di Chris Marcus

25 Luglio 2018

dal Sito Web GlobalResearch

traduzione di Claudiordali

Versione originale in Inglese

 

 

 

 

 

 

 

 

Uno dei motivi per cui è sembrato così bizzarro che gli Stati Uniti potrebbero intraprendere una guerra commerciale in Cina contro il loro più grande creditore, è il fatto che la Cina ha una mossa dalla quale gli Stati Uniti non riescono semplicemente a difendersi.

 

Guardando ogni sorta di impegno tra gli Stati Uniti e la Cina degli ultimi dieci anni, mi è sempre sembrato che la Cina abbia sempre avuto una quantità enorme di influenza sugli USA. E' talmente grande che se dovesse arrivare il momento critico, la Cina avrebbe a disposizione delle mosse a cui gli Stati Uniti non riuscirebbero semplicemente a rispondere.

 

La ragione di tutto questo è semplice: hanno la capacità di porre fine, in qualsiasi momento, ai movimenti del Tesoro degli Stati Uniti. Se la Cina dovesse sbarazzarsi delle proprie partecipazioni al Tesoro degli Stati Uniti, sarebbe molto facile che la bolla del debito finirebbe da un giorno all'altro.

 

Ovviamente le cose non sono sempre così semplici.

 

Ciò vorrebbe significare che la Cina subirebbe una perdita enorme sulla propria posizione. Inoltre, un evento simile avrebbe anche un enorme impatto sulle condizioni economiche globali: si tratta dell'opzione nucleare che non dovrebbe mai essere presa alla leggera.

 

La mia ipotesi migliore è che i cinesi preferiscono un ambiente equo di libero commercio, dove tutti possano prosperare. Tuttavia, se dovessero venire messi all'angolo, avrebbero la capacità di rispondere.

 

In qualche modo, la situazione è analoga a qualcuno che si è trovato ad avere un debito di gioco che è più grande di quanto si possa immaginare e da cui non c'è modo di liberarsi. Inoltre, il creditore si trova di fronte alla scelta di continuare ad aumentare il credito, oppure considerare che un ulteriore indebitamento possa solo aumentare la perdita.

 

Naturalmente, se la Cina dovesse aver preso anche dei provvedimenti per mitigare l'impatto di una tale azione, ciò suggerirebbe che, sia che utilizzino tale opzione o meno e qualora dovesse essere necessario usarla, si sono già protetti tranquillamente dal rischio di eventuali ripercussioni.

Parlando di eventuali preparativi per una guerra commerciale con gli Stati Uniti, la Cina ha implementato diversi passaggi importanti.

 

Ad esempio, durante almeno gli ultimi 10 anni il paese si è allontanato dalla pura economia di esportazione, riducendo la dipendenza derivante dalle vendite di beni verso gli Stati Uniti. Nel 2018, gli acquisti di beni dei consumatori cinesi supereranno quelli dei consumatori americani.

 

Negli ultimi cinque anni, il consumo interno della Cina ha rappresentato un valore tra il 55% e il 65% della crescita economica; inoltre, sono stati i consumi privati a fare da motore principale per l'economia cinese - NON le esportazioni.

 

La tesi secondo cui, in qualche modo, la Cina dipende dai mercati e dai consumatori americani per mantenere in vita la propria economia, è semplicemente una bugia. Ora la Cina attira il mercato al dettaglio nella stessa misura degli Stati Uniti e il suo mercato interno può recuperare un po' di spazio nel caso in cui i mercati statunitensi vengano improvvisamente chiusi alle esportazioni cinesi.

Questo aspetto è stato trattato in un eccellente articolo (E' da Oltre un Decennio che la Cina si sta Preparando alla Guerra Commerciale) di Brandon Smith di alt-market.com. Vale davvero la pena leggerlo e tenerlo in considerazione.

 

Solleva un sacco di punti con cui mi trova d'accordo da molto tempo e che non vengono quasi mai espressi pubblicamente.

 

Lo so che vi piacerebbe pensare che il mondo possa essere d'accordo riguardo a un sistema equo e giusto, senza ricorrere ad un'ulteriore escalation di guerre commerciali, tuttavia continuo a chiedermi sempre di più se non stia diventando rapidamente inevitabile una qualche sorta di reset del debito o un default globale.

