di Brandon Smith

24 Giugno 2015

dal Sito Web Alt-Market

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in inglese

Versione in spagnolo

 

 

 

 

 

 

 

In questi ultimi giorni stiamo sentendo parlare molto della crisi greca.

 

Alcune persone credono che la crisi greca possa avere gravi conseguenze per l’economia dell’Unione Europea.

 

Forse, però, le cose sono diverse da come appaiono e in realtà non è importante se la Grecia pagherà i creditori, se fallirà definitivamente come paese o se si unirà alla Russia e ai BRICS.

 

Perché alla fine tutto questo è solo una grande messinscena diretta dai finanzieri e globalisti internazionali.

 

E’ molto importante ricordare le basi, senza farci distrarre da elementi secondari. La chiave è che la Grecia non paga i suoi debiti. E non c’è maniera per evitarlo.

 

Allora, poco importa che firmi un patto per dilatare i suoi pagamenti o no:

col passare del tempo, la capacità del paese di sacrificarsi e di cercare di pagare i suoi debiti, che aumentano in maniera esponenziale, lo porterà inevitabilmente alla bancarotta.

Sapendo perciò come andrà a finire il tutto inevitabilmente, perché tanti economisti sono preoccupati per un piccolo paese come la Grecia?

 

 

 

 

Tutto deriva da una grande menzogna:

un disonesto racconto creato dall’establishment, che afferma che se la Grecia cadesse o uscisse dalla UE, potrebbe scatenare un effetto domino con altre nazioni.

La menzogna racchiusa in questo racconto è che la Grecia sarà la causa di un contagio quando non porterà a buon fine i pagamenti. E la verità è che non ci può essere un contagio.

 

Molti paesi della UE hanno sviluppato i loro problemi di debiti, indipendentemente da quello che abbia fatto la Grecia negli ultimi decenni. Ognuno di questi paesi, Italia, Spagna, Portogallo, etc. ha i suoi problemi.

 

In realtà, l’Unione Europea ha problemi, non causati dalla Grecia, ma alla forzata dipendenza dalla sovranità. L’UE ha problemi perché ha un sistema di moneta unica centralizzata.

 

 

 

 

Bisogna anche segnalare che le istituzioni globali come il Fondo Monetario Internazionale, sono motivate a iniziare un disastro nella UE, nonostante molti credano chela UE sia un modello che rappresenta la globalizzazione.

 

Ma non lo é.

 

Se lo fosse, allora il FMI non starebbe strangolando la Grecia con il debito, mentre aiuta l’Ucraina nonostante la flagrante incapacità di quel paese a pagare il suo debito.

 

 

 

 

Può sembrare strano, mai poteri globali sono alla ricerca di una rottura parziale dell’Unione Europea.

  • Perché?

     

  • Cosa otterrebbero?

La risposta è ovvia:

ottengono una crisi, creano un caos e ottengono l’opportunità di presentare una falsa dialettica.

Europa non rappresenta in senso assoluto quello che i globalisti vogliono realmente in termini di struttura economica e politica. E’ piuttosto una specie di facsimile.

 

Quando l’Europa toccherà il fondo dell’abisso finanziario e la gente confusa inizierà a domandarsi che diavolo sta succedendo, le élites globaliste appariranno come una spiegazione immediata. Affermeranno che il problema non è stata la dipendenza tra gli stati della UE.

 

Anzi, tutto il contrario. Ci diranno che il problema dell’Unione Europea era quello di non essere sufficientemente CENTRALIZZATA.

 

L’idea che cercheranno di venderci proviene dal fatto che affinché un’economia multinazionale e una moneta funzionino, si deve avere anche un governo centralizzato.

 

In altre parole ci diranno che nell’Unione Europea, il sistema è fallito perché dovevamo instaurare un GOVERNO GLOBALE.

 

 

 

 

I socialisti fabiani affermeranno che a causare la crisi è stata la barbara e antiquata istituzione della sovranità nazionale.

 

Ci diranno che ci troviamo in un villaggio globale e che dobbiamo accettare l’idea che vinceremo o falliremo tutti insieme. Ci venderanno l’idea che i mercati liberi e l’innovazione individuale non hanno in apparenza niente a che vedere con una struttura economica prospera.

 

Ci diranno che ciò di cui abbiamo realmente bisogno, è essere parte di una mente collettiva che ci trasformi tutti in parti facilmente rimpiazzabili, di una macchina dedita al “bene globale”.

 

Non esiste nessuna nazione che non sia sacrificabile per i globalisti, se questo sacrificio serve a impulsare il loro obiettivo di totale dominio politico e economia mondiale.

 

Essi vogliono non solo un sistema completamente centralizzato, ma vogliono che siamo noi a pregarli di applicarlo. Vogliono che siano le masse a pensare di aver avuto l’idea. Questa è la forma più effettiva di schiavitù: questo è manipolare gli schiavi perché vogliano la propria schiavitù.

