da Piero Cammerinesi
Una riferibile a dei siti in lingua inglese più avanti indicati e l'altra a fonti personali di cui l'autore può garantire competenza e serietà, ma soprattutto conoscenza diretta degli argomenti trattati.
Pertanto si tranquillizzi il lettore se alcune notizie qui contenute gli parranno inverosimili o quantomeno fantasiose; lo erano anche per l'autore prima di approfondire la storia narrata.
Dunque, prima di liquidare il tutto come una
bizzarra fantasia, approfondisca l'argomento e le fonti indicate.
In fondo il modo migliore per nascondere qualcosa è metterlo sotto
gli occhi di tutti.
Da pochi giorni finalmente il nuovo Governo - ferocemente osteggiato da alcune centrali di potere - è nato e con esso forse qualche nuova speranza per il Belpaese.
Infatti, pur non trascurando i leciti dubbi sulla genuinità di certe istanze del M5S o della Lega, non si può ignorare che - come dicono gli inglesi - "Rome wasn't built in a day" nel senso che reali e durature trasformazioni difficilmente possono verificarsi - a meno di una rivoluzione violenta - in tempi brevi all'interno di strutture politico-economiche estremamente complesse come quelle attuali.
È pertanto necessario armarsi di santa pazienza ed
aspettarsi quei risultati che ragionevolmente possono venir prodotti
a breve da un nuovo Governo.
...di cui ricorderemo una su tutte - la dichiarazione del Commissario dell'Unione Europea, Gunther Oettinger:
Il ministro non accettato dal Presidente della Repubblica era quel Paolo Savona che, appena cinque anni fa, nel 2013, dichiarava esplicitamente:
Parole, evidentemente, che non sono piaciute alla Germania ed ai
suoi lacchè italici.
In altri termini, una Europa progettata e realizzata
dalla CIA.
In Europa gli americani, con l'Unione Europea e l'Euro - sulla scelta del nome Euro al posto del già esistente ECU, si veda la nota del prof. Rinaldi - sono riusciti a fare ciò che invece non è loro riuscito altrove, il che dovrebbe far riflettere sul reale patriottismo dei cittadini europei.
Fatto pressoché sconosciuto anche gli addetti ai lavori, gli americani nella seconda metà degli anni novanta assegnarono alla - sempre subalterna - Unione Europea ben 10.000 MT (tonnellate) di oro come collaterale.
Tale enorme quantità di oro venne tuttavia assegnata illegalmente in quanto parte dei Collateral Accounts che non erano, non sono e non saranno mai di proprietà degli Stati Uniti d'America, come si è già avuto modo di indicare nel nostro precedente articolo.
Non sorprenderà quindi se, come già accade per la FED ed altre banche centrali, anche per la BCE (Banca Centrale Eoropea) non è consentita alcuna ispezione fisica per verificare le reali riserve di oro della stessa.
Anche nei paesi ASEAN, nel sud-est asiatico, gli americani cercarono di creare una unione monetaria dopo la crisi finanziaria del 1997-98, ma senza successo.
L'unica regione che al momento sembra la più propensa (ma ancora lontana dal realizzarla concretamente) ad una nuova valuta comune è la zona ECOWAS africana, che si aggiungerebbe, con la propria valuta ECO, al Franco CFA (garantito dal Tesoro francese) già utilizzato anche da alcuni dei paesi membri dell'ECOWAS.
La questione, per comprendere meglio la situazione, va chiaramente fatta risalire all'ultima guerra mondiale e a chi sono stati i vincitori e chi i vinti.
Non vi è decisione fondamentale, sia delle banche centrali che delle banche commerciali internazionali, che non debba ricevere l'imprimatur della FED.
L'idea che lo stesso Quantitative Easing (QE), ossia l'emissione di nuova valuta, da parte della BCE, della Banca d'Inghilterra o della Banca del Giappone - per citare le banche centrali più importanti oltre alla FED - non debba ricevere il benestare da Oltreoceano è totalmente destituita di qualsivoglia fondamento.
In realtà, tutte queste operazioni di QE sono operazioni di bilancio; non vi è reale movimento di denaro.
Quando la FED finanzia altre banche centrali, in particolare dopo la crisi del 2008, apre con esse delle swap lines con le quali a bilancio risulta una "vendita" di dollari americani dalla FED alle altre banche in cambio di altre valute (euro, yen, sterlina, ecc.); dollari che dovrebbero poi essere "ricomprati" a termine (ad es. a 3 mesi) dalla stessa FED.