 

Siccome, in definitiva, ormai tutto si basa sul digitale e sui soldi, il contatto con la realtà economica sottostante è stato perso molto tempo fa.

 

Spero che quando tutte queste bolle scoppieranno, ciò che nascerà dalle ceneri sarà un sistema monetario al servizio della gente, non un altro cartello bancario.

 

È interessante notare che in Venezuela, dove il crollo della valuta è già in una fase successiva rispetto alla maggior parte delle valute cartacee, continuano a venir fuori degli episodi di persone che tornano all'economia di baratto.

 

E' molto simile a ciò che successe in questa affascinante cittadina greca (che ho avuto davvero la fortuna di visitare di persona nel 2014), dove ancora una volta fu evidente che anche quando le valute cartacee collassano, ciò che viene apprezzato sono,

i contributi e le nostre vere capacità naturali ...

 

 

 

 

 

Continuo a rimanere affascinato nel vedere come si svolgono tutti gli eventi.

 

Sono d'accordo con Brandon Smith: sia che venga usato o meno, la Cina possiede un colpo da ko a cui gli Stati Uniti non riescono a replicare.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

È da Oltre un Decennio che...

La Cina si sta Preparando

...alla Guerra Commerciale

di Brandon Smith

12 Luglio 2018

dal Sito Web Alt-Market

traduzione di Claudiordali

Versione originale in inglese

 

 

 

 

 

 

Il crollo del 2008 ha portato con sé una serie di strani paradigmi economici che raramente si sono visti nella storia; paradigmi che hanno trasformato la mente della normale analisi fiscale.

 

Anche se alcuni nuclei fondamentali rimarranno gli stessi, qualunque cosa accada, la segnalazione di questi dati è stata deliberatamente distorta per nascondere la verità.

 

Qual è la verità?

 

Beh, in fondo la verità è che la maggior parte delle economie di tutto il mondo sono molto più deboli di come le hanno dipinte i governi e le banche centrali.

 

Questo è particolarmente vero per gli Stati Uniti ...

 

Detto questo, c'è un paese che ha perseguito una strategia opposta per molti anni, vale a dire che ha nascosto la sua preparazione economica più delle sue debolezze.

 

Sto ovviamente parlando della Cina.

 

Quando menzioniamo la Cina nel mondo dell'analisi alternativa, sorgono sempre diversi problemi:

  • l'aumento dell'indebitamento cinese

  • le spese governative riguardo a programmi infrastrutturali apparentemente inutili come delle "città fantasma"

  • la banca centrale cinese e il suo sottogruppo societario regolarmente riportano delle cifre finanziarie sbagliate, ecc …

Tutte queste cose alimentano l'idea che quando inevitabilmente si verifica un disastro fiscale globale, partirà prima dalla Cina.

 

Inoltre, danno al pubblico americano la falsa impressione che la guerra commerciale contro la Cina sarà facilmente vinta e che la Cina vacillerà immediatamente sotto il peso delle sue stesse velate instabilità.

 

Tuttavia, se uno studiasse veramente il comportamento e le attività della Cina nell'ultimo decennio, vedrebbe un metodo che rasenta la follia.

 

In effetti, alcune azioni della Cina sembrano suggerire che la nazione si stia preparando da anni ad affrontare le esatte condizioni geopolitiche che vediamo oggi. È come se qualcuno li avesse avvertiti prima del tempo ...

 

Per prepararsi alla guerra commerciale contro gli Stati Uniti, la Cina ha implementato diversi passaggi importanti.

 

Ad esempio,

  • Durante almeno gli ultimi 10 anni il paese si è allontanato dalla pura economia di esportazione, riducendo la dipendenza derivante dalle vendite di beni verso gli Stati Uniti.

     

  • Nel 2018, gli acquisti di beni dei consumatori cinesi supereranno quelli dei consumatori americani.

     

  • Negli ultimi cinque anni, il consumo interno della Cina ha rappresentato un valore tra il 55% e il 65% della crescita economica; inoltre, sono stati i consumi privati a fare da motore principale per l'economia cinese - NON le esportazioni.

