di Brandon Smith 25 Aprile 2018 dal Sito Web Alt-Market traduzione di Claudiordali
Quando i globalisti parlano pubblicamente del "Nuovo Ordine Mondiale", stanno parlando di qualcosa di molto specifico e piuttosto sacro del loro piccolo culto d'elite.
Non è la semplice nozione che la civiltà cambia o cambia improvvisamente da sola, ma piuttosto si tratta del loro nome per una visione diretta e ingegnerizzata:
Ci sono altri nomi per questa visione ingegnerizzata, incluso il "reset economico globale" e il termine più generale e innocuo di "globalismo", ma l'intenzione è la stessa.
L'obiettivo finale del "Nuovo Ordine Mondiale" come ideologia, è la totale centralizzazione del potere economico e governativo nelle mani di una burocrazia selezionata e inesplicabile, composta dai finanzieri internazionali.
Si tratta della governance secondo i dettami de La Repubblica di Platone; un delirante mondo irreale in cui dei benevoli re filosofi, apparentemente più intelligenti e più obiettivi degli altri, governano dall'alto con precisione e saggezza scientifica.
È un mondo dove gli amministratori diventano dèi …
Ovviamente, non è possibile ottenere un tale precisione e obiettività all'interno dei sistemi umani. Gli esseri umani sono troppo sensibili ai loro pregiudizi e ai loro desideri personali per avere un potere totalitario sugli altri.
Ne verrebbe fuori sempre e solo distruzione e disastro. Inoltre, aggiungete a questo il fatto che il tipo di persone che spesso perseguono quel tipo di potere, sono prevalentemente dei sociopatici e degli psicopatici narcisistici.
Se si dovesse autorizzare la formazione di una struttura governativa centralizzata di alto livello, questa darebbe l'opportunità a queste persone mentalmente e spiritualmente malate, di portare avanti le loro contorte motivazioni sul palcoscenico globale.
È importante ricordare che i sociopatici sono inclini a fabbricare tutti i tipi di ideali magnanimi, per fornire copertura alle loro azioni.
Vale a dire che adotteranno una serie di cause apparentemente nobili per razionalizzare la loro corsa al potere, ma alla fine questi individui "umanitari" si preoccupano solo di imporre la loro volontà a quante più persone possibile e alimentarsi della loro energia finché il tempo glielo permetterà.
Ci sono molte false promesse, travisamenti e concezioni fraudolente che circondano la narrativa del globalismo. Alcune di loro sono piuttosto intelligenti e sovversive, e sono difficili da individuare nella nebbia artificiale creata deliberatamente.
Gli schemi coinvolti nell'implementazione del globalismo, sono progettati per confondere le masse con la crisi, fino a quando non IMPLORERANNO di avere una maggiore centralizzazione e meno libertà.
Esaminiamo alcuni dei più comuni metodi e argomenti di propaganda che stanno dietro alla spinta per la globalizzazione e il "Nuovo Ordine Mondiale"...
Balla nr. 1 - Il Globalismo parla di "Mercato Libero"
Un comune meme pro-globalista, è l'idea che la globalizzazione non sia realmente una centralizzazione, ma piuttosto una decentralizzazione.
Si tratta di un aspetto che si svolge principalmente sul lato economico della governance globale e che a mio avviso è il più importante, perché senza la centralizzazione economica non è possibile avere la centralizzazione politica.
Secondo Adam Smith, un pioniere di questa filosofia, i mercati liberi dovrebbero fornire dei percorsi aperti a chiunque abbia idee e ingegnosità superiori, per perseguire tali idee senza le interferenze dei governi e delle istituzioni governative.
Quelli che ci sono oggi sotto il globalismo NON sono dei mercati liberi.
Al contrario, il globalismo ha fornito un potere illimitato alle corporation internazionali che non può esistere senza le costituzioni e gli aiuti finanziari del governo.
