Il "Papa di
Washington"? Chi è Papa Francesco I?
Il cardinale Jorge
Mario Bergoglio e la Guerra Sporca in Argentina
di
Michel Chossudovsky
14 Marzo 2013
Il Conclave del
Vaticano
ha eletto il
cardinale Jorge Mario Bergoglio
a Papa Francesco I...
Chi è Jorge Mario
Bergoglio?
Nel 1973 venne
nominato "padre superiore provinciale" dell'Argentina per la
Compagnia del Gesù.
In questa veste,
Bergoglio fu il gesuita col più alto grado in Argentina durante la
dittatura militare guidata dal generale Jorge Videla (1976-1983).
In seguito divenne
vescovo e arcivescovo di Buenos Aires. Nel 2001 Papa Giovanni Paolo
II lo ha elevato al titolo di cardinale.
Quando la giunta
militare lasciò il potere nel 1983, il presidente eletto Raúl
Alfonsín istituì la Commissione della Verità per indagare
sui crimini che furono alla base della "Guerra Sporca" (La Guerra
Sucia).
La giunta militare
venne sostenuta segretamente da Washington.
Durante il colpo di
stato militare del 1976, il Segretario di Stato americano
Henry
Kissinger giocò un ruolo determinante dietro le
quinte.
William Rogers, il
principale portavoce di Kissinger in America Latina, due giorni dopo
il golpe gli disse che,
"tra non molto, in
Argentina dovremo aspettarci una grande repressione e,
probabilmente, anche molto sangue."
Archivio della Sicurezza Nazionale
23 Marzo 2006
L'Operazione "Condor"
Ironia della sorte,
il 5 Marzo 2013, una settimana prima dell'investitura a Pontefice
del Cardinale Bergoglio, a Buenos Aires è iniziato un processo molto
importante.
Il processo in
corso a Buenos Aires intende:
"considerare la totalità dei crimini compiuti sotto l'Operazione
Condor, una campagna coordinata da varie dittature latino
americane sostenute dagli Stati Uniti negli anni '70 e '80 per dare
la caccia, torturare e assassinare decine di migliaia di
oppositori."
Per ulteriori
dettagli, date un'occhiata a
Operazione Condor - Processo al
Programma di
Sequestro e Omicidio in America Latina - di Carlos Osorio e Peter
Kornbluh, del 10 Marzo 2013.
e
il generale Jorge Videla
(foto degli anni
'70)
La giunta militare
guidata dal generale Jorge Videla fu responsabile di innumerevoli
omicidi, compresi i preti e le suore che si opposero al governo
militare, sponsorizzato dalla CIA, che venne dopo il colpo di stato
del 24 Marzo 1976 e che rovesciò il governo di Isabel Peron:
"Videla era tra i
generali condannati per crimini contro i diritti umani, che
comprendevano 'sparizioni', torture, omicidi e rapimenti.
Nel 1985,
Videla è stato condannato all'ergastolo nel carcere militare di
Magdalena."
Wall Street e
l'Agenda Economica Neoliberale
Una delle nomine
più importanti della giunta militare (che seguiva fedelmente le
istruzioni di Wall Street) è stata quella di José Alfredo
Martinez de Hoz a Ministro dell'Economia; questi era membro
dell'establishment industriale argentino e amico intimo di
David Rockefeller.
Il pacchetto
neoliberale di politica macroeconomica adottato da Martinez de Hoz
era la "fotocopia" di quello imposto in Cile, nell'ottobre del 1973,
dalla dittatura di Pinochet su consiglio dei "Chicago
Boys", dopo il colpo di stato dell'11 settembre dello stesso
anno e l'assassinio del presidente Salvador Allende.
I salari furono
immediatamente congelati tramite decreto. Durante i 3 mesi
successivi al colpo di stato militare del 24 marzo 1976, il potere
di acquisto crollò di oltre il 30 percento. (stime dell'autore,
Cordoba, Argentina, luglio 1976).
