D'Angelo
Ammesso anche che Trump riesca in
questa sua rivoluzione, perché di questo si tratta, sembrerebbe
essere la prima rivoluzione negli Stati Uniti guidata dal Capo
di Stato.
Siconolfi
Una rivoluzione dall'alto, come dice anche
Lucio Caracciolo.
Esatto.
Come pensi che lui intenda
cambiare questo apparato? Certo snellendolo, quindi come disse
Elon
Musk, ci saranno morti e feriti, nel senso che molti
rimarranno senza lavoro ed è quello che sta succedendo.
Per certi versi mi sembra
paradossale che i primi che stanno pagando questo intervento,
diciamo a gamba tesa da parte dell'amministrazione Trump, sono
proprio quelli che l'hanno votato.
Molti di loro, infatti, sono
immigrati che lavorano negli apparati statali.
Ma ammesso che Trump riesca in questa sua rivoluzione, come può
cambiare il panorama se, come hai giustamente anticipato tu,
comunque ci sono degli interessi che riguardano Trump stesso?
È evidente che non sarà un vero
cambiamento, una vera transizione o una rivoluzione
significativa.
I lavoratori saranno sostituiti dalle macchine, grazie
all'intelligenza artificiale,
che renderanno più efficiente il sistema.
Ma le macchine sono istruite
dagli esseri umani (come abbiamo visto nella serie di articoli
relativi all'IA) e io, come sanno bene i miei lettori, sostengo
sempre che la vera rivoluzione deve avvenire dentro ognuno di
noi, unica vera condizione per operare un reale cambio di
rotta anche nel mondo esterno a noi.
Altrimenti non ci sarà mai una
vera e propria transizione.
Ma la rivoluzione di cui parli non è di questo mondo.
È sicuramente importante e questo vale per
ognuno di noi, evolversi da un punto di vista spirituale,
rendere la propria vita sempre più un atto di servizio verso il
prossimo, verso il sacro.
Poi, però, c'è anche il campo della vita terrena, il campo
dell'immanente, che comunque va onorato, però va onorato non
cercando di portare, diciamo, la purezza a un livello totale, ma
con la mentalità che la terra è un campo inevitabilmente
imperfetto, molto imperfetto, come stiamo vedendo e come vediamo
sempre di più.
Quindi riuscire a barcamenarsi in uno
scenario del genere, in questo momento storico, è già, dal mio
punto di vista, un gigantesco passo in avanti.
Ma tutti i progetti politici sono dei tentativi che possono
funzionare, come no, perché è chiaro che c'è anche una realtà
con la quale ci si confronta. Per cui, su dieci atti magari ne
passano quattro, cinque.
Dal mio punto di vista ci sono già dei segnali di cambio di
rotta con le amministrazioni precedenti, come,
-
i provvedimenti
contro l'USAID, che è
l'agenzia che poi ha guidato tutte le guerre, le
rivoluzioni colorate, le guerre umanitarie
-
il tentativo di riavvicinamento verso
la Russia e di non
cedere troppo all'azione di Netanyahu (vedi la
guerra dei 12 giorni)
-
la questione Kennedy, e il
lavoro che sta facendo per riportare una cultura della
salute agli americani
Certo, non sta bloccando immediatamente la
produzione dei
vaccini a mRNA, ma non era
nemmeno quello il suo intento, che era, invece, quello di
portare informazione e libertà di scelta.
E mi pare che stia portando avanti entrambe
le cose, perché ora gli statunitensi sono liberi di scegliere,
non hanno costrizioni, ma allo stesso tempo vengono informati
sui pro e i contro.
Non verranno più utilizzate le campagne
pubblicitarie ossessive, che poi ti portano sempre più all'utilizzo
di farmaci che, come minimo, indeboliscono la tua
salute.
Oppure il fatto che gli USA non abbiano ceduto alla tentazione
di andare in guerra con la Russia è un ulteriore cambio
di direzione.
Il fatto che su "X", che è un social network utilizzato da
milioni e milioni di utenti, si possa respirare maggiore
libertà. O che
Mark Zuckerberg sia stato
sostanzialmente indotto, per motivi tattici, ad ammettere
di aver detto e fatto dire un sacco di fesserie sul COVID, cioè
tutte queste cose, non sono affatto scontate e sono un chiaro
esempio di volontà di cambiamento.
Trump va avanti, anche se non instaurerà il mondo perfetto, ma
qual è il mondo perfetto in cui vogliamo vivere?
Personalmente sono d'accordo sul mantenere un
certo grado di produzione interna a discapito di una produzione
delocalizzata, come anche un certo grado di economia reale,
concreta, solida.
Poi non sono sicuro che questa base
elettorale, alla quale tu alludi, sia insoddisfatta; forse più
negli ultimi tempi, per via delle frizioni sulla
questione Israele ed
Epstein.
Lì, effettivamente, c'è uno scontro tra la
base populista trumpiana e i poteri neocon che persistono
all'interno dell'amministrazione.
In ultima analisi, per me la rinascita di libertà sostanziali,
come quella di parola, di fare impresa, di poter fermare dei
progetti folli, ideologici - pensiamo alla transizione green
- le ritengo ottime iniziative.
Non è lo stato paradisiaco, ma non credo che
sulla terra ci sarà mai questo stato.
Certamente non ci sarà lo stato paradisiaco,
almeno a breve termine; bisogna mediare tra quello che è la
quotidianità, il mondo esteriore oggettivo e quello che può
essere un certo tipo di evoluzione interiore.
Però io non vedo contraddizione
tra le due cose; d'altronde come giustificare una persona che
"predica bene e razzola male"?
Il vero cambiamento di rotta di una società che ci sta
chiaramente portando in una direzione innaturale se non
catastrofica, non può basarsi solo su cambiamenti che riguardano
aspetti meramente tecnico-organizzativi, perché tutto, anche
l'IA, passa attraverso la nostra coscienza.
Sri Aurobindo, per citare
uno dei tanti filosofi, pensatori, maestri, chiamali come vuoi,
che hanno cercato di farci intravedere la possibilità di vivere
in un mondo diverso, parlava dello "yoga integrale" che,
sommariamente, afferma che un certo tipo di attenzione e di
coscienza la dovremmo avere in tutte le cose che facciamo,
non soltanto quando ci sediamo in un angolo di una stanza a
meditare, ma in ogni atto della nostra giornata.
Ma per tornare a temi più pratici e immediati, hai accennato al
tema della salute.
Io non vivo negli Stati
Uniti, ma ho degli amici che sono americani e vivono negli Stati
Uniti, e da quello che mi dicono, e da un paio di video che ho
visto su YouTube prima di sentirci, sembrerebbe che invece Trump
la stia smantellando la sanità americana, cioè quel poco che
Obama aveva ottenuto per de
privatizzare la sanità.
Mi pare che non l'abbiano toccato, era una cosa che dicevano, ma
al momento non la stanno realizzando.
Non direi: tempo fa c'è stata un'audizione al
Congresso di alcuni senatori democratici che asserivano che con
un solo tweet Elon Musk aveva bloccato la proposta di
dare i farmaci gratuiti agli asmatici.
Come di sicuro a marzo Trump ha
letteralmente smantellato il Ministero dell'Istruzione.
Ma se i soldi devono andare per promuovere l'ideologia gender
nelle scuole... Sinceramente a me non interessa finanziare una
scuola pubblica dove vengono promosse queste cose.
Trump rappresenta l'America delle comunità,
l'America che è contro lo Stato centrale.
È un paradosso detto dal presidente
dell'apparato centrale.
Lo è per forza di cose, visto che per diventare presidente devi
venire eletto. Ma il suo obiettivo è quello di ridurre quanto
più possibile i poteri dello Stato centrale per potenziare
quelli delle comunità.
Quelli delle comunità o quelli
dei privati? Perché nel momento in cui si parla di sanità negli
USA...
Quello delle comunità e anche quello dei
privati.
I privati non sono altro che organizzazioni
di cittadini che, guidati da un venture capitalist, da un
imprenditore, creano un circuito economico.
Che di solito fa i suoi interessi, mentre lo
Stato dovrebbe fare gli interessi del cittadino.
Ma non è così, non è la mentalità paleo-libertaria che
rappresenta buona parte della filosofia del trumpismo.
Lo Stato è una cosa che deve essere ridotta
il più possibile, perché lo Stato è quella espressione di quella
mentalità moderna, giacobina, illuminista, che comprime le
comunità, comprime lo spirito creativo delle individualità.
Io lo farei anche in Italia, io taglierei anche in Italia.
A me non interessa finanziare otto borse di
studio di dottorati dove sette sono truccate, oppure lavorare in
una scuola dove devo parlare di ecofemminismo, di
gender theory e roba del genere, o finanziare la sanità
pubblica, dove devo entrare col Green Pass, dove mi
fanno morire in terapia intensiva perché magari non mi sono
fatto
il vaccino, o anche se mi sono fatto il vaccino mi fanno
morire lo stesso.
Preferisco promuovere le reti
private alternative, e mi auguro che ne nascano sempre di
più...