Il modello corporativo è completamente in contrasto con la premessa originale di Adam Smith riguardo lo scambio nel libero mercato. Le grandi multinazionali ricevono un'ingiusta protezione legale, sotto la voce responsabilità limitata e una completa protezione legislativa contro le conseguenze civili (la Monsanto ne è un perfetto esempio).
Inoltre ricevono un immenso benessere finanziario, da parte dei contribuenti attraverso i salvataggi e altre fonti, quando non riescono a gestire la propria attività in modo responsabile. Tutto questo mentre le piccole imprese e gli imprenditori vengono tartassati ogni svolta dalle tassazioni e dagli ostacoli legali.
Parlando in termini di commercio internazionale, anche in questo caso non si tratta di "libero scambio".
Solo le grandi multinazionali, supportate dai governi, sono in grado di sfruttare i vantaggi della produzione internazionale e delle fonti di manodopera, in modo tale da garantirsi un successo a lungo termine.
Nel frattempo, i modelli economici che promuovono il vero decentramento e la localizzazione diventano impraticabili, perché la vera concorrenza non è mai consentita. Il mondo non gode dei mercati liberi da almeno un secolo.
Quello che c'è oggi, è qualcosa di completamente diverso.
Balla nr. 2 - Il Globalismo parla di "Mondo Multipolare"
Si tratta di una tattica di disinformazione relativamente nuova, che attribuisco direttamente al successo degli economisti alternativi e dei movimenti per la libertà.
Siccome il pubblico diventa più istruito sui pericoli della centralizzazione economica e più specificamente sui pericoli delle banche centrali, i globalisti stanno tentando di spostare la narrativa per intorbidire le acque.
Ad esempio, i movimenti per la libertà hanno messo in discussione l'esistenza della Federal Reserve e l'egemonia del dollaro fiat, al punto che la nostra campagna di informazione si è aperta al pensiero corrente.
Il problema è che il globalismo non riguarda il dollaro, l'egemonia degli Stati Uniti o il cosiddetto "deep state", che a mio avviso serve a distrarre dal problema in questione, che è molto più grande.
Il fatto è che le istituzioni globaliste e le banche centrali permeano quasi ogni angolo del mondo.
Nazioni come la Russia e la Cina sono altrettanto fortemente legate al Fondo Monetario Internazionale, alla Banca dei Regolamenti Internazionali e ai centri finanziari internazionali tipo la Goldman Sachs, come qualsiasi governo occidentale.
Parte del piano per il "Nuovo Ordine Mondiale", come è stato apertamente ammesso dai globalisti e dalle loro pubblicazioni, è il declino degli Stati Uniti e del dollaro per far posto a una governance finanziaria mondiale attraverso il Fondo Monetario Internazionale e il paniere dei Diritti Speciali di Prelievo come meccanismo per la valuta di riserva mondiale.
I globalisti VOGLIONO degli USA meno dominanti e un Oriente più coinvolto, sebbene quest'ultimo continui a chiedere un maggiore controllo dell'economia globale da parte dell'FMI.
Sfortunatamente, questo concetto sfugge sempre alla maggior parte degli economisti, persino a quelli nei movimenti per la libertà.
Quindi, la grande bugia che viene ora promossa, è che la caduta degli Stati Uniti e del dollaro è una "cosa buona" perché determinerà il "decentramento", un ordine mondiale "multipolare" e la "morte" del globalismo.
Tuttavia, ciò che realmente accadrà è che come gli Stati Uniti cadranno ai piedi dei palazzi globalisti come l'FMI e la BRI, passeremo dalla centralizzazione alla super-centralizzazione.
I globalisti hanno creato molti specchi per le allodole per ingannare i movimenti per la libertà nel sostenere il successo dell'Oriente (che in realtà è controllato dai globalisti) e una filosofia che sostanzialmente equivale a una riqualificazione del "Nuovo Ordine Mondiale" come a una sorta di paradiso decentrato ...
Balla nr. 3 - Il Nazionalismo è la Fonte della Guerra, il Globalismo la sua Fine
Se c'è una cosa con cui i globalisti hanno un rapporto di amore e odio, è il naturale istinto tribale dell'umanità.