La popolazione
argentina fu completamente impoverita.
Sotto la guida del
Ministro dell'Economia José Alfredo Martinez de Hoz, la politica
monetaria della banca centrale fu in gran parte determinata da Wall
Street e dal Fondo Monetario Internazionale. Il mercato valutario
era manipolato. Il peso argentino venne deliberatamente
sopravvalutato generando così un debito estero insormontabile.
L'intera economia
nazionale precipitò nella bancarotta.
Da sinistra a
destra:
Jose Alfredo Martinez de Hoz,
David Rockefeller e il
generale Jorge Videla
Wall Street e la
Gerarchia della Chiesa Cattolica
Wall Street teneva
saldamente le briglia della giunta militare, la quale diede il via
alla "Guerra Sporca" per suo conto. A sua volta, la gerarchia della
Chiesa Cattolica svolse un ruolo fondamentale nel sostenere la
legittimità della giunta militare.
Anche la Compagnia di Gesù
(i
gesuiti) - che rappresenta tuttora la fazione conservatrice più
influente all'interno della Chiesa Cattolica ed era strettamente
associata alle élite economiche argentine - teneva saldamente le
briglia della giunta militare contro le cosiddette "sinistre" del
movimento peronista.
"La Guerra Sporca"
- Le Accuse contro il Cardinale Jorge Mario Bergoglio
La condanna della
dittatura militare (comprese le violazioni dei diritti umani) era un
tabù all'interno della
Chiesa Cattolica.
Anche se i vertici
della Chiesa sostenevano la giunta militare, la base era fermamente
contraria all'imposizione del potere militare.
Nel 2005,
l'avvocato per i diritti umani Myriam Bregman ha intentato
una causa penale contro il cardinale Jorge Bergoglio, accusandolo di
aver cospirato con la giunta militare nel rapimento dei due
sacerdoti gesuiti nel 1976.
Diversi anni dopo,
i sopravvissuti alla "Guerra Sporca" accusarono apertamente il
cardinale Jorge Bergoglio di complicità nel rapimento dei sacerdoti
Francisco Jalics e Orlando Yorio e di sei membri della loro
parrocchia (El
Mundo, 8 novembre 2010).
Il Primate di
Argentina, l'Arcivescovo
Jorge Mario Bergoglio.
Efe
Bergoglio, che
all'epoca era un padre superiore provinciale della Compagnia di
Gesù, aveva ordinato ai due sacerdoti gesuiti "di sinistra" e
oppositori del potere militare "di lasciare le loro opere pastorali"
(cioè, furono licenziati) a seguito delle divisioni all'interno
della Compagnia di Gesù riguardo al ruolo della Chiesa
Cattolica e le sue relazioni con la giunta militare.
Anche se i due
preti Francisco Jalics e Orlando Yorio, rapiti dagli squadroni della
morte nel maggio del 1976, furono rilasciati cinque mesi più tardi
dopo essere stati torturati, altre sei persone, associate ai
parrocchiani rapiti in quella stessa operazione, sono tuttora
"scomparse" (desaparecidos).
Le sei persone
scomparse erano quattro maestre associate alla parrocchia e due dei
loro mariti.
Al suo rilascio, il
sacerdote Orlando Yorio
"accusò Bergoglio
di averlo di fatto consegnato [assieme alle altre persone] agli
squadroni della morte ... Jalics si rifiutò di discutere la denuncia
dopo essersi trasferito in clausura in un monastero tedesco."
Associated Press
13 marzo 2013
"Durante il
primo processo ai capi della giunta militare nel 1985, Yorio
dichiarò: 'Sono sicuro che è stato proprio lui a dare la lista
con i nostri nomi alla Marina'."
I due preti furono
portati al famigerato centro di tortura della Scuola di Meccanica
della Marina (ESMA) e furono trattenuti per più di cinque mesi
prima di essere drogati e scaricati in un villaggio appena fuori
città (vedere Bill van Auken, "The
Dirty War" Pope
- World Socialist
Website and Global Research, 14 marzo 2013).
