di Stephen Chen

11 Agosto 2019

dal Sito Web SouthChinaMorningPost

traduzione di Nicoletta Marino

Versione originale in inglese

Versione in spagnolo

 

 

 

Un equipe di ricercatori cinesi

dice che potrebbe essere in avvicinamento

un nuovo raffreddamento globale

però le conseguenze sarebbero serie.

Foto: Xinhua

 

 

 

 

Raffreddamento globale rimpiazzerà la tendenza di riscaldamento che è iniziato 4.000 anni fa

Lo dicono Scienziati cinesi

 

Un nuovo studio (Shrinkage of East Asia Winter Monsoon Associated with Increased ENSO Events since the Mid-Holocene) ha riscontrato che gli inverni nel nord della Cina sono andati riscaldandosi fin dall'anno 4.000 a.C. - indipendentemente dall'attività umana - ma gli scienziati del continente dopo la ricerca avvertono che:

Non c'è posto per l'autoaccettazione o il non agire difronte al cambio climatico con la prospettiva di un raffreddamento globale repentino che rappresenta anche un pericolo.

Lo studio ha rilevato che i venti della Siberia artica si sono indeboliti sempre di più, che la linea delle conifere è andata ritirandosi verso il nord e c'è stato un aumento costante della biodiversità come una tendenza generale di riscaldamento che continua oggi.

 

Ssecondo i ricercatori sembra che abbia poco a che vedere co l'aumento dei gas dell'effetto serra che è iniziato con la rivoluzione industriale.

 

Lo scienziato principale, il Dr. Wu Jing, del Laboratorio Chiave di Geologia Cenozoica e Ambiente dell'Istituto di Geologia e Geofisica, che fa parte dell'Accademia Cinese di Scienze, ha affermato che lo studio non aveva trovato prova dell'influenza umana nei caldi inverni del nord della Cina.

"Le forze che hanno mosso il tutto includono il sole, l'atmosfera e la loro interazione sull'oceano", parole di Wu.

"Non abbiamo rilevato prova dell'influenza umana. Però questo non significa che possiamo rilassarci e nonfare niente".

 

Moon Lake, un piccolo lago vulcanico nascosto

Nel bosco profondo della catena del Gran Khingan in Cina,

Dove un equipe di sicenziati ha trascorso più di un decennio

studiando i segreti nascosti nei suoi sedimenti.

Foto: Baidu

 

 

Wu e i suoi colleghi sono preoccupati che, man mano che le società si abituano di più al concetto del riscaldamento globale, la gente svilupperà un fiducia sbagliata sulla nostra capacità di controllare il cambiamento climatico.

La natura, ci mettono in guardia, può ingannarci e prenderci alla sprovvista causando caos, panico, carestie e anche guerre man mano che il sistema climatico mondiale si altera.

Ci sono già dei segnali allarmanti, secondo il suo articolo, che sono stati accettati con la sua pubblicazione per la rivista on line Journal of Geophysical Research: Atmosferes.

 

Wu e i suoi colleghi hanno trascorso più di una decina di annia studiare i sedimenti sotto il Lago Moon, un piccolo lago vulcanico nasconsto in boschi profondi della catena del Gran Khingan, nella regione autonoma cinese della Mongolia Interna. Riscontrarono che il riscaldamento invernale degli ultimi 6.000 anni non era stato un viaggio tranquillo con alti e bassi che avvenivano ogi 500 anni.

 

I suoi ritrovamenti confermarono uno studio precedente di un altro gruppo di scienziati cinesi, pubblicato dalla rivista on line Scientific Reports nel 2014, che trovò per la prima volta il modello ciclico di 500 anni dei monsoni estivi della Cina e lo mise in relazione con l'attività solare.

 

La ricerca del 2014, che si basò su dati di 5000 anni, ha detto che l'attuale fase calda del ciclo potrebbe terminare nelle prossime decadi dando luogo a una fase fredda di 250 anni che ptrebbe condurre a una decelerazione parziale del riscaldamento globale provocato dall'uomo.

 

Wu ha affermato che nell'ultimo studio, con 10.000 anni di dati nuovi, ha aiutato non solo a disegnare un quadro più completo del ciclo di 500 anni, ma ha anche rivelato un meccanismo dietro il fenomeno prima sconosciuto che suggerirebbe che l'impatto con il sole sul clima della terra potrebbe essere più grande di quello che si pensava.

 

Secondo Wu, la variazione dell'attività solare di per sé non suole essere abbastanza forte da indurre i rapidi cambiamenti della vegetazione che l'equipe di ricerca ha registrato nei nuclei di sedimenti del Lago Moon.

 

Di contro, gli scienziati trovarono che:

L'impatto del riscaldamento fu ampliato da un'interazione massiva e aleatoria tra l'acqua della superficie del mare e l'atmosfera dell'Oceano Pacifico conosciuta come Il Niño-Oscilazione del Sud.

Come risultato dei ritrovamenti della ricerca, Wu ha affermato che adesso era più preoccupato dal raffreddamento che dal riscaldamento.

"Una caduta brusca della temperatura non farà bene anessuno. Il problema più grande è che sappiamo che avverrà, ma non esattamente quando".