del 'Prof. Wolf von Archensbak'
tradotto per il 'Call of Cthulhu' da Andy J. Bradbury
del Laboratorio dei Giochi del Nano bianco (White Dwarf Games) November 1985, #71

traduzione Nicoletta Marino

Versione originale in Inglese

Versione in Spagnolo

 

 

“I culti degli Dei oscuri”

(Andy Bradbury, pp 16-17)
Articolo sui culti e gruppi reali in termini storici,
interpretandoli secondo i Cthulhu.

 

 

 


NOTA DEL TRADUTTORE


Questo materiale è la traduzione di una parte delle ricerche del Prof. von Archensbak su alcuni culti o pseudo religioni che credono di essere in collegamento con i piani dei Grandi Anziani per riassumere il loro dominio sul nostro pianeta.


In origine il professore aveva intenzione di non dare informazioni fino al completamento del suo principale lavoro sui culti di Cthulhu.


Dopo la recente morte del grande erudito bulgaro Dr. Philius Sadowsky che stava preparando anche un riassunto definitivo sul Necronomicon, von Archensbak mi aveva chiesto di preparare una scaletta dei suoi risultati per una pubblicazione immediata.
 

 

 


LA VITTORIA DELLE SABBIE

Dopo l’ubicazione della mia monografia sul manoscritto di Sigsan i Sussex avevo ricevuto un certo numero di lettere di compagni ricercatori.


In molti casi si trattava di mere rarità dovute a diversi convincimenti. Tra molte stupidaggini, però, aveva attirato la mia attenzione un’informazione di qualcuno che voleva rimanere anonimo, ma la cosa più importante era che aveva tolto delle parti che erano incomplete e confuse di questa informazione.


Come avevo detto nel mio lavoro precedente, ci sono pochi dubbi che il Manoscritto Sigsand (Sigsand Manuscript) sia completamente derivato da fonti arabe o perlomeno che la sua tesi dipenda da quei lavori; quello che non mi è chiaro se quando ho scritto quelle parole conoscevo l’identità del materiale originale.


Mi permetto di affermare molto categoricamente che il documento al quale mi riferisco mi è ancora sconosciuto. Non ero però capace di indicare la probabile fonte del materiale Singsand, compresa una lista dei principali gruppi o culti tramite i quali questo insegnamento è stato portato avanti nel tempo fino ad oggi.


Secondo le frequenti considerazioni dello scrittore statunitense H.P. Lovecraft, l’epoca in cui i Grandi Antichi Anziani (Great Old Ones) sono stati sulla Terra, quasi sicuramente ha preceduto i nostri tempi di molti millenni. Ciononostante la sua conoscenza e quella dei suoi poteri insieme ai riti ripugnanti e blasfemi che ne derivavano sono continuati in gruppi isolati come una terribile piaga per l’anima ed il corpo della razza umana.


Fino ad oggi le mie ricerche mi hanno condotto ad una nuova informazione.

Una semplice credenza riporta che tali persone “perdute” come i temuti Tcho-Tcho della pianura Tsang, gli Abominevoli Uomini delle Nevi di Mi-Go e gli Abitatori del Profondo di Ponape (compitato anche Pohnpei e prima Bonabee) erano gli ultimi rimasti degli adoratori dei Grandi antichi Anziani sulla Terra.


Quanto poco ne sapevo io!

 


 

Micronesia, Ponape


 

 

 

GLI ASSASSINI


Nel rintracciare nella storia questo infame e terribile culto degli Hashishinos, più comunemente detti gli Assassini dobbiamo guardare i gruppi deviati della fede musulmana.


La prima e più importante breccia nell’Islam era basata sulle diverse attitudini di colui che chiamano il Profeta (cioè Maometto). Da una parte abbiamo i Sunniti che accettano il Corano (così come è presentato dal Profeta) come la fonte dell’autorità religiosa. Il principale gruppo di oppositori è rappresentato dal convincimento sciita che sostiene che ogni età ha il suo capo divinamente ispirato o Imam, che ha autorità assoluta data da Dio su tutti gli uomini.