Tra gli "scomparsi"
per mano degli squadroni della morte c'erano Mónica Candelaria
Mignone e María Marta Vázquez Ocampo, rispettivamente
figlia di Emilio Mignone, fondatore del CELS (Centro de Estudios
Legales y Sociales) e figlia di Martha Ocampo de Vázquez, presidente
della Madres de Plaza de Mayo. (El
Periodista Online, marzo 2013).
María Marta
Vázquez, suo marito César Lugones (foto sopra) e Mónica Candelaria
Mignone, presumibilmente "consegnati agli squadroni della morte" dal
padre superiore provinciale Jorge Mario Bergoglio, sono tra le
migliaia dei "desaparecidos" (scomparsi) della "Guerra
Sporca" argentina , che venne segretamente sostenuta da Washington
attraverso l'Operazione Condor. (Vedere
memorialmagro.com.ar)
Nel corso del
processo iniziato nel 2005:
"Bergoglio [Papa
Francesco I] invocò due volte il suo diritto, ai sensi della legge
argentina, di rifiutarsi di apparire in tribunale; infine, quando
testimoniò nel 2010, le sue risposte furono evasive."
"Almeno due casi
coinvolsero direttamente Bergoglio: uno esaminava le torture
inflitte ai due sacerdoti gesuiti - Orlando Yorio e Francisco Jalics
- che furono rapiti nel 1976 dai quartieri poveri dove sostenevano
la teologia della liberazione.
Yorio accusò
Bergoglio di averli di fatto consegnati agli squadroni della morte
... rifiutandosi di dire al regime che lui approvava il loro lavoro.
Jalics, dopo
essersi trasferito in clausura in un monastero tedesco, si rifiutò
di discutere l'argomento."
Los Angeles Times
1 Aprile 2005
Il Documento
Segreto
Il governo militare
riconobbe, in un Documento Segreto (vedi sotto), che padre Bergoglio
accusò i due sacerdoti di aver stabilito dei contatti con i
guerriglieri e di aver disobbedito agli ordini della gerarchia della
Chiesa (Conflictos de obediencia).
C'era anche scritto
che l'ordine dei Gesuiti aveva chiesto lo scioglimento del gruppo
dei due preti, i quali si erano rifiutati di attenersi alle
istruzioni di Bergoglio.
Il documento
riconosce che "l'arresto" dei due sacerdoti, che furono portati al
centro di tortura e detenzione presso l'ESMA, la Scuola di
Meccanica della Marina, si basava sulle informazioni trasmesse
da padre Bergoglio alle autorità militari. (firmato dal Sig.
Orcoyen)
Sebbene un ex
membro del gruppo dei sacerdoti si era unito all'insurrezione, non
c'era alcuna prova che i preti avessero dei contatti con il
movimento guerrigliero.
"La Santa
Comunione per i Dittatori"
Le accuse rivolte a
Bergoglio, per il rapimento dei due preti gesuiti e di sei membri
della loro parrocchia, non sono che la punta dell'iceberg.
Anche se Bergoglio
era una figura importante all'interno della Chiesa cattolica, non
era certo il solo a sostenere la Giunta Militare.
Secondo l'avvocato
Myriam Bregman:
"Le stesse
dichiarazioni di Bergoglio dimostravano che i funzionari della
chiesa sapevano fin dall'inizio che la giunta stava torturando e
uccidendo i cittadini", e che tuttavia approvavano pubblicamente i
dittatori.
"La dittatura non
avrebbe potuto operare in quel modo senza il supporto chiave della
chiesa."
Los Angeles Times
1 Aprile 2005
Il Generale Jorge
Videla mentre fa la comunione.
La data e il nome del prete non sono
confermati.
Dietro alla
dittatura militare sponsorizzata dagli Stati Uniti c'era l'intera
gerarchia cattolica.
