di Tom Luongo 21 Febbraio 2019 dal Sito Web TomLuongo traduzione di Nicoletta Marino
La cancelliera tedesca Angela Merkel, ha voltato le spalle alle relazioni con gli Stati Uniti.
Il suo discorso alla Conferenza sulla Sicurezza a Monaco è da considerarsi come una richiesta di divorzio della Germania dell'ordine istituzionale post-WWII capeggiata dagli Stati Uniti.
Per me, è chiaro che le priorità della Merkel per il periodo che resta del suo mandato sono le seguenti:
La Merkel lavorerà sui due fronti finché potrà, però Trump e la sua allegra banda di psicopatici neoconservatori sono decisi s fermare il Nordstream 2.
Si rendono conto di quali canali come questi rappresentano i collegamenti quasi permanenti tra Europa e Russia, il che frena il desiderio di Trump di mantenere l'imperio mediante il controllo del flusso e del prezzo dell'energia.
Per Trump ci sono tre aree verso le quali sta spingendo la Merkel.
Come ho già detto in mio articolo per la Fondazione Cultura Strategica:
Nella mia intervista con Radio Sputnik Mosca, recentemente ho detto che se la Germania spenderà il due per cento (2%) del PIB per la difesa, significherebbe spendere il 20% del bilancio annuale del governo per questo…
Il bilancio del governo tedesco per il 2018 era appena di 143 miliardi di euro. Il PIB tedesco nominale fu di 3677.440 milionidi euro, il 2% è di 73.540 milioni di euro, o quasi, il 50% del bilancio tedesco.
La Merkel capisceche questo frenarebbe il governo tedesco e la sua economia.
Quello che Trump vuole è che la Germania aumenti il suo sbilanciamento (che ha toccato i 59,2 miliardi di euro nel 2018) tutti in spese per la difesa, mantenendo un controllo completo sulla missione della NATO.
Noi (USA) paghiamo la maggior parte dei costi della NATO perché riceviamo la maggior parte dei benefici che provengono dalla NATO. E questi benefici non sono proteggere l'Europa dal flagello dei Russi 'cattivi', contro gli insensati blackout dei bombardieri di computer portatili nella K Street.
No, i benefici della NATO esistono tutti per debilitare la Russia ed evitare che l'Europa si unisca al suo naturale alleato verso est. E lungo questo vettore la Merkel per una volta sta agendo per il maggior interesse della Germania, ma solo perché questo sia buono anche per quello della UE.
I tipi come John Bolton e tutti i nostri membri principali del Pentagono, stanno svegli tutta la notte al Pentagono, per la paura di un'alleanza economica e politica russo-tedesca.
E tutto quello che facciamo è forzare la Merkel a prendere difficili decisioni specialmente come lo si fa con un paese occupato.
Durante il discorso di Mike Pence a Monaco, il "silenzio ascoltato nel mondo", dovrebbe essere un richiamo a fare attenzione per tutti coloro che sono a Washington D.C. che il mondo così come lo conosciamo è cambiato...
E indipendentemente dal futuro dell'Unione Europea, visto che si trova sull'orlo del collasso politico e economico, la Germania capitanerà un blocco transnazionale di paesi nei prossimi anni.
Gli oleodotti superano i presidenti. Trump esige che i nostri alleati si distruggano da se stessi senza nessun beneficio tangibile per loro stessi.
La minaccia della Russia è per la egemonia degli Stati Uniti, non per la Germania. Questa è la ragione per la quale Bolton, Pence e Pompeo sono stati ingorati e il Ministro degli Esteri della Russia, Sergei Lavrov, fu il termine della conferenza.
La Russia ha detto molto chiaramente che guarderà a est verso la Cina, l‘Iran e il resto dell'Asia se l'Europa continuerà a cedere agli Stati Uniti.
Questa è la ragione per cui la Germania non è più interessata ad aggiungere nuove sanzioni alla Russia e adesso sta cercando ufficialmente nuove soluzioni politiche per la situazione.
La Germania ha bisogno di nuove opportunità di crescita adesso che non si tratta di una Brexit.
Non è stato tanto difficile arrivare a questo. La riunione nel giardino dell'estate scorsa tra Vladimir Putin e Merkel ha preparato lo scenario per questo cambiamento.
In quel momento ha detto che sentivo che la belligeranza di Trump stava spingendo la Merkel nelle braccia di Putin.
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