Viganò:
Il 'Deep State' ha ora collaborato con la'Deep Church'
per rovesciare Trump, inaugurare il Nuovo Ordine Mondiale
dall'Arcivescovo
Carlo Maria Viganò
22 settembre 2020
dal sito web
LifeSiteNews
Il
Deep State si sta muovendo con la Deep Church
per
trasformare la Chiesa Cattolica
nel
"braccio spirituale" del Nuovo Ordine Mondiale,
ha
detto l'Arcivescovo.
"Corruptio optimi pessima."
San
Gregorio Magno
25
settembre 2020 (LifeSiteNews)
Cercare di trovare della coerenza sulla recente azione della
Compagnia di
Gesù
con le intenzioni originarie di sant'Ignazio di Loyola, è un
compito arduo se non impossibile, al punto che a ben vedere si
considera la ricostituzione dell'Ordine nel 1814 dopo la sua
soppressione da parte di Clemente XIV nel 1773 fu sconsiderato.
Non
sorprende che, nel processo di scioglimento e di autodistruzione
a cui è sottoposto l'intero corpo ecclesiale, il contributo dei
Gesuiti sia stato - e resta - determinante.
Non
è un caso che dal 2013 anche il trono più alto sia occupato da
un gesuita,
Jorge Mario
Bergoglio,
anche se ciò è in violazione della Regola ignaziana che vieta ai
membri della Compagnia di Gesù di assumere incarichi gerarchici.
Nel contesto geopolitico internazionale, il ruolo dell'Italia
può apparire per certi versi marginale, ma in realtà l'Italia è
un banco di prova per gli esperimenti di ingegneria sociale che
l'agenda globalista intende estendere a tutti i governi
nell'arco dei prossimi dieci anni sia nella sfera economica e
politica che in quella religiosa.
È
quindi comprensibile perché La Civiltà Cattolica e il suo
onnipresente direttore Padre Antonio Spadaro, SJ, si sono
spesi in approvazioni scomposte sia della sinistra italiana che
di quella globale, compreso il Partito Democratico in America e
il Partito Comunista in Cina.
D'altra parte, la vicinanza ideologica della Compagnia di Gesù
ai movimenti rivoluzionari di sinistra risale ai primi sintomi
del 1968, di cui il Concilio Vaticano II ha posto le basi
ideologiche e che hanno trovato la loro massima espressione
nella teologia della liberazione, dopo aver ha rimosso la
condanna del comunismo dai documenti preparatori del Concilio.
È
significativo che molti dei protagonisti di quella sfortunata
stagione in America Latina, dopo le indulgenze e le moderate
sanzioni imposte dalla Santa Sede negli ultimi decenni, siano
stati riabilitati e promossi da un gesuita argentino.
Vedere Prodi
e Gentiloni [due ex primi ministri
italiani] insieme a Padre Spadaro per la presentazione
del saggio "Nell'anima della Cina" [nell'anima della Cina] [clicca]
non dovrebbe sorprendere nessuno:
sono l'espressione di quel deplorevole "Cattolicesimo
adulto" che ignora la necessaria coerenza dei Cattolici
nella politica voluta da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI,
ma che tiene insieme l'eterogeneo bestiario del progressismo
in nome dell'ambientalismo maltusiano, l'accoglienza
indiscriminata degli immigrati, la teoria del genere e
l'indifferentismo religioso sancito dalla Dichiarazione di
Abu Dhabi.
Il
Convegno di Assisi - Economia di Francesco - e la
prossima Enciclica Fratelli Tutti, confermano l'impronta
antropocentrica e la svolta green della chiesa bergogliana, che
al posto della coraggiosa e "politicamente scorretta"
proclamazione del Vangelo a tutte le nazioni, ha preferito
l'ambientalista più semplice e le rivendicazioni immigrazioniste
dell'agenda globalista, che sono drammaticamente rischiose per
la nostra civiltà occidentale.
E il
presidente
Trump
lo ha capito fin troppo bene. Prodi e Gentiloni in Italia - e
aggiungeremmo anche il premier Conte, viste le sue
origini e la sua formazione - hanno le loro controparti da parte
americana in personalità cosiddette cattoliche come Joe Biden,
Nancy Pelosi e Andrew Cuomo:
tutti sostengono con orgoglio l'aborto e l'indottrinamento
in genere e tutti sono orgogliosamente a favore dei
movimenti Antifa e Black Lives Matter che stanno dando fuoco
a intere città americane.