Vale la pena
ricordare che il 23 marzo 1976, alla vigilia del colpo di stato
militare:
"Videla e gli altri
cospiratori ricevettero la benedizione dell'Arcivescovo di Paraná,
Adolfo Tortolo, che servì anche come vicario delle forze armate.
Il giorno stesso
del golpe, i leader militari hanno avuto un lungo incontro con i
capi della conferenza episcopale.
Come emerse da
quell'incontro, l'Arcivescovo Tortolo dichiarò che comunque,
'la
chiesa ha una sua missione specifica... ci sono
circostanze in cui non può astenersi dal partecipare,
persino quando si tratta di problemi legati a un
particolare ordine di stato.'
Esortò gli
argentini a "cooperare in modo positivo" con il nuovo governo."
Gennaio 2011
In un'intervista
condotta con il periodico Sur, il generale Jorge Videla, che
è morto a Maggio 2013 scontando l'ergastolo per crimini contro
l'umanità, ha confermato che:
"Teneva informata
la gerarchia cattolica del paese sulla politica del suo regime di
"far sparire" gli oppositori politici; inoltre, i leader cattolici
gli offrirono dei consigli su come "gestire" quella politica.
Jorge Videla disse
di avere avuto "molte conversazioni" con il primate dell'Argentina,
il cardinale Raúl Francisco Primatesta, a proposito della guerra
sporca del suo regime contro gli attivisti di sinistra.
Il Cardinale Pio
Laghi
e il Generale Jorge Videla
Disse di aver avuto
anche delle conversazioni con altri vescovi di spicco della
conferenza episcopale argentina e con Pio Laghi, il nunzio
apostolico dell'Argentina di quell'epoca.
'Ci hanno informato
sul modo in cui affrontare la situazione', disse Videla"
Tom Hennigan
L'ex dittatore argentino rivelò di
aver detto alla Chiesa cattolica
delle persone scomparse
Irish Times, 24 luglio 2012
Vale la pena notare
che, secondo una dichiarazione del 1976 dell'arcivescovo Adolfo
Tortolo, i militari consultavano sempre un funzionario della
gerarchia cattolica in caso di "arresto" di un membro del clero.
Questa affermazione
fu fatta specificamente in relazione ai due sacerdoti gesuiti
rapiti, le cui attività pastorali erano sotto l'autorità di Jorge
Mario Bergoglio, padre superiore provinciale della Compagnia di
Gesù. (El
Periodista Online, marzo 2013).
Approvando la
giunta militare, la gerarchia cattolica si rese complice delle
torture e delle uccisioni di massa, che secondo le stime furono:
"22.000 morti e
scomparsi, dal 1976 al 1978 ... Migliaia di altre vittime furono
uccise tra il 1978 e il 1983 quando i militari furono costretti a
lasciare il potere."
National Security Archive
23 Marzo 2003
Il Ruolo del
Vaticano
Il
Vaticano, sotto Papa Paolo VI e Papa Giovanni Paolo II, ha
svolto un ruolo centrale nel sostegno della giunta militare
argentina.
Pio Laghi, il
nunzio apostolico del Vaticano in Argentina, ammise di aver "chiuso
un occhio" sulle torture e i massacri. Laghi aveva dei legami
personali con i membri della giunta militare al potere, tra cui il
Generale Jorge Videla e l'Ammiraglio Emilio Eduardo Massera.
Pio Laghi, nunzio
apostolico del Vaticano,
con il Generale Jorge Videla
L'Ammiraglio Emilio Massera, in stretta collaborazione con i suoi referenti
negli Stati Uniti, fu la mente de "La Guerra Sucia" (La Guerra
Sporca).
Sotto gli auspici
del regime militare, mise in piedi:
"un centro di
interrogazione e tortura presso l'ESMA, la Scuola di Meccanica della
Marina, [vicino a Buenos Aires] ... Si trattava di una struttura
sofisticata e polifunzionale, vitale per il progetto militare di
assassinare circa 30.000 "nemici dello stato"...
