di Tony Cartalucci 11 Maggio 2017 dal Sito Web Journal-Neo traduzione di Nicoletta Marino
Le nazioni stanno iniziando a prendere più seriamente il controllo del loro spazio d'informazione dopo che per anni hanno permesso ai giganti della tecnologia degli Stati Uniti, Google e Facebook, di monopolizzarli e sfruttarli.
Il Vietnam, secondo un recente articolo di GeekTime, è l'ultimo paese che ha iniziato a fomentare alternative locali del motore di ricerca e della rete dei mezzi di comunicazione sociali, per riequilibrare il monopolio dell'informazione che oggi hanno nel loro paese i giganti della tecnologia del sud est asiatico.
Google e Facebook - Sono più che Motori di Ricerca e Social Media
I due giganti della tecnologia e altri come loro agli inizi possono essere sembrati ai politici, agli industriali e ai capi militari di tutto il mondo, delle corporazioni meramente opportuniste che cercano guadagni ed espansione.
Indubbiamente, Google e Facebook, tra gli altri, chiaramente sono diventati qualcosa molto più di questo.
Tutti e due hanno lavorato ed è verificabile per il Dipartimento di Stato per la ricerca di obiettivi geopolitici in tutto il mondo, dal collasso del governo della Libia ai tentativi di cambiamento del regime della Siria e l'utilizzo dei social media e della tecnologia dell'informazione di tutto il mondo per manipolare la percezione pubblica e ottenere mete sociopolitiche in nome di Wall Street e Washington per molti anni.
L'utilizzo delle reti sociali per controllare lo spazio di informazione di una specifica nazione, e utilizzarlo come un mezzo per arrivare alla sovversione sociopolitica e anche a un cambiamento di regime ha raggiunto l'apice negli Stati Uniti nel 2011 con la gestione della "primavera araba".
All'inizio dipinta come manifestazioni spontanee organizzate su Facebook e altre piattaforme di social media, adesso è stato rivelato in alcuni articoli quelli del New York Times, Gruppi di statunitensi che aiutano a fomentare "Rivolte Arabe", che il Governo degli Stati Uniti aveva addestrato attivisti anni prima delle proteste, con con Google e Facebook partecipando direttamente ai preparativi.
I fronti di opposizione finanziati e appoggiati dalla Fondazione Nazionale per la Democrazia (NED) del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e dalle loro filiali,
...furono invitati a varie riunioni dove i dirigenti con i loro gruppi di appoggio tecnico di Google e Facebook presentavano loro i piani di gioco da eseguire nel 2011 coordinati agli Stati Uniti e ai mezzi di comunicazione europei che avevano anche assistito alle riunioni.
Il risultato finale fu quello di armare virtualmente le reti sociali, che agivano come coperchio per quello che fu una serie pianificata da tempo di colpi militari regionali fortemente armata che finalmente buttarono giù i governi di:
...con il governo della Siria adesso accerchiato da 6 anni di guerra come risultato.
E' stato durante il conflitto in Siria che Google è stato di nuovo coinvolto.
Il Guardián, in un articolo del 2012 dal titolo "Siria - E' possibile cambiare il nome delle strade su Google Maps?", avrebbe dato questa informazione:
Su Google Maps, le principali vie di Damasco dedicate alla famiglia Assad sono apparse cambiate con il nome degli eroi della rivolta. La primavera araba prende forma così.
Quando i ribelli contro Gheddafi fecero sparire a Tripoli l'agosto scorso, il nome della piazza principale della città dal servizio di mappe durante la notte - da Piazza Verde, nome datogli dall'antico dittatore, è divenuta "Piazza dei Martiri".
Il servizio di mappe del gigante di Internet ha una storia importante nelle dispute politiche.
Il monopolio di Google nelle nazioni che non hanno un'alternativa locale, assicura chela percezione pubblica sia influenzata di traverso da questi metodi ingannevoli.
The Independent, in un articolo del 2016 intitolato "Google progetta di aiutare i ribelli siriani a sconfiggere il regime di Assad - Asseriscono così nella posta elettronica filtrata di Hillary Clinton", continuerebbero a dire altro sull'attività di Google per quanto riguarda la Siria:
E' chiaro che Google è molto più di solo ricerche in Internet.
Le nazioni sarebbero comunque irresponsabili a permettere che una impresa straniera eserciti un controllo sul suo spazio di informazione - specialmente alla luce degli abusi documentati, verificati - come lo sarebbero se imprese straniere esercitassero un controllo su altri aspetti essenziali dell'infrastruttura nazionale.
Vietnam prende il controllo del suo spazio d'informazione
L'articolo sul GeekTime, condiviso con il Dipartimento degli Stati Uniti NDI su Twitter dal titolo "Si tratta di una campagna del Vietnam per costruire un'alternativa a Facebook per lottare contro le notizie false o è per fomentare la censura?", così scrive:
L'articolo diceva anche:
La menzione del NDI all'articolo ha la pretesa di far comprendere che il governo vietnamita ottiene dei guadagni a partire dalle localizzazioni dei motori di ricerca e dei social media - e lo fa.
La localizzazione dello spazio d'informazione del Vietnam, però, non è diversa dalla localizzazione dell'infrastruttura dell'industria della difesa, dell'energia, dell'acqua, delle scuole e della sanità vietnamita.
Tutti dovrebbero essere controllati dal popolo vietnamita non da Washington, Wall Street, o Silicon Valley. Se il governo vietnamita abusa di questa localizzazione o non lo fa, è un problema del popolo vietnamita.
La vera preoccupazione del NDI è che una volta avvenuta quella localizzazione della tecnologia d'informazione in Vietnam, questi effettivi vettori di rivolta sociopolitica saranno chiusi per sempre agli speciali interessi finanziari e corporativi della politica estera degli Stati Uniti come i fronti di lavoro dell'NDI.
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