Secondo gli Sciiti, ogni imam ha poteri positivi sovraumani - trasmessi da un’era all’altra da Adamo. Per gli sciiti, ogni imam è, letteralmente, la voce di Dio in Terra.

Mano a mano che la setta sciita si sviluppa, essendo la minoranza, si protegge ricorrendo al segreto. E quando gli stessi Sciiti iniziarono a frammentarsi si arrivò a formare tutta una serie di nuove società segrete, in particolare quella degli Ismaeliti.


Gli Ismaeliti si distinguono perché credono che Ismaele, figlio di Ja’far, fosse il settimo Imam ed erede del potere e dell’autorità di Adamo - tutti gli altri Sunniti e Sciiti credono che Ismaele fu un uomo malvagio, legalmente privato del titolo di Imam da suo padre. Anche la setta ismaelita ha dato vita ad un altro sotto gruppo. Una società segreta dentro un’altra società segreta! Mi riferisco naturalmente agli Assassini.

Per quello che gli studiosi moderni, compresa la mia fonte, sono stati capaci di individuare documentazioni su questo argomento, il culto degli Assassini fu fondato da Ibn Hassan Sabah - il vecchio delle montagne - attorno al 1090 d.C.


Il soprannome Ibn Sabah sembra sia stato dato dai Crociati e questo ci dice molto sulle due parti. Il termine “anziano” potrebbe essere derivato dalla idea di un uomo prudente saggio, visto che Ibns Sabah non era certamente “vecchio” in quegli anni. E’ possibile invece che “vecchio” fosse un riferimento alla presunta antichità dell’autorità di Ibn Sabah il che implica che perlomeno alcuni dei crociati erano disposti a riconoscere la suddetta autorità.

Le montagne a cui ci si riferisce si trovano nel nord dell’Iraq, dove Ibn Sabah aveva il suo castello, ad Alamut - il nido dell’Aquila - da dove egli ed i suoi successori diressero un regno di terrore che si propagò a tutto il mondo arabo ed oltre.
 

 

 

El Alamut
 

 

Ma quale fu il vero proposito nel voler formare questa setta?

Hassan ibn Sabah ed i posteriori Grandi Maestri della setta erano interessati al potere; di fatto ci fu un tempo in cui, prima che le sue ambizioni fossero frustrate per un periodo dall’arrivo di Genghis Khan e delle orde mongole, sembrava che gli Assassini potessero prendere il controllo di tutto il mondo musulmano.


L’influenza degli Assassini, come indicato dal loro nome, sembrava basarsi fondamentalmente sulla pratica di uccidere chiunque fosse incappato nello scontentare il Maestro o che fosse una minaccia reale o immaginaria per il culto realmente. Queste esecuzioni erano proprie di sicari estremamente allenati e totalmente dediti chiamati Fidavis.

 

La loro formazione è interessante visto che si tratta di tecniche di alterazione della mente.


Ho già detto che gli Assassini erano anche conosciuti come gli Hashishinos. Questo nome alternativo si riferisce alla pratica di drogare gli iniziati con hashish per introdurli poi in “un cielo in Terra” costruito appositamente - un lussuoso palazzo circondato da bei giardini ed abitato da moltitudini di belle donne che esaudivano ogni desiderio dell’iniziato durante la loro breve permanenza.


Dopo un periodo adeguato di tempo, l’iniziato era drogato un’altra volta e ritornava al Nido dell’Aquila e gli si diceva che poteva ritornare al Paradiso solo se lo voleva il Maestro, cioè se egli avesse obbedito senza vacillare a tutti i suoi ordini. I risultati di questo procedimento ebbero un notevole successo.

!La “divisa” degli Assassini, che ancor oggi sussistono, era costituita da una tunica bianca, una cintura rossa e scarpe nere o rosse, Si deve segnalare che così come sono esperti nell’uccidere con qualsiasi mezzo, sono anche ben allenati in ogni aspetto del travestimento. La loro obbedienza assoluta alla volontà del padrone non ha paragoni, nemmeno con i mortali Ninja dell’Oriente poiché non hanno paura della morte, anzi le danno il benvenuto come al cammino di ritorno ad un paradiso che hanno già sperimentato!