Parecchie migliaia
di prigionieri dell'ESMA, tra cui, ad esempio, due suore francesi,
furono regolarmente torturati senza pietà prima di venire uccisi o
lanciati fuori dall'aereo dentro il fiume Plata.
Massera, il membro
più potente del triumvirato, fece del suo meglio per mantenere i
suoi legami con Washington. Contribuì allo sviluppo dell'Operazione
Condor, uno schema collaborativo per coordinare il terrorismo praticato dai
regimi militari sudamericani.
Hugh O'Shaughnessy.
Ammiraglio Emilio Massera: l'ufficiale
della
marina che prese parte al colpo di
stato del 1976 in Argentina
e fu in seguito imprigionato per la sua complicità nei
crimini della giunta
The
Independent
10 novembre 2010
I rapporti
confermano che il rappresentante del Vaticano Pio Laghi e
l'Ammiraglio Emilio Massera
erano amici.
L'Ammiraglio
Emilio Massera,
l'architetto della
"Guerra
Sporca",
ricevuto in Vaticano da papa Paolo VI
La Chiesa
Cattolica - Cile contro Argentina
Vale la pena notare
che sulla scia del colpo di stato militare in Cile dell'11 settembre
1973, il cardinale di Santiago del Cile, Raul Silva Henriquez,
condannò apertamente la giunta militare guidata dal generale Augusto Pinochet.
In netto contrasto
con quanto avvenuto in Argentina, la posizione della gerarchia
cattolica in Cile è stata determinante per arginare l'ondata di
omicidi politici e violazioni dei diritti umani dirette contro i
sostenitori di Salvador Allende e gli oppositori del regime
militare.
L'uomo dietro al
comitato interconfessionale a favore della Pace, era il cardinale
Raúl Silva Henriquez.
Appena dopo il
colpo di stato... Silva si calò nel ruolo di "upstander"
(interventista), un termine che l'autrice e attivista Samantha
Power coniò per distinguere le persone che si oppongono alle
ingiustizie, spesso rischiando la propria vita, dai semplici
"spettatori" (bystander).
... Subito dopo il
golpe, Silva e altri funzionari della chiesa pubblicarono una
dichiarazione che condannava ed esprimeva rammarico per lo
spargimento di sangue. Si trattò di un punto di svolta fondamentale
per molti membri del clero cileno ...
Il cardinale visitò
lo stadio nazionale e, sconvolto dalle proporzioni della repressione
governativa, ordinò ai suoi aiutanti di iniziare a raccogliere
informazioni dalle migliaia di persone che si accalcavano verso la
chiesa per cercare rifugio.
Le azioni di Silva
portarono ad un aperto conflitto con Pinochet, che non esitò a
minacciare la chiesa e il Comitato Pro-Paz.
La presa di posizione contro Pinochet:
la
Chiesa Cattolica e i Desaparecidos
Se la gerarchia
cattolica in Argentina e Jorge Mario Bergoglio avessero assunto una
posizione simile a quella del cardinale Raul Silva Henriquez,
sarebbero state salvate migliaia di vite.
Usando le parole di
Samantha Power, Jorge Mario Bergoglio non fece da
"spettatore" (bystander), bensì fu complice di crimini gravi contro
l'umanità.
Nemmeno Papa
Francesco è "l'Uomo del Popolo" impegnato ad "aiutare i poveri"
calcando le orme di San Francesco d'Assisi, come viene dipinto in
coro dal mantra mediatico occidentale.
E' piuttosto il
contrario:
i suoi sforzi sotto
la giunta militare presero costantemente di mira sia i membri
progressisti del clero cattolico che gli attivisti per i diritti
umani coinvolti nei programmi popolari contro la povertà.
