di Jack Burns

27 Gennaio 2017

dal Sito Web TheFreeThoughtProject

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in inglee

Versione in spagnolo

 

 

 

 

 

 

 

Traduzione di un articolo da

'The Free Thought Project',

che riporta una serie di avvertimenti

su ciò che potrebbe accadere.

 

 

 

 

CROLLO ECONOMICO IMMINENTE

INCOLPERANNO TRUMP INVECE DELLA FEDERAL RESERVE

 

Se l'ex rappresentante del Texas Ron Paul è nel giusto, un crollo economico sta dietro l'angolo.

 

Secondo Paul, la seconda bolla finanziaria sta per scoppiare e non c'è niente che qualcuno possa fare.

 

Secondo Paul, la Federal Reserve (FED) ha iniziato a portare l'economia statunitense verso il crollo finanziario stampando miliardi di dollari negli anni 2008 e 2009.

"Le politiche della Federal Reserve di stampare migliaia di milioni di dollari nel 2008 e 2009 hanno creato le condizioni per una grave crisi finanziaria a un momento dato del nostro futuro".

 

 

 

Secondo Ron Paul, questo crollo finanziario avverrà più o meno in uno dei prossimi anni:

"E' inevitabile e nemmeno Donald Trump potrà fermarlo".

Paul ha detto che Donald Trump sarà il capo espiatorio dell'imminente rovina finanziaria.

 

Come tutti hanno incolpato Obama del collasso finanziario en 2009, questa volta, "ingiustamente Trump avrà la colpa", così ha scritto l'ex rappresentante del Texas.

 

Paul basa i suoi commenti su rapporti che dice di aver letti e conclude che in uno spazio temporale tra i prossimi 18/24 mesi avverrà il crollo.

 

Il membro del Congresso ha spiegato che spera ancora che Trump realizzi dei cambiamenti che possano aiutare a proteggere il futuro degli Stati Uniti, però dice anche che alcuni membri del personale di Trump hanno collegamenti diretti con Wall Street.

 

Lo preoccupa anche che la guerra di Trump contro l'Islam radicale non sia vittoriosa, perché è una guerra contro un'ideologia come quella che ha tenta e fallito contro il comunismo.

 

 

 

 

Paul crede che Trump è nella direzione corretta per proteggere gli interessi degli Stati Uniti a cancellare la partecipazione degli Stati Uniti per l'accordo commerciale dell'Associazione Transpacifica (TPP) con l'Asia.

 

Paul spera anche che Trump ritiri le truppe statunitensi da almeno 7 paesi dove sono spiegate e involucrate in conflitti militari.

"Dico solo che tornino a casa" ha detto Paul nel discorso ai militari impiegati all'estero.

 

"Usciamo da lì e lasciamo che la gente locale dirigano tra di loro i propri conflitti" ha detto Paul in risposta a come gli stati Uniti devono trattare punti caldi come Ucraina e Siria.

Paul crede che la posizione minacciosa intrapresa dalla amministrazione precedente nei confronti della Cina era sbagliata e che gli Stati Uniti avrebbero fatto meglio a dedicarsi a realizzare operazioni commerciali con la Cina e con tutta l'Asia, invece di minacciare.

 

Eppure Trump sta portando avanti questa posizione pericolosa e la Cina sta rispondendo.

 

Paul avvisa che ci sarà un'accelerazione delle operazioni occulte della CIA e di missioni delle Forze Speciali, come il comando congiunto di operazioni speciali (JSOC) che obbedisce direttamente agli ordini del Presidente degli Stati Uniti.

 

 

 

 

Paul, che non ha mai appoggiato Trump, è preoccupato per l'ego del Presidente e si domanda se il magnate continuerà a seguire i suoi impulsi perseguitando l'ideologia dell'Islam radicale.

 

Paul ha ricordato ai suoi telespettatori che il modo per creare più Jiadisti è continuare a dire che i musulmani moderati dicendo diventeranno dei musulmani radicali vedendo le azioni militari americane all'estero, proprio quello che Trump sta facendo adesso.

 

Paul ha elogiato le azioni del presidente Obama volte a normalizzare le relazioni con Cuba e spera che tutte le decisioni politiche che il governo Trump porterà avanti, si mantengano seguendo la politica di Obama e continui le negoziazioni con il suo vicino dei Caraibi.

 

Paul ha affermato che pensa che la politica degli Stati Uniti ha creato "un sistema senza risultati" per il paese.

"Tutti gli imperi hanno una fine e noi siamo un impero.

 

Avrà fine e sarà per ragioni economiche…stiamo lavorando in un "sistema che non dà risultati"…questo è un problema monetario… un problema di spese… sarà un problema finanziario".

 

 

 

Una volta ancora ha dichiarato che il crollo degli Stati Uniti è imminente.

"Si avvicina qualcosa di molto più brutto di quello che abbiamo vissuto nel 2008 e 2009, molto peggiore… la colpa è della Federal Reserve" ha affermato Paul aggiungendo che il modello economico keynesiano ha in gran parte contribuito all'esplosione della prima bolla finanziaria.

Paul ha affermato che la sinistra darà la colpa a Trump come fece la destra con Obama, però insiste sul fatto che il problema proviene dalla Federal Reserve e dai 17 anni precedenti di spese di governo.

 

 

 

 

Aggiunge che l'ex presidente della Federal Reserve lo aveva pronostica.

"Ci troviamo nei primi giorni di una crisi che ha un lungo percorso da fare" ha affermato Alan Greenspan a Bloomberg l'anno scorso.

 

"Questo è il periodo peggiore che io ricordi da quando sono entrato nella pubblica amministrazione. Non c'è niente che possa eguagliarlo compresa la crisi del 19 ottobre 1987 quando il Dow cadde raggiungendo il record di quasi il 23%.

Pensai che avevamo toccato il fondo di tutti i potenziali problemi.

 

Questo problema però ha un effetto corrosivo che non scomparirà. Mi piacerebbe trovare qualcosa di più positivo da dire…non so come andrà a finire, ma ci sarà una crisi sicuramente".

 

Alan Greenspan

 

 

Quando l'uomo che ha diretto la FED, la Banca Centrale che ha provocato questa situazione, che ha sentore che si sta avvicinando qualcosa di grande, è arrivata l'ora di fare attenzione.