione,
John Shelby
Spong,
è stato un personaggio molto controverso per aver spiegato in che
modo e per quale motivo la chiesa ha creato il
concetto di inferno.
Qui
riportiamo i suoi commenti a Dateline NBC.
"Non
credo che esista l'Inferno.
Mi
capita di credere nella vita dopo la morte, ma non penso che
abbia niente a che fare con la ricompensa e la punizione. La
religione è sempre nel business del controllo e questo è un
concetto che le persone non capiscono davvero. È un'azienda che
opera nel business del controllo e che produce sensi di colpa.
Per
cui, se avete un Paradiso come luogo dove ricompensare la bontà
e un Inferno come luogo dove punire il male, significa che avete
il controllo della popolazione.
Quindi hanno creato questo luogo infuocato, che per tutta
la storia del
Cristianesimo,
ha letteralmente tirato fuori l'inferno da molte persone. Fa
parte di una tattica di controllo."
"Ogni chiesa che conosco afferma 'di essere la vera chiesa' e di
detenere l'autorità suprema,
'Abbiamo
un Papa Infallibile. Abbiamo la Bibbia…'
L'idea che la verità di Dio possa essere legata a un qualsiasi
sistema umano mediante un qualsiasi credo umano o un qualsiasi
libro umano, è una cosa che per me va quasi oltre ogni
immaginazione.
Dio
non è Cristiano. Dio non è Ebreo o Musulmano o Indù o Buddista.
Sono
tutti dei sistemi umani, che gli esseri umani hanno creato per
cercare di aiutarci a camminare nel mistero di Dio. Onoro la mia
tradizione. Cammino nella mia tradizione.
Ma
non penso che la mia tradizione definisca Dio.
Mi
mette solo nella direzione di Dio ... "
John Shelby Spong
Guardate il video sotto...
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