Un'analisi equa e onesta degli sponsor internazionali di questi
partiti, di questi movimenti "spontanei" e del progressismo
cattolico rivela un inquietante filo conduttore che attraversa
tutti questi cosiddetti filantropi che manipolano le fortune
politiche ed economiche del pianeta con enormi finanziamenti.
Nei
giorni scorsi è stato riportato dalla cronaca che i Gesuiti in
America hanno ricevuto sovvenzioni di quasi due milioni di
dollari (in quattro anni) da
George Soros,
e sembra che lo stesso accordo tra la Santa Sede e il
regime comunista cinese, sia stato finanziato da ingenti
donazioni annuali da Pechino alle casse vaticane che sono in uno
stato disastroso.
Il
fatto che la Chiesa si sia prostrata davanti alla chiusura,
sospendendo le celebrazioni liturgiche e chiudendo chiese in
tutto il mondo, ha comportato notevoli danni economici
collaterali, per i quali le donazioni cinesi e il
lucroso affare di accoglienza degli immigrati rappresentano un
ovvio compenso.
Gli
Stati Uniti stanno assistendo ai massimi livelli e centri di
influenza culturale della Chiesa cattolica americana
schierandosi spudoratamente a favore del candidato democratico e
più in generale a favore dell'intero apparato che si è andato
consolidando negli ultimi decenni all'interno della pubblica
amministrazione.
Al Deep State,
nemico giurato di Trump, si unisce una Deep Church che non
risparmia critiche e accuse al Presidente in carica, mentre
strizza l'occhio indecoroso a Biden e BLM, seguendo
pedissequamente la narrazione imposta dal mainstream.
Poco
importa che Trump sia apertamente pro-vita e difenda i principi
non negoziabili a cui i Democratici hanno rinunciato:
l'importante è trasformare la Chiesa Cattolica nel braccio
spirituale del Nuovo Ordine Mondiale, in modo da avere un
imprimatur dalla più alta autorità morale del mondo, cosa
impossibile con Benedetto XVI.
Il
segretario di Stato Pompeo ha fatto bene a censurare il
rinnovo dell'accordo segreto firmato tra Bergoglio e Xi Jinping!
La
sua lucida denuncia mette in luce l'atteggiamento aberrante del
Vaticano, il tradimento della missione della Chiesa, l'abbandono
della comunità cattolica cinese per sinistro calcolo politico e
il modo in cui è conforme al pensiero allineato.
Né
sorprende la vivace reazione dei Gesuiti e del progressismo
cattolico, a cominciare da Avvenire [il quotidiano della
Conferenza Episcopale Italiana].
Se
Bergoglio può affermare impunemente che "Trump non è cristiano",
evocando i fantasmi del nazismo e del populismo:
Perché il Segretario di Stato americano non avrebbe il diritto
di esprimere la sua opinione - con l'obiettivo più che legittimo
della sicurezza internazionale - sulla connivenza della Santa
Sede con la dittatura comunista che è più feroce ma anche più
potente e influente che mai?
Perché il Vaticano, che tace di fronte al sostegno del
Partito Democratico all'aborto e alla violazione dei più
elementari diritti umani in Cina, ritiene che
l'amministrazione Trump non abbia il diritto di interferire
in un accordo che ha evidenti ripercussioni a livello
internazionale?
Equilibrio politico?
Provoca altrettanto stupore vedere che il diritto-dovere di dire
la verità nel confronto politico, richiesta a parole, è
contraddetta di fatto da coloro che vedono i loro piani malvagi
portati alla luce.
E
non è chiaro il motivo per cui un accordo presentato come
assolutamente trasparente e privo di punti oscuri sia stato
tenuto segreto e non possa essere letto nemmeno dal meritevole
cardinale cinese Joseph Zen.
D'altra parte, se si considera che tra le persone che si
occuparono della stesura dell'Accordo tra la Santa Sede e il
Partito Comunista Cinese c'era l'allora cardinale McCarrick,
inviato da Bergoglio per suo conto (vedi
qui),
noi capiremo anche il motivo per cui restano avvolti nel segreto
gli atti del processo canonico che ha portato alla riduzione
allo stato laicale del potente prelato:
in entrambi i casi è urgente e necessaria un'operazione di
trasparenza e verità, perché è in gioco l'onore e l'autorità
morale della Chiesa Cattolica agli occhi del mondo intero.