Nel tredicesimo secolo, quando gli invasori mongoli liberati dal luogotenente di Genghis Khan, Halaku, sembrava che avessero debellato gli Assassini, questo era parte della campagna per sterminare l’Islam.


Però, quando i Mongoli dovettero ritirarsi obbligati dal sultano d’Egitto, gli Assassini risorsero più forti di prima, non solo in Siria (dove il loro potere era rimasto quasi intatto), ma anche in Persia, Afganistan (dove si chiamavano Roshaniya - gli Illuminati) ed in India (come gli Thugs).


Gli Assassini però non stavano operando solo in Oriente e in India.


Indirettamente erano penetrati nel cuore della stessa Cristianità, fornendo già la base per tutte le posteriori società segrete di qualsiasi tipo in lungo ed in largo per l’Europa.
 

 

 


I CAVALIERI TEMPLARI


La data esatta della fondazione dei Cavalieri Templari, come molti altri aspetti di questa ambigua organizzazione, è quasi impossibile da determinare con assoluta precisione.

Alcuni autori indicano 1120 d.C o 1118, mentre altri li collocano una decina di anni prima. Senza ombra di dubbio siamo sicuri che non oltre il 1120 d.C., i nove primi membri dell’Ordine si stabilirono nella parte del palazzo (Cristiana) del Re di Gerusalemme - la parte dove si trovava il luogo in cui una volta c’era il Tempio di Re Salomone.

In questa prima parte della storia dei Templari, ci troviamo con una serie di paradossi interessanti.

  1. In primo luogo si afferma che Hugues de Payen, il primo Maestro dell’Ordine e tutti i suoi colleghi erano cavalieri “poveri”. Però, in un ridotto lasso di tempo dalla fonazione dell’Ordine, i cavalieri iniziarono ad inviare grandi somme di denaro in Francia, in particolare all’Abate del monastero circestense di Chiaravalle - San Bernardo. Questa fu una fortuna per il monaco visto che lo elevò dal bordo del fallimento ad una posizione di massima influenza dell’ordine nel mondo occidentale.
     

  2. In secondo luogo, troviamo la questione dell’accettazione apparentemente immediata dei cavalieri fondatori da parte del re Baldovino I. Con quali mezzi i nove furono capaci di ottenere tali immensi ed estesi mezzi?
     

  3. In terzo luogo, dobbiamo esaminare l’obiettivo dichiarato dai Templari - rendere sicure le vie della Palestina per i pellegrini e gli altri viaggiatori. Come speravano di avere successo in questo immenso compito? Il loro sigillo enfatizzava la loro dichiarata povertà con due cavalieri su un solo cavallo. Anche con un cavallo per uno come avrebbero potuto nove uomini controllare un compito così grande solo con le loro mani? E infine contro chi stavano sorvegliando le strade?

Nel 1127 la maggior parte dei templari compreso Hugues de Payens ritornarono in Francia dove furono ricevuti come l’incarnazione e l’apoteosi dei valori cristiani!


De Payens fu ufficialmente conclamato Gran Maestro (!) dei Cavalieri dell’Ordine del Tempio, un ordine semi religioso di monaci soldati. Fu nello stesso periodo che venne concesso loro il permesso esclusivo di usare mantelli bianchi sull’armatura adornata da una croce rossa sul lato sinistro.


Centottanta anni dopo i Templari erano così ricchi che erano diventati i banchieri di Europa, così potenti da non riconoscere lealtà a nessuno, nemmeno al Papa, però erano accusati dappertutto di essere dispotici, degenerati adoratori del diavolo.

Non posso quasi pensare che devo inculcare nei miei lettori le mille similitudini tra gli Assassini e i Templari . In effetti molti tra coloro che entrarono in contatto con i Templari appresero rapidamente che la setta aveva adottato molte delle idee e dei metodi degli Assassini.

[Nota del traduttore: In questo punto les note del professor Archensbak diventano totalmente frammentarie. Essenzialmente egli delinea le strutture del conflitto che nacque tra Filippo IV - Filippo il Bello - ed i Templari che Archensbak attribuisce principalmente all’arroganza in crescita dei Templari, dal Papa in giù e cosa più importante al fatto che Filippo era fortemente indebitato con loro, con poca o nessuna speranza di poter pagare il debito che aveva con loro.]