Da un lato, amano il tribalismo perché in alcuni casi può essere trasformato in fanatismo e i fanatici (zeloti) sono facili da sfruttare e manipolare.
Le guerre tra le nazioni (tribù) possono essere istigate quando l'istinto tribale viene caricato con paure e minacce artificiali.
Dall'altro lato, il tribalismo si presta al decentramento naturale delle società, perché nella sua forma ottimale crea lo sviluppo di molti gruppi organizzati attorno a una varietà di idee, principi e progetti.
Ciò rende molto difficile, se non impossibile, la creazione di un'ideologia mondiale.
La prima tendenza degli esseri umani è quella di discriminare le idee e le persone che considerano distruttive e in contrasto con la loro prosperità. I globalisti devono quindi convincere la maggioranza delle persone che il tribalismo, che ha alimentato la nostra evoluzione sociale e alcune delle più grandi idee della storia, è in realtà la fonte del nostro destino finale.
Il nazionalismo ha servito i globalisti fino a un certo punto, ma ora hanno bisogno di sbarazzarsene del tutto.
C'è bisogno di una crisi enorme per poi dare la colpa al nazionalismo e agli ideali "populisti". La guerra ingegnerizzata, sia cinetica che economica, è il metodo migliore per incolpare il tribalismo.
D'ora in poi, ogni tragedia dovrà essere attribuita alle idee di separazione e discriminazione logica contro le ideologie negative.
Quindi, alla fine di tutto verrà offerta la soluzione del globalismo:
Balla nr. 4 - Il Globalismo è Naturale e Inevitabile
Come accennato in precedenza, i globalisti non possono avere il loro "Nuovo Ordine Mondiale" a meno che non riescano a convincere le masse a volerlo e quindi a chiederlo.
Cercare di implementare un sistema del genere solo con la sola forza, si finirebbe per fallire, perché la rivoluzione è il naturale esito finale della tirannia. Pertanto, il "Nuovo Ordine Mondiale" dovrà essere introdotto come se si fosse formato per coincidenza o per provvidenza.
Qualsiasi accenno al fatto che il pubblico venga convinto ad accettare la centralizzazione globale, scatenerebbe una resistenza diffusa.
Questo è il motivo per cui, sui media principali, il globalismo viene sempre presentato come un'estensione naturale dei più alti obiettivi raggiunti dalla civiltà. Sebbene sia stata la pericolosa interdipendenza del globalismo che ha contribuito ad alimentare la crisi economica del 2008 e continua ad aggravare la crisi fino ad oggi, viene continuamente promosso come la soluzione al problema.
Sulle principali pubblicazioni economiche e nelle discussioni politiche se ne parla con riverenza. Nelle sale del mondo accademico riceve elogi quasi religiosi.
Il globalismo è un'ambrosia socio-economica - il cibo degli déi. È la fonte della giovinezza. È il nuovo Eden ...
Ovviamente, tutta questa adorazione per il globalismo non ha alcun senso. Non c'è alcuna prova che il globalismo sia una forza positiva per l'umanità, per non dire che sia una cosa naturale.
Ci sono molte più prove sul fatto che il globalismo sia un'ideologia velenosa che riesce solo e sempre a guadagnare un punto d'appoggio attraverso l'inganno e le false flag (false bandiere).
Viviamo in un'epoca che rappresenta l'ultimo crocevia della civiltà; è un'epoca di grande incertezza.
Che sia chiaro: i globalisti hanno già la soluzione pronta per noi ...
Hanno addomesticato e condizionato il pubblico per decenni, per fare in modo che la accetti.
Questa soluzione non realizzerà mai ciò che promette:
Quando, alla fine, i globalisti tenteranno di venderci un "Nuovo Ordine Mondiale" in piena regola, tireranno fuori ogni sorta di raffigurazione immaginabile del paradiso in Terra, ma lo faranno solo dopo aver creato un inferno tangibile e sempre presente ...
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