 

Vogliono ingannare gli schiavi perché credano che la loro schiavitù sia un motivo di orgoglio.

 

 

 

 

La caduta degli Stati Uniti , in fondo non sarà poi così diversa anche se il collasso sarà leggermente diverso nelle forme.

 

Gli Statunitensi sono destinati a impersonare il ruolo di imperialisti mimati che finalmente ricevono quanto si meritano.

 

Gli Stati Uniti sono la nuova Roma, quella del pane et circense. E quando gli Stati Uniti crolleranno come l’Europa, i globalisti saranno lì pronti nuovamente a rimproverare la cupidigia della sovranità nazionale e quelle aspirazioni distruttive di potere che deve essere schiacciata per creare un sistema politico globale più imparziale.

 

Nessuno sembra rendersi conto di questo, però gli Stati Uniti stanno interpretando un ruolo da ragazzi cattivi in questo teatro mondiale diretto dalle elites.

 

Gli statunitensi sono i furfanti, il resto del mondo interpreta il ruolo della vittima innocente e i poteri globalisti come il FMI o il BIS (Banca dei Regolamenti Internazionali) sono destinati a svolgere il ruolo di eroi, che arrivano in difesa dell’umanità quando tutto sembra perso.

 

 

 

 

Il debito degli Stati Uniti supera di molto il totale del debito delle nazioni di tutta l’Europa.

 

A differenza di paesi come la Grecia, tutti gli Stati Uniti hanno l’opzione diretta di stampare moneta a corso forzoso con la finalità di prolungare l’agonia.

 

Eppure, come abbiamo visto dalle recenti reazioni dei mercati finanziari davanti alla possibilità chela Riserva Federale aumenti i tassi di interesse a settembre, questo tipi di evento provocherebbe una fuoriuscita di denaro del mercato dei cambi e potrebbe provocare gravi turbolenze finanziarie.

 

La domanda che dobbiamo porci è:

  • Perché gli affaristi banchieri vogliono far questo?

     

  • Perché non mantengono i tassi d’interesse a zero in maniera costante?

Nessuno gli fa pressione perché smettano di farlo.

 

Allora, perché la Federal Reserve ignora le centinaia di segnali che fanno vedere che gli Stati Uniti entreranno in recessione e continuano ad andare avanti con l’idea di alzare i tassi d’interesse mentre mantenerli a zero sia la cosa migliore per loro e per la propria Federal Reserve?

 

La Federal Reserve sa l’unica cosa che è alla base dei mercati nord americani è il denaro gratis e la fede cieca del pubblico nel fatto che le banche e il governo agiranno per frenare qualsiasi problema economico nel caso in cui si presentasse una potenziale crisi.

 

 

 

 

Quando il denaro conveniente scomparirà e con lui anche questa fede nelle istituzioni, allora avverrà negli Stati Uniti il disastro.

 

I globalisti che controllano la Federal Reserve lo sanno molto bene e vogliono provocare una versione controllata di questa caduta.

 

Le élites HANNO BISOGNO della caduta dell’attuale sistema degli Stati Uniti, proprio perché provocherà la necessità di un "grande riadattamento economico". Questo riadattamento economico è la tappa seguente del piano per accentrare l’economia globale.

 

Quindi non ci sono problemi di contagio con la Grecia.

 

E’ tutta una scusa, un voler distrarre già disegnato per sviarci dal vero problema. Si tratta di uno sforzo organizzato di concerto dai globalisti nelle ultime decadi per portare le culture occidentali ad una situazione di vulnerabilità.

 

 

 

 

Quando le persone saranno deboli e spaventate, diventeranno malleabili e saranno disposte ad accettare “soluzioni” che le tirino fuori dal loro stato.

 

I cambiamenti sociali che adesso ci sembrano impossibili, diventeranno possibili nel mezzo di una grande crisi. E’ possibile che stiamo assistendo all’inizio della prossima grande crisi.

 

Non dimentichiamo che la crisi, è di per sé un voler distrarre.

 

Qualunque sarà il dolore che patiremo in futuro, non dimentichiamoci di chi lo ha causato: quella élite globalista formata dalla banca internazionale e le loro controparti politiche globaliste.

 

Succeda quello che succeda, non dobbiamo accettare un sistema centralizzato su scala mondiale. Non importa quanto sembri ragionevole e razionale nel bel mezzo del terrore dell’incertezza fiscale dell’incertezza di un possibile conflitto bellico.

 

Non lasciamoci ingannare, perché se permettiamo che questo potere centralizzato globale si affermi, non potremo fare marcia indietro e quelle élites globaliste avranno reso possibile l’antico sogno di tutti gli imperatori, conquistatori, dittatori e criminali della storia: governare completamente il mondo.

 

Dobbiamo unirci ignorando le nostre differenze, le razze e le origini.

 

Sì, dobbiamo unirci… ma contro di loro.