Per essere ancora più chiari:
Su quale sia l'origine reale, poi, di questi stessi fondi ed asset, vi sarebbe molto da chiarire.
Perché se da un lato la FED può emettere nuovi dollari, per acquistare ad esempio i titoli del tesoro americano, d'altro canto è altrettanto vero che queste operazioni di QE sono anche state usate per svuotare numerosi conti appartenenti ai Collateral Accounts.
Né in Russia la situazione è certo migliore, anzi.
Come ci ricorda il prof. Alexander Azadgan:
Anche se sembra essere in atto un tentativo di liberazione della Russia dal giogo atlantico, da parte di Putin e dei suoi stretti alleati, questi deve comunque far fronte ad una fazione di euroatlantisti nell'élite russa che rivestono importanti posizioni governative.
L'oro venne trasferito via treno in parte in Austria, in parte nei Balcani (verosimilmente in Slovenia e nel Montenegro) ed in parte, forse, via nave in Sudamerica, probabilmente in Paraguay.
Paese, quest'ultimo, in cui si trova anche il famoso ranch dei Bush, di oltre centomila ettari, dove già vennero trovate e poi confiscate migliaia di tonnellate d'oro sottratte ai Collateral Accounts.
Tuttavia trattandosi di questioni classificate top secret, e godendo spesso i soggetti coinvolti di immunità diplomatica, tali notizie non sono mai state di pubblico dominio.
Nelle vicinanze del ranch dei Bush si trova, "curiosamente", anche quello della Merkel.
Anche durante il periodo di Bill Clinton passarono per Montevideo ingenti quantità di oro derubato dai Collateral Accounts, ma, a quanto pare, non ancora identificate.
A proposito della Cina, non deve sorprendere l'inclusione, da parte di Azadgan, della Banca Centrale Cinese tra le banche chiave del "sistema FED".
Vale la pena ricordare che in Cina oltre la metà dei prestiti e delle linee di credito avvengono attraverso shadow banking e non attraverso un sistema bancario regolamentato. In altre parole, possono prestare denaro non solo le banche ma anche società non regolamentate, senza una trasparenza alcuna sulla provenienza dei fondi.
È diffusa la pratica di acquistare, "impacchettandoli" poi in vari strumenti finanziari strutturati o derivati, degli strumenti finanziari che vengono, a loro volta, rivenduti a fondi o ad investitori.
Pratica, questa, non certo solo cinese ma diffusa nei mercati finanziari internazionali, peraltro tendente a far perdere le tracce della reale filiera dei proprietari dei vari strumenti finanziari.
Si stima che in Cina il sistema finanziario "in nero" e fuori bilancio sopra citato (shadow banking) valga almeno 10-15 trilioni di dollari, anche se secondo alcuni insider la cifra sarebbe ben più alta.
Siamo forse così ingenui da pensare che l'enorme flusso di denaro proveniente dalla Cina (e da fonti spesso non chiare, proprio per la presenza come si è detto di un sistema finanziario in buona parte opaco) ed usato per acquistare asset in tutto il mondo, provenga tutto dal sano sudore dei lavoratori cinesi?
E ciò anche nella piazza finanziaria di Hong Kong, ma non solo.
La prima domanda che mi è stata rivolta riguarda il ruolo del famoso attracco al largo di Civitavecchia del Britannia di Sua Maestà nel giugno 1992 e connesso spesso, nelle varie teorie complottistiche, alle privatizzazioni degli asset italiani degli anni seguenti.
Ho chiesto lumi ad una delle mie fonti a questo riguardo, e mi è stato detto che nelle famiglie reali, inclusa quella inglese, come in molte famiglie "normali", non vi è una unione di intenti assoluta.
Un'altra questione che mi è stata posta riguarda l'entità pressoché sconosciuta del responsabile legale, arbitro degli asset di garanzia della linea di credito globale, vale a dire l'International Treasury Controller (ITC), nominato dalla 'gerarchia' che rappresenta le famiglie reali del mondo per sostenere le valute degli Stati con l'oro necessario per collegare le valute al nuovo sistema finanziario sostenuto dall'oro mondiale.
Ebbene
oggi diversi Paesi indipendenti stanno già collaborando con l'ITC,
esistendo la possibilità di essere finanziati da tale struttura. In realtà tutti i,
...dovrebbero essere sempre informati, una volta nominati, dell'esistenza di questa struttura sovranazionale.