Nel sostenere la
"Guerra Sporca" in Argentina, Jorge Mario Bergoglio violò
palesemente quegli stessi principi della morale cristiana che
custodiscono il valore della vita umana.
Messaggio
dell'autore a Papa Francesco:
"Non uccidere"
L'Operazione Condor e la Chiesa Cattolica
L'elezione del
cardinale Bergoglio a Papa Francesco I, da parte del conclave
vaticano, avrà delle ripercussioni immediate sul processo in corso a
Buenos Aires sull'Operazione Condor.
La Chiesa era
coinvolta poiché sosteneva la giunta militare.
Questa cosa verrà
fuori durante il processo. Senza dubbio, ci saranno dei tentativi di
offuscare il ruolo della gerarchia cattolica e del neo papa
Francesco I, che fu a capo dell'ordine gesuita in Argentina durante
la dittatura militare.
Jorge Mario
Bergoglio: "Il Papa di Washington in Vaticano"?
L'elezione di Papa
Francesco I ha delle enormi implicazioni geopolitiche per l'intera
regione latinoamericana.
Negli anni '70,
Jorge Mario Bergoglio sostenne la dittatura militare sponsorizzata
dagli Stati Uniti. La gerarchia cattolica in Argentina sostenne il
governo militare.
I programmi di
torture, omicidi e "sparizioni" di migliaia di oppositori politici
da parte della giunta, furono coordinati e sostenuti da Washington
tramite l'Operazione Condor della CIA.
Gli interessi di
Wall Street furono portati avanti attraverso l'ufficio di Jose
Alfredo Martinez de Hoz presso il Ministero dell'Economia.
In America Latina
la Chiesa Cattolica è politicamente influente. Ha anche una buona
presa sull'opinione pubblica. Questo è ben noto e compreso dagli
architetti della politica estera statunitense e dall'intelligence
americana.
In America Latina,
dove diversi governi stanno sfidando l'egemonia degli Stati Uniti,
ci si potrebbe aspettare - dato il curriculum di Bergoglio - che il
nuovo Pontefice Francesco I, leader della Chiesa Cattolica, svolga
de facto un discreto ruolo politico "sotto copertura" per conto di
Washington.
Con Jorge
Bergoglio, Papa Francesco I in Vaticano - che ha servito fedelmente
gli interessi americani nel periodo di massimo splendore del
Generale Jorge Videla e dell'Ammiraglio Emilio Massera - la
gerarchia della Chiesa Cattolica in America Latina può di nuovo
essere efficacemente manipolata per minare i governi "progressisti"
(di sinistra ), non solo in Argentina (in relazione al governo di Cristina Kirschner), ma in tutta la regione, tra cui,
-
Venezuela
-
Ecuador
-
Bolivia
L'insediamento di
"un papa filoamericano" si è verificato una settimana dopo la morte
del presidente Hugo Chavez.
"Cambio di Regime"
in Vaticano
Il Dipartimento di
Stato americano esercita delle pressioni periodiche sui membri del
Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, al fine di influenzarne
il voto relativo alle risoluzioni.
Gli Stati Uniti
applicano regolarmente delle operazioni segrete e delle campagne di
propaganda, al fine di influenzare le elezioni nazionali in diversi
paesi del mondo.
Allo stesso modo,
la CIA ha un rapporto segreto di lunga data con il Vaticano.
Il governo degli
Stati Uniti ha tentato di influenzare l'esito delle elezioni del
nuovo pontefice?
Jorge Mario
Bergoglio, che si è sempre impegnato con fermezza per servire gli
interessi della politica estera statunitense in America Latina, era
il candidato preferito di Washington.
Washington ha
discretamente e segretamente esercitato delle pressioni all'interno
della Chiesa cattolica, per influenzare, direttamente o
indirettamente, i 115 cardinali membri del conclave vaticano?
Chi è Papa Francesco I, Intervista a
Michel Chossudovsky di Bonnie Faulkner
Guns and Butter, KPFA Pacifica