di Guillermo Caso de los Cobos 28 Agosto 2018 dal Sito Web TerraeAntiqvae traduzione di Nicoletta Marino Versione originale in spagnolo
Per migliaia di anni, la specie a cui apparteniamo,Homo sapiens, è esistita in Europa insieme ad un'altra, Homo neanderthalensis, pure inteligente esofisticata, secondo quanto è stato dimostrato in numerosi studi degli utlimi anni.
Questi parenti, i più prossimi che abbiamo mai avuto, però scomparvero circa 40.000 anni fa dalla faccia dela terra, lasciando in noi in eredità una piccola parte del loro genoma.
Perché gli uomini di Neanderthal non hanno avuto un buon esito, è uno dei misteri scientifici più affascinanti dell'evoluzione umana.
Se erano tanto simili a noi, al punto tale che cucinavano, cacciavano in gruppo, sotterravano i loro morti e crearono anche arte,
Sono domande intricate che vogliono essere di aiuto per dare una risposte a un nuovo studio (Impact of Climate Change on the Transition of Neanderthals to Modern Humans in Europe) pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), portato a termine dal gruppo di Michael Staubwasser, dell'Università di Colonia in Germania.
Gli scienziati credono che la chiave del loro declino è stata la dieta degli uomini di Neanderthal, essenzialmente a base di carne. I periodi di freddo che ha attraversato il continente durante il Paleolitico decimarono la cacciagione del paesaggio della steppa, il che fece sì che quegli ominidi rimanessero senza la fonte principale di alimentazione.
La transizione da uomini di Neanderthal a popolazioni umane moderne si produsse durante un periodo di cicli climatici freddi ricorrenti, durante i quali nella valle superiore e media del Danubio, le temperature raggiunsero i -2° centigradi come media annuale, delle condizioni queste insostenibili per l'esistenza permanente di uomini.
Staubwasser e i suoi colleghi esaminarono i record paleoclimatici di stalagmiti dell'est dell'Europa centrale tra i 44.000 e i 40.000 anni fa e paragonarono i dati con i record archeologici di oggetti creati dagli uomini di Neanderthal.
Gli autori riscontrarono che le cappe archeologiche che non avevano strumenti degli uomini di Neanderthall corrispondevano a i periodi freddi nonostante il fatto che i loro corpi tozzi e bassi fossero adatti per quegli ambienti.
Dopo quei periodi, l'Europa ebbe un rinnovamento genetico man mano che gli esseri umani moderni si esapndevano.
Le prove scientifiche affermano che l'ultimo incrocio tra membri della nostra specie e gli uomini di Neanderthal avvenne da quattro a sei generazioni prima che questi ultimi fossero cancellati dalla documentazione archeologica.
Una dieta limitata
Per i ricercatori, la dieta degli uomini di Neanderthal, che era più limitata di quella degli esseri umani della steppa, può spiegare il loro declino durante i periodi freddi.
Sotto la pressione di un clima che cambiava, le fonti di carne della terra (i grandi mammiferi) dalla quale dipendevano principalmente per sopravvivere ptrebbero essere stati scarsi.
Tuttavia gli Homo sapiens non ebbero tanti problemi poiché completavano la loro dieta con alimenti vegetali, pesce e molluschi il che permise loro di sopravvivere e di adattarsi meglio all'ambiente.
In quei luoghi avevano frutta e noci.
Gli autori spiegano nel PNAS che la scomparsa degli uomini di Neanderthal non è stata provocata da noi, gli Homo sapiens, ma da una maggiore vulnerabilità ai rapidi cambiamenti ambientali e allo stress ecologico della tundra o della steppa.
Indipendentemente dalle cause della loro estinzione, gli uomini di Neanderthal risultano senza dubbio affascinanti:
Katerina Harvati, esperta per il nome di Neanderthal dell'Università di Tuebingen, in Germania, che non ha partecipato allo studio, ha detto che è utile avere nuova informazione climatica del sud est dell'Europa, regione che si crede attraversò l'Homo Sapiens per poi disperdersi per il continente.
Però ha aggiunto che non è chiaro se gli uomini di Neanderthal scomparve e l'Homo sapiens apparve nelle epoche indicate dagli autori, visto che gli studi che citano si basano su evidenze limitate e su occasioni che si aprono al dibattito.
Chris Stringer, del Museo di Storia Naturale di Londraa, ha affermato che credeva che il documento er aun buon esempio dell'impatto dei cambiamenti climatici sugli uomini di Neanderthal anche se crede che altri fattori fossero da considerare per la loro scomparsa.
Rick Potts, dello Smithsonian Institution, ha qualificato lo studio come
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