La tesi secondo cui, in qualche modo, la Cina dipende dai mercati e dai consumatori americani per mantenere in vita la propria economia, è semplicemente una bugia.

 

Ora la Cina sta attirando il mercato al dettaglio nella stessa misura degli Stati Uniti e il suo mercato interno può recuperare un po' di spazio nel caso in cui i mercati statunitensi vengano improvvisamente chiusi alle esportazioni cinesi.

 

Il problema del debito cinese in rapida crescita viene spesso presentato come l'argomento chiave contro la sopravvivenza della nazione al reset economico globale o alla guerra commerciale, con il suo sistema di "shadow banking" che minaccia di scatenare una lunga e nascosta crisi del credito e il crollo del mercato azionario.

 

Inoltre, la storia non finisce qua...

 

L'ammontare esatto dei soldi fiat stampati dalla banca centrale cinese dopo il crollo del 2008, non è noto.

 

Alcune stime calcolano che il debito della Cina ora si aggiri intorno al 250% del suo prodotto interno lordo. Secondo gli standard normali, questo suggerirebbe un'imminente crisi del credito.

 

Domanda: l'improvviso interesse della Cina per l'espansione del debito si è trattato di una reazione o faceva parte di un piano più grande?

 

Subito dopo il 2008, il tema comune contro la capacità di ripresa della Cina fu l'idea che il paese, per mantenere debole la propria moneta, fosse vincolato alla detenzione di riserve in dollari USA.

Vorrebbe dire che le società cinesi avrebbero dovuto vendere merci agli Stati Uniti in cambio di dollari, per poi scambiarli in yuan presso la banca centrale.

 

La banca centrale della Cina avrebbe quindi immagazzinato riserve di trilioni di dollari come mezzo per mantenere artificialmente il dollaro più forte sul mercato globale e gli yuan più deboli, sostenendo e perpetuando così il vecchio modello di esportazione.

Ovviamente questo argomento non è più applicabile ed è assolutamente assurdo.

 

L'espansione del debito cinese e le emissioni dei Buoni del Tesoro sono iniziate nel 2005 con il programma "Panda Bond".

 

All'epoca fu trattato come una novità o uno scherzo della comunità economica tradizionale. Oggi è una potenza, poiché i beni denominati in Yuan si stanno diffondendo in tutto il mondo.

 

La Cina non ha più bisogno di conservare dei dollari, o di mantenere delle attività in questa valuta al fine di mantenere la moneta cinese più debole per i mercati di esportazione. Può semplicemente gonfiare e monetizzare il proprio debito, proprio come fanno gli Stati Uniti.

 

Tuttavia,

  • Perché la Cina dovrebbe preoccuparsi di farlo?

     

  • Perché praticare lo stesso gioco del debito che ha causato così tanti problemi alle nazioni occidentali?

Magari perché sanno qualcosa e noi no ...

 

Durante la fase iniziale della crisi dei derivati, la possibilità che la Cina si unisse al paniere dei Diritti Speciali di Prelievo del Fondo Monetario Internazionale è balzata alla ribalta.

 

Con lo yuan come membro del paniere dei DSP, il potenziale per diventare un centro finanziario per il commercio globale piuttosto che un hub di esportazione e importazione, sarebbe stato assicurato.

 

Per cui il FMI stabilì alcuni requisiti prima che la Cina potesse aderire.

 

Uno di questi requisiti era una maggiore liquidità valutaria e un mercato dello yuan "utilizzabile più liberamente". In altre parole, per far sì che la Cina potesse aderire al paniere dei DSP, prima di tutto doveva indebitarsi considerevolmente.

 

Questo è esattamente ciò che hanno fatto:

non sostenere il proprio sistema bancario (sebbene fosse fatto per una scusa valida) per sostenere necessariamente i propri mercati azionari.

 

Senza dubbio, la Cina voleva un seggio al tavolo del "nuovo ordine mondiale" e così ha acquistato quel seggio attraverso una massiccia espansione del debito.