Se Trump riuscirà o meno a contribuire ad una pulizia interna nel proprio Paese, lo vedremo nel corso del suo mandato presidenziale.
Non furono comunque solo gli americani a sottrarre parte delle ricchezze dei Collateral Accounts; a casa nostra si cimentò in queste prodezze anche il tristemente noto Licio Gelli, che partecipò a ruberie di oro di proprietà della famiglia reale serba anche se non è chiaro se quell'oro facesse parte dei Collateral Accounts.
Infine, la questione della composizione dei Collateral Accounts ha sollevato molte perplessità.
Riesce infatti difficile a molti lettori credere che esistano - occultati in nascondigli ben protetti e non rintracciabili - tesori che vengono considerati dai più semplicemente leggendari, la cui esistenza sembra affondare le sue radici nella leggenda più che nella realtà.
Eppure basterebbe chiedersi dove siano finiti gli enormi tesori antichi di cui si narrano leggende, da,
...per citare solo i più noti.
O quello ricercato dai Templari, alcuni discendenti dei quali (veri o presunti) a tutt'oggi reclamano parte del tesoro, sul quale tuttavia non hanno alcun diritto.
Ebbene, vi sono offerte fasulle ma ve ne sono altre, pur sempre illegali, che riguardano oro reale dei Collateral Accounts non ufficialmente registrato al World Gold Council e depositato fuori bilancio in numerose banche, che qualche gruppo corrotto, solitamente in combutta con la banca depositante, cerca di vendere pur non essendone il proprietario. O cerca di usarlo come collaterale per qualche operazione finanziaria, sempre illegalmente.
Senza menzionare quell'oro che finisce per essere registrato al World Gold Council ma che deriva da oro rubato, anche dai Collateral Accounts, poi successivamente raffinato con nuovi Hallmark, numeri seriali, documentazione, storico, tutti assolutamente fasulli.
Una disputa su migliaia di antichi artefatti sciiti in oro ha, ad esempio, recentemente dato luogo ad una tensione diplomatica tra Paesi Bassi, Ucraina e Russia dopo che la collezione, che comprende oltre 2.000 artefatti unici al mondo, venne trasferita dalla Crimea ad Amsterdam nel febbraio del 2014, prima della riunificazione della penisola con la Russia nel mese successivo.
Ebbene, una nostra fonte ci conferma che tali tesori, come molti altri tesori antichi presenti in musei, fanno parte dei Collateral Accounts.
Come si è visto dalle considerazioni sopra esposte - suffragate da elementi inediti e per alcuni versi sconcertanti - la geopolitica mondiale viene pesantemente influenzata se non inesorabilmente determinata da un sistema finanziario globale profondamente e radicalmente corrotto e gestito da poteri sovranazionali implacabili.
Da ciò, evidentemente, consegue che solo una riforma di tale sistema finanziario internazionale potrebbe sciogliere i principali nodi che impediscono la diffusione di una reale giustizia sociale nel pianeta.
Basti pensare - per citare un evento di rilevante importanza ma comunicato poco e male dai media europei - a come è andata a finire la lodevole iniziativa svizzera di domenica scorsa per la riforma del sistema bancario elvetico, che prevedeva l'eliminazione della possibilità per le banche private di creare denaro dal nulla (coefficiente di riserva al 100%, tecnicamente).
Il referendum, come ampiamente previsto dai sondaggi, non ha avuto esito positivo, con oltre il 70% dei votanti contrari all'iniziativa.
Tuttavia qualcosa comunque si muove nel mondo della finanza internazionale; qualcosa che alla lunga potrebbe portare ad una riforma del sistema finanziario internazionale, con valute nazionali basate su una reale sovranità monetaria.
In realtà, la profonda crisi che caratterizza l'epoca attuale è prima di tutto una crisi del pensiero economico-sociale.
Da ciò consegue la necessità di comprendere i fondamenti dell'organismo sociale riconoscendone la sua natura tripartita.
Come scriveva Argo Villella oltre trent'anni fa:
Molti sostengono che la via della Triarticolazione di Rudolf Steiner è utopistica e che - stante la situazione mondiale - non potrà mai realizzarsi.
Tengano tuttavia costoro presente che se, per vedere l'alba di un sistema finanziario più equo, ci si tiene aggrappati al sistema monetario attuale va a finire come nel Torquato Tasso di Goethe:
Vale a dire che si finisce per aggrapparsi allo scoglio contro il quale si farà naufragio...
|