Quando due Papi di seguito non vollero aiutare Filippo con il suo piano di eliminare i Templari, ambedue morirono in circostanze sospette.


Filippo così riuscì ad avere il suo candidato ed in meno di due anni una lista di blasfemie furono elaborate e le fortezze dei Templari erano state distrutte.


Tra le accuse formulate contro i Templari, due in particolare sono degne di essere menzionate.

  • Nella prima fu accampato il fatto che tutti i Templari all’entrare nell’ordine furono obbligati a rifiutare Gesù Cristo come falso profeta e a sputare e calpestare un crocifisso messo sul pavimento a quest fine.

  • La seconda accusa si riferiva a qualcosa, probabilmente ad una scultura di una testa barbuta che era chiamata Bafometto, che si diceva fosse ritenuta in alta considerazione.

Per quanto riguarda la rinuncia a Cristo da parte dei membri di quello che appariva un ordine cristiano parlerò più avanti. Al momento permettetemi semplicemente di suggerire un parallelismo tra questa pratica ed il rifiuto effettivo di Maometto da parte degli Assassini.

La questione del Bafometto potrebbe essere discussa subito visto che possono esserci pochi dubbi sul suo vero significato.

Molti studiosi si sono preoccupati del nome Bafometto, non solo per l’incertezza su ciò che era, ma anche perché questa parola dalla fonetica araba non si trova in quella lingua in quella esatta forma. Però quasi non abbiamo bisogno di andare lontano per un spiegazione in quanto abbiamo una parola molto simile in arabo, abufuhamet - che si divide in abu che significa “padre di” o “fonte di” e fuhamet dalla parola radice fehm) che significa “saggezza” o “comprensione”.


Se allora prendiamo Bafomet come “padre della saggezza” e lo riconduciamo inesorabilmente agli Assassini, una volta ancora nel loro credo nell’Imam anziano - il loro Grande Maestro - come la fonte unica vera di tutta la conoscenza.


Del resto, nonostante gli elogi su di loro in quanto difensori della Terra Santa, i Templari lottarono in realtà solo quando conveniva loro e non fu sempre e solo in nome dei loro compagni Crociati.

Allora abbiamo visto gli Assassini come un culto dedito alla ricerca del potere, e non contrari ad accumulare ricchezze, con omicidi, sequestri e ricatti - quando se ne presentava l’opportunità. I Templari d’altra parte sembra che non avessero interesse al potere in sé, ma come mezzo per proteggere i propri interessi. La loro dedizione per la ricerca della ricchezza sotto ogni forma, era leggendaria, quasi ossessiva.

Che successe quindi dei Templari e delle loro ricchezze?

Come organizzazione furono distrutti dalle incursioni organizzate da Filippo V nel 1307. Nel 1312 l’Ordine fu sciolto ufficialmente con decreto papale e nel 1314, l’ultimo Gran Maestro, Jacques de Molay fu bruciato sul rogo per ordine di Filippo.

Comunque questa non fu la fine dei Templari. Primo perché il loro tesoro non fu mai trovato né è stato scoperto fino al momento in cui scrivo. In quanto ai membri, molto pochi furono catturati e ancora meno messi a morte. I sopravvissuti trovarono senza dubbio nuove “alleanze” in altri posti.


Alcuni cavalieri si trasferirono dalla Francia in Prussia dove furono senza dubbio alcuno accolti bene dai Cavalieri dell’Ordine Teutonico.


Altri, approfittando del vantaggio della guerra che era in corso tra Scozia e Inghilterra, intrapresero il cammino verso le Terre Alte, dove il decreto papale era stato totalmente ignorato. Nei due cassi l’esilio non si limitò a riposare trai i ricordi del passato, ma cominciarono a costruire le basi per nuovi ordini.


Una società creata per gli esiliati in Scozia, si trasformò in quella che oggi conosciamo come la Massoneria. In Germania, più portati per il segreto, presero in prestito il loro nuovo nome dagli afgani.


Si trasformarono negli llluminati!