Nel 2016 la Cina è stata ufficialmente inclusa nel paniere dei DSP.

 

La Cina è stata una sostenitrice molto esplicita del paniere dei DSP e il motivo diventa chiaro se si capisce cosa intendono i globalisti per futuro del quadro monetario mondiale.

 

Questo piano fu delineato per la prima volta nel 1988, sulla rivista globalista Economist, in un articolo che chiedeva l'inizio di una valuta globale entro il 2018.

 

L'articolo afferma che l'economia degli Stati Uniti e il ruolo del dollaro come riserva mondiale, dovrebbero diminuire e che il paniere dei Diritti Speciali di Prelievo dell'FMI potrebbe essere usato come ponte per creare una moneta unica per tutte le economie mondiali.

Questa valuta sarebbe naturalmente amministrata e controllata dalle élite bancarie del FMI.

 

A partire da 2009, la banca centrale cinese ha chiesto che i DSP diventino una "valuta di riserva sovranazionale", in altre parole un sistema monetario globale.

 

Nel 2017, il vice governatore della banca centrale cinese ha dichiarato che le banche centrali dovrebbero aumentare l'uso dei DSP come unità di conto e che si dovrebbe incoraggiare una maggiore liquidità dei DSP.

 

Nel 2015, la banca centrale cinese ha suggerito che il sistema dei DSP dovrebbe "passare al digitale", creando così una versione digitale della riserva che possa diffondersi rapidamente.

 

Non dovrebbe sorprendere che il Fondo Monetario Internazionale sia stato pienamente d'accordo con questo piano e in recenti articoli sul suo sito web, ha persino suggerito che le criptovalute e la tecnologia blockchain sono la futura evoluzione del sistema monetario.

 

In un'intervista del 2009, il famigerato globalista George Soros ha rivelato alcuni dettagli oscuri (nel video sotto) riguardo a ciò che il FMI chiama "risanamento economico globale" ...

 

 

 

 

 

 

Questi dettagli includono,

  • una ridotta economia americana

  • un dollaro ridotto

  • per fare in modo che la Cina diventi il nuovo motore economico per il mondo.

Infine, la Cina si sta chiaramente preparando a una considerevole crisi del dollaro o della stabilità economica mondiale, come dimostrato dal suo improvviso e aggressivo accumulo di riserve auree negli ultimi dieci anni.

 

Anche se di recente è stata superata dalla Russia, la Cina rimane uno dei più aggressivi acquirenti nazionali di oro.

 

L'espansione della riserva aurea sarebbe una copertura efficace contro il crollo del mercato del dollaro. Se il dollaro perdesse il suo status di riserva mondiale, le nazioni come la Cina e la Russia sarebbero ben collocate per mitigare i danni.

 

Considerando il fatto che il FMI detiene ufficialmente circa 3.000 tonnellate di oro, anche i globalisti sono ben posizionati per il crollo del dollaro.

Sembrerebbe che la Cina, su molti livelli, sia stata inclusa nel piano per il reset globale. Tutte le azioni menzionate in precedenza suggeriscono la prescienza di un drastico cambiamento nel modello del dollaro.

 

La stessa guerra commerciale fornisce una copertura perfetta per la ripresa economica, come ho segnalato nei miei ultimi articoli.

 

Nel reset, la Cina svolgerà un ruolo importante poiché avrà la possibilità di scaricare i titoli del Tesoro degli Stati Uniti e il dollaro come riserva mondiale, causando una reazione a catena attraverso i mercati globali e i suoi partner commerciali inizieranno a cadere come tessere del domino.

 

Probabilmente lo faranno con calma e tranquillità (come ha fatto la Russia di recente), al fine di disimpegnare le loro partecipazioni nei T-bond prima che le notizie di un crollo del Tesoro colpiscano i media mainstream.

 

I principali beneficiari di questa azione saranno i globalisti (alias la Global Elite), mentre la Cina si metterà nella posizione di sopravvivere (non necessariamente prosperare) durante il caos.

 

Lo stesso non può essere detto per gli Stati Uniti, che hanno il loro Tallone d'Achille nella totale dipendenza dalla supremazia del dollaro ...