di Alexander Görlach 17 Marzo 2021 dal Sito Web DW traduzione di Nicoletta Marino Versione originale in spagnolo
I 'custodi' superiori della fede in Vaticano hanno detto un sonoro "no" al matrimonio gay.
Un altro passo verso l'autodistruzione mentre prima era una Chiesa così potente, pensa Alexander Görlach.
Quando papa Benedetto XVI, durante il suo viaggio in Germania nel 2011, ha chiesto alla Chiesa cattolica di abbandonare le abitudini mondane, molti l'hanno interpretato come una critica al sistema fiscale della chiesa in questo paese:
Poiché la logica dei "sacramenti in cambio di denaro", secondo cui operano le due grandi Chiese della Germania, non è conforme alla tradizione biblica o al diritto canonico, papa Benedetto XVI ha sostenuto quella proposta.
Oggi sappiamo che quello che intendeva era un'altra cosa...
Per Joseph Ratzinger, la vera Chiesa cattolica non può continuare ad essere una Chiesa del popolo. Perché in paese ci sono diverse posizioni, tutte infestate dallo spirito relativista dell'epoca.
Ma nella Chiesa solo la verità - vista dal Papa, in quanto emerito - ha diritto di esistere:
Nel frattempo, la Chiesa cattolica ha già raggiunto quello stato di setta, e proprio sotto il pontificato di papa Francesco, che in realtà è all'altro capo dello spettro rispetto alla Chiesa in termini di politica e teologia ecclesiastica.
Uscita dalla Chiesa
Ma, sotto il papa argentino, gli intransigenti in Vaticano hanno monopolizzato la sua verità settaria e l'hanno trasformata nell'unico punto di vista che la Chiesa può legittimamente rappresentare:
A tutti loro Roma dice:
Ed è così che la Chiesa cattolica, un tempo grande e potente, si riduce alle dimensioni di una setta...
Il voto dei cattolici che rinunciano alla Chiesa non fa che confermare nella loro idea i leader dalla mano pesante che cercano di spiritualizzare eccessivamente il dogma:
Alexander Gorlach studiò teologia a Roma e visse due anni in un seminario sacerdotale.
Questa sovra-spiritualizzazione è per la Chiesa ciò che il populismo è per la politica:
Nella metropoli cattolica tedesca di Colonia non ci sono più turni liberi nel tribunale corrispondente per dichiarare ufficialmente l’uscita dalla Chiesa cattolica.
E non perché il diavolo vada in giro, ma perché i vertici arciconservatori dell'arcidiocesi nascondono in modo quasi estremo i casi di abusi del criminale e il loro chiarimento.
Questo genere di cose accade non solo a Colonia, ma in molti altri posti.
Ma questa volta non ci sarà divisione, anzi questa istituzione sta così suggellando la propria fine...
Nessuna risposta alle domande delle persone
Se ci si chiede perché oggi nessuno crede alle divinità antiche greche o egiziane, la risposta non è che il dogma non trova più gradimento.
Credere nella nascita verginale o nella risurrezione dei morti era già in passato, come ora, una questione di fede...
Le persone lasciano una religione quando non fornisce loro più risposte a domande specifiche poste. E lì la Chiesa cattolica non ha più nulla da offrire.
Oltre a ciò, si sposta sempre più al di fuori del quadro che la Costituzione consente alle religioni.
Certamente no, perché nella fede cattolica donne e uomini non sono uguali, e sono anche discriminati in base allo stato civile e all'orientamento sessuale.
La Chiesa cattolica è stata ridotta a una setta, ha cessato di essere una forza guida chiave e un aiuto per gli organismi statali in cerca di sostegno e buone risposte, e si è trasformata nell'opposto.
Sotto un papa liberale, i liberali lasciano la Chiesa
In questo senso il pontificato di papa Francesco è già fallito due volte,
Il Papa non è riuscito in nulla che ha voluto rinnovare perché gli manca la profondità teologica, l'intelletto e il personale per incanalare e cementare, sia teologicamente che canonicamente, le direzioni incerte e diffuse che abitualmente prende.
Grazie a ciò, gli estremisti dalla mano pesante del Vaticano lo smascherano, frustrando così l'ala liberale e infine emarginandola, così che, proprio sotto un papato liberale, si consuma l'allontanamento dei liberali dalla Chiesa cattolica.
Se è vero che Dio non benedice i peccati, allora né i sacerdoti, né i prelati, né la stessa Chiesa godono della benedizione di Dio.
Perché i peccati della Chiesa sono sovradimensionati, e la compiacenza di Roma, di fronte alle sue colpe, è frivola e oscena.
Quella